venerdì 3 maggio 2024

Ho riunito i giapponesi

Il 30 aprile ne avevo preso uno. Oggi ho preso anche il secondo. Stavano nel laghetto insieme alle rane e ora sono in un acquario di 100 litri, dove l’anno scorso sono nati, insieme a una decina di altri pesci delle loro stesse dimensioni, tra cui tre Gambusie. Il rosso, che avevo preso quattro giorni fa, ci ha messo almeno cinque minuti per accorgersi che era arrivato il suo compagno (o compagna) e da quel momento, come testimonia questo breve video, viaggiano sempre insieme, il che mi fa venire il sospetto che si tratti di una coppia, con un evidente dimorfismo sessuale. Quale dei due sarà la femmina? Se nei prossimi giorni non dovesse esserci una deposizione di uova, bisognerà parlare di amicizia fra pesci, tenuto conto che il terzo dev’essere morto. E dunque, questi due sono sopravvissuti all’inverno sul fondo del laghetto e hanno instaurato una qualche relazione affettiva. In quanto ai loro rapporti con gli altri pesci, non ho notato niente di preoccupante: c’è una reciproca tolleranza. Le cose tuttavia potrebbero cambiare, a seconda degli ormoni degli interessati. C’è anche la femmina di Gambusia che, con il ventre gonfio che si ritrova, dovrebbe deporre le uova. Non so se ci sono, secondo i suoi gusti, dei luoghi appartati dove compiere tale operazione. Immersi nell’acquario ci sono piante, una roccia che funge da ossigenatore, e dei vasetti pieni di terra contenenti radici di ninfea. Se mi accorgo che la Gambusia, che in ogni caso si sgraverà prima degli Oryzas latipes, cerca degli anfratti, provvederò a mettere altre rocce dove possa sentirsi riparata dai suoi famelici compagni di prigionia.


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