Testo di Anonimo
Alberi al freddo? I coreani lavorano a maglia coperte per proteggere gli alberi dalle basse temperature. Fin dall'antichità, nella cultura tradizionale coreana, gli alberi erano considerati più di una semplice pianta terrena; erano alberi sacri. Inoltre, la Corea del Sud è uno dei tanti paesi che vivono le 4 stagioni dell'anno e dal 1° dicembre iniziano ad attraversare la stagione invernale davvero fredda. Per questo motivo, una comunità di anziani di "Jeongdong-gil" ha una meravigliosa usanza ogni inverno. È una pratica in cui gli anziani prendono aghi e gomitoli di lana per fare coperte o cappotti che avvolgono i tronchi degli alberi. Quest'arte, conosciuta anche come "bombardamento di lana e filo", inizialmente cercava solo di recuperare gli alberi e personalizzare luoghi pubblici sterili o freddi, ma ora è avanzata come influenza positiva per recuperare arti tradizionali come lavorare a maglia e uncinetto, per prendersi cura e riparare i loro alberi in viali trafficati con molto inquinamento. Allo stesso modo, quando gli alberi coreani sono malati, vengono trattati con sieri che vengono iniettati attraverso contenitori di plastica, appesi ai tronchi, in modo che possano bere nel tempo e riprendersi in primavera e in estate.
https://youtu.be/BjPQalwYDcw?si=kw9yjmc1Ih53OerX
RispondiEliminaA me me pare una strunzata.
EliminaA proposito del titolo: perchè ti criticano ?
RispondiEliminaPer il solito discorso, perché secondo loro non bisogna umanizzare gli animali domestici e, a livello inconscio, secondo me loro vogliono mantenere il divario tra l'uomo e gli altri animali, perché gli brucia la consapevolezza di essere un animale appartenente alla famiglia dei primati, solo un po' più evoluto.
EliminaFreeanimals
Ci sta.
EliminaBasta sentire il Papa (ma per lui la diversità dell'uomo è un dogma di fede).
Servi sciocchi come Andrea Scanzi arrivano ad affermare di essere animalisti, ma di essere anche contrari a far indossare vestitini ai cani, perché non vanno umanizzati.
EliminaDi solito, il ritornello è: "I cani devono rimanere cani, gli uomini, uomini".
Visto che ogni tanto , per ammazzare la noia , mi piace polemizzare , tralasciando il Papa e Andrea Scanzi , dei quali me ne può fregare de meno , io voglio così bene agli animali ( i cani , in questo caso ) che mi sembra di violentarli ad umanizzarli.
RispondiEliminaPer assurdo l' ho capito col mio , che quando l' ho adottato 7 anni fa gli avevo preso una cuccetta , dei pupazzi , dei giochini , un impermeabile per le uscite invernali ...
Dopo una settimana: cuccetta ignorata , ha dormito due giorni sul pavimento , poi divano e step successivo il letto ; pupazzo e giochini ignorati completamente , assieme a dentastick e " premi " come biscottini e simili ; l' impermeabile ho provato a metterglielo una volta , non si muoveva , e a tirarlo andava impacciato e si vedeva che soffriva.
Il mio , forse , sarà un caso eccezionale , ma ho l' impressione che trattare un cane , o un qualsiasi animale , come un bambino sia una forzatura , per loro.
Per l' umano che lo fa no , perché, per paradosso, capovolgendo il concetto , la supremazia del primate si manifesta proprio con la presunzione di pensare che al cane piaccia essere trattato così.
Non ho mai messo impermeabili ai miei cani. Semplicemente, quando piove non andiamo in giro. Non ne hanno voglia neanche loro. Ma io sono stato fortunato perché ho sempre avuto cortili recintati dove potevano fare i loro bisogni da soli, senza l'obbligo della passeggiata, come chi abita in condominio.
EliminaTuttavia, mettergli un cappottino, contro i rigori del freddo, non significa umanizzarlo, significa solo fargli patire meno freddo.
Non si deve essere contrari a prescindere, ai cappottini, secondo me.
La maggior parte dei cani li accetta senza fare discussioni: gli basta uscire!
Al mio Pablo piace soddisfare l'istinto venatorio. Lo fa con la palla, ma anche con i ricci, purtroppo.
La palla, e gli altri giochi di gomma, li buca regolarmente entro breve tempo, per cui non glieli compro più.
In quanto al dormire, sono io che detto le regole: non sul letto, non sul divano, ma nelle loro cucce in corridoio.
Il motivo è semplice: prima di addormentarsi, raschiano la tela e in tal modo riducono lenzuola e divano a brandelli.
E poi, a entrambi piace rotolarsi, a Pablo anche negli escrementi degli altri cani, mentre a Petra piace entrare nell'acqua fino alla pancia, anche se fangosa.
Pertanto, niente divano, né tanto meno letto.
Per i gatti è diverso. Possono dormire con le loro padrone sui letti senza creare grossi fastidi.