Anonimo: Ieri ho assistito a qualcosa che mi ha tolto il fiato. Ho sentito un rumore alla finestra del cottage. Quando ho guardato, un cederella si era schiantata contro la finestra ed era caduta sul terrazzo. Il suo compagno stava accanto a lei. Era chiaro che l'uccello caduto fosse morto. Mi sono allontanato per un momento e quando ho guardato di nuovo, il suo compagno si era avvicinato. Si è sdraiato accanto al suo partner, con le loro teste che si toccavano. Ha chiuso gli occhi ed è passato nello Spirito con il suo compagno. La tristezza e la bellezza del momento sono state un privilegio da testimoniare. Se qualcuno ha mai dubitato che gli animali provino emozioni e amore, questo momento è stata la prova assoluta di entrambi. La natura ha davvero molto da insegnarci.
Me: Perché pubblicate falsità? Non fate un favore agli animali, ma fate solo ridere i naturalisti.
Giuseppe Chiesa: Verissimo ciò che afferma, ma gli esseri umani hanno più che mai bisogno di poesia, di racconti positivi, persino delle favole, sì, mi capisca, favole. Siamo tutti nel nostro animo un po' rimasti bambini. Gesù bambino, Babbo Natale la Befana, il credere, a queste cose in fondo ci fa bene, è un conforto psicologico nel nostro animo, d'altra parte la realtà della vita è cruda, induce alla tristezza in persone deboli. Esiste questo bisogno, di leggere di queste cose, di sognare. Capiamolo.
Me: Questa, benché nobile e comprensibile, è un'esigenza del tutto umana, ma, ripeto, non fate il bene degli animali. Spesso mi scontro con i naturalisti accademici, con cui non vado d'accordo per niente, a causa della loro visione materialista della natura, e l'accusa che sento rivolgere nei confronti degli animalisti, da parte loro, è che abbiamo visto troppi "film di Walt Disney". Le confesso che sentire questa critica verso gli animalisti mi è venuto fin troppo a noia. Con il post in oggetto, si presta il fianco ai naturalisti cartesiani di reiterare tale accusa. Sarebbe meglio evitare.
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