mercoledì 6 dicembre 2017

Il peccato mortale del fomentare xenofobia e razzismo (per tacere dell'omofobia)



Contro le manifestazioni pubbliche di xenofobia e razzismo arrivano atti di indirizzo e delibere. Che impongono ad associazioni e organizzazioni di sottoscrivere una dichiarazione di riconoscimento dei valori della resistenza. (Da Il fatto quotidiano del 4 dicembre 2017)

Lo scrittore Orwell, nel suo libro “La fattoria degli animali” lo aveva immaginato e previsto. La stretta censura della “Polizia del pensiero” che vieta di avere delle opinioni diverse da quelle del pensiero unico, l’insieme di dogmi politici imposti che vietano a chiunque di ragionare con la propria testa, il martellare della propaganda ideologica che insiste a declamare supposte verità. Il tutto, espressione di un regime che vuole passare per liberale mentre si comporta in modo ottuso e becero da totalitarismo. Tutto questo è l’atteggiamento caratteristico di chi non sa convincere con gli argomenti e con la logica e deve per questo ricorrere alla forza dell’imposizione!


Sono passati 72 anni da quando i 5 più potenti eserciti del mondo - e certamente non la resistenza partigiana - sconfissero il Fascismo in una guerra del sangue contro l’oro, eppure ancora il potere politico sente la necessità di emanare leggi e decreti per cercare di estirparne i germogli che crescono, nonostante tutto, nella società civile. Nessuno che si chieda il perché. Nessuno che si interroghi su quale possa essere la causa prima del fenomeno sociale oltre che politico. Nessuno che faccia un esame di coscienza per chiedersi se la vera causa non sia il fallimento totale della politica del dopoguerra, tale da fare rimpiangere il passato.


I 72 anni di governo di questa politica hanno portato l’Italia ad essere la più arretrata nazione d’Europa con face di povertà che, tra relativa ed assoluta, coinvolge più di un terzo della popolazione, con un tasso di disoccupazione tra i più alti, con una burocrazia lenta e farraginosa che allontana ogni investimento straniero, con una sanità disastrata salvo che per i pochi ricchi, con tempi biblici della giustizia civile e penale, con una gioventù obbligata a fuggire all’estero per non morire d’inedia e con il fenomeno della corruzione che oramai dilaga ad ogni livello. Come stupirsi poi se la gente guarda indietro a quando la situazione era senza dubbio migliore?! Comunque, quella del potere politico è una guerra destinata alla sconfitta perché non si sanano le situazioni con le leggi punitive o con le repressioni che sono senza dubbio una risposta in negativo ai problemi reali, ma serve un’azione in positivo che incida sulla realtà, modificando le condizioni e ristrutturando gli strumenti dell’economia e dello stato sociale. Questa classe politica, come ha dimostrato praticamente nei decenni, non è all’altezza di un simile compito e la deriva sociale che ne consegue non potrà portare che al fallimento totale o ad una rivoluzione violenta. Noi auspichiamo la seconda soluzione per poter spazzare via per sempre questa classe politica inetta, incapace, corrotta che è la vera causa del disastro.

1 commento:

  1. Ma la gente li vota! I ferraresi in testa a tutti! E i grilletti? Hanno dichiarato che voteranno a favore dello ius soli!

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