Amburgo - Cani e gatti macellati, letteralmente squartati e poi impacchettati in pratiche confezioni sottovuoto. Succede ad Amburgo, dove ha aperto nei giorni scorsi la prima macelleria per animali di peluche. Opera di un artista di 37 anni, Miroslav Menschenkind, vegetariano e figlio di un macellaio, la ""Mensch & Kind. Cuddly Toy-Butchery since 1886" è un'installazione live ospitata nei locali di una vera macelleria e pensata per "sensibilizzare" le persone sul tema della violenza contro gli animali. All'interno del negozio, Menschenkind si esibisce macellando le bestie secondo i metodi della tradizione: "Ho cominciato staccando le teste degli orsacchiotti e attaccandole a un gancio", spiega. E poi ha finito col trasformarli in insaccati. Nel negozio, oltre a tagli pregiati di orsacchiotti di varie misure, anche un gruppo di Teletubbies privati degli occhi e persino il peluche che l'artista usava da bambino, "sacrificato" in nome dell'arte. L'iniziativa, dopo il disorientamento iniziale del pubblico, sta riscuotendo successo: "I bambini non sono affatto spaventati - dice l'artista - la decapitazione di un orsacchiotto è un evento molto frequente nelle loro camerette".
mercoledì 2 aprile 2014
Gli animalisti le provano tutte
Amburgo - Cani e gatti macellati, letteralmente squartati e poi impacchettati in pratiche confezioni sottovuoto. Succede ad Amburgo, dove ha aperto nei giorni scorsi la prima macelleria per animali di peluche. Opera di un artista di 37 anni, Miroslav Menschenkind, vegetariano e figlio di un macellaio, la ""Mensch & Kind. Cuddly Toy-Butchery since 1886" è un'installazione live ospitata nei locali di una vera macelleria e pensata per "sensibilizzare" le persone sul tema della violenza contro gli animali. All'interno del negozio, Menschenkind si esibisce macellando le bestie secondo i metodi della tradizione: "Ho cominciato staccando le teste degli orsacchiotti e attaccandole a un gancio", spiega. E poi ha finito col trasformarli in insaccati. Nel negozio, oltre a tagli pregiati di orsacchiotti di varie misure, anche un gruppo di Teletubbies privati degli occhi e persino il peluche che l'artista usava da bambino, "sacrificato" in nome dell'arte. L'iniziativa, dopo il disorientamento iniziale del pubblico, sta riscuotendo successo: "I bambini non sono affatto spaventati - dice l'artista - la decapitazione di un orsacchiotto è un evento molto frequente nelle loro camerette".
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