Quand’è che un concetto sano e genuino diventa demagogia? Fino a
che punto io sono legittimato a tirare in ballo i bambini africani che muoiono
di fame come obiezione alle spese delle nostre amministrazioni pubbliche?
Confesso d’essere rimasto deluso venendo a sapere da Sergio De
Clara, consigliere comunale d’opposizione con la lista “Progetto Codroipo”, che
né lui, né nessuno dei suoi colleghi si oppone al progetto della pista
ciclabile Codroipo-Biauzzo, tre chilometri d’asfalto che verranno a costare due
milioni di euro. De Clara e il suo gruppo non si sono opposti al progetto
principalmente perché vedono in esso un buon modo per mettere in sicurezza la
strada, che ha già fatto diversi morti, ma da profano penso che se si mettessero
una serie di rallentatori di velocità si otterrebbero gli stessi effetti, cioè
di far andare piano gli spericolati.
Io sono un uomo all’antica e quindi non sarei un buon
consigliere comunale, perché preferisco tener presente che a fronte di spese astronomiche
per una pista ciclabile, in questo caso, di cui si potrebbe anche fare a meno,
ci sono esseri umani da qualche parte nel mondo che non sanno cosa mettersi
nello stomaco, né cosa dar da mangiare ai loro figli.
Il tema è talmente abusato, oltre ad essere quasi monopolio
della Chiesa cattolica, che ci abbiamo fatto tutti l’abitudine - e finisce per
diventare stucchevole.
Chi ci crede più, ormai, che qualche occidentale voglia
veramente combattere la fame nel mondo? Ci credono solo i gonzi che si lasciano
adescare nelle piazze da associazioni non governative che chiedono l’obolo
sotto un gazebo, ma più ancora da quelle pubblicità, con immancabile bambino
sorridente, che infestano giornali e riviste.
Sì, perché anche se si tratta di bambini che crepano per
denutrizione o che muoiono negli ospedali per malattie rare, è d’obbligo
pubblicare foto di bimbi che sorridono, pena l’inefficacia del messaggio.
E qui devo registrare un primo dato: gli amministratori
pubblici, dal consigliere comunale in su, trattano il denaro dei cittadini come
noccioline. Se sono arrivati ad un simile atteggiamento lo si deve forse al
fatto che sono abituati ad aver a disposizione e a manipolare somme ingenti.
E’ già la Casta in germe, poiché noi comuni mortali siamo
ben lungi dal gestire budget di simili proporzioni e forse anche qui ci sta bene il detto
“Il denaro è lo sterco del diavolo”. Tanto denaro a disposizione delle casse
comunali (per tacere di quelle nazionali) porta ad uno scollamento dalla realtà
da parte degli addetti ai lavori, con poca propensione al risparmio. In
pratica, per la nostra generazione, abituata fin dai banchi di scuola a
considerare benevolmente la formica risparmiatrice piuttosto che la cicala
spendacciona, si rende necessario rinnegare quell’antico concetto, generando un
primo allontanamento degli amministratori dal sentire comune della popolazione.
Del resto, quando nel 1984 ci fu l’inaugurazione del monumento
agli emigranti, in piazza Dante a Codroipo, noi come Lista Verde distribuimmo
un volantino con cui dicevamo che con gli ottanta milioni di lire usati per
comprare il pezzo di pietra stilizzata dell’artista di grido si poteva creare
un posto di lavoro per un disoccupato.
Era già demagogia la nostra?
Sergio De Clara dice che se oggi l’Italia arranca
amministrativamente non è solo per colpa dei politici ladri e corrotti, ma
anche per la disaffezione della gente verso la cosa pubblica. Le riunioni delle
commissioni comunali non hanno mai l’onore d’ospitare pubblico comune, ma sono
sempre tenute tra assessori all’uopo deputati. Anche del gruppo locale M5S di Anthony
non si fa mai vedere nessuno e infatti ho riferito a Sergio che questa scarsa
disponibilità fra i suoi collaboratori è uno dei suoi crucci.
Il M5S a livello nazionale propone di mettere telecamere nelle
aule dove si riuniscono le commissioni parlamentari, così che la gente a casa
possa comodamente seguire le discussioni che riguardano la vita pubblica. Un
po’ quello che intendevano fare i Radicali con la loro radio, che trasmette
fiumi di parole pronunciate in parlamento e che nessuno ascolta. Sergio pensa
che le telecamere di Grillo farebbero la stessa fine: non interesserebbe a
nessuno seguire i dibattiti.
Ma a prescindere da ciò che produrrà il 24 febbraio prossimo
l’incognita 5 Stelle, il signor De Clara ha voluto parlarmi dell’argomento su
cui si sente particolarmente coinvolto: il riciclaggio dei rifiuti. E’ stato
lui ad organizzare una trasferta di alcuni suoi colleghi amministratori e di
altri cittadini codroipesi a quel rinomato centro di recupero di Vedelago (TV),
e di cui ho già parlato.
Per Sergio non basta che Codroipo possa vantare una raccolta
differenziata del 75 %, a fronte di quella fatta a Trieste che si ferma al 15 %
e di quella nazionale che ha una media del 25 %. La raccolta differenziata è
una fase di passaggio, non è il fine ultimo. O si fa così, al momento attuale,
o si va incontro al disastro ambientale. Non c’è alternativa.
Tuttavia, il fine ultimo è racchiuso nella regola delle quattro
erre: riduzione, recupero, riuso e riciclo.
Ciò comporta l’eliminazione sia degli inceneritori che delle
discariche. E’ lì che si deve tendere. Al momento ogni cittadino italiano,
neonati compresi, produce 400 Kg di rifiuti all’anno, mentre la media europea
si attesta sui 250/270 Kg pro capite.
Capite che siamo ben lontani dagli standard europei e ci sono
già direttive che c’invitano ad adeguarci al più presto.
Sulla questione delle telecamere installate nei pressi dei
cassonetti, che ho già trattato, De Clara afferma che indicano una presa
di distanza da parte delle istituzioni nei confronti dei cittadini. Per lo
meno, sentendosi spiate, le persone non la prendono troppo bene. Secondo il mio
intervistato le autorità dovrebbero privilegiare di più l’aspetto formativo
piuttosto che quello repressivo. Non a caso, le telecamere sono state messe
dalla ditta privata che si occupa della raccolta, ma il Comune di Udine cosa fa
per educare la gente?
In attesa di passare alla fase in cui non ci sarà più bisogno di
discariche e inceneritori, si potrebbe – a detta del signor De Clara – far
pagare le tasse sui rifiuti non in base ai metri quadrati dell’abitazione o al
numero delle persone che ci abitano, ma a seconda di quanto cibo viene
consumato. Tramite il codice a barre presente sulle confezioni e una tecnologia
apposita che già esiste, si può risalire alla quantità di scarti che una
famiglia produce. Tutto ciò è ancora di là da venire.
Avrei voluto, a questo punto, fargli una domanda particolare. E
cioè chiedergli cosa ne pensa dello slogan secondo cui un altro mondo è
possibile, ovvero che si rivoluzioni totalmente il modo di produrre generi
alimentari. Sarebbe ipotizzabile una legge che obblighi i consumatori a recarsi
in negozio con i contenitori portati da casa? In fondo, se l’umanità produce
milioni di tonnellate di contenitori di plastica e vetro è solo per la comodità
di trasporto dal negozio a casa e quindi per una forma di pigrizia mentale
prima ancora che fisica.
Quando abitavo a Valvasone (PN) avevo la latteria a poche
decine di metri e ogni sera andavo a comprare un litro di latte (ancora lo
bevevo) con un apposito contenitore d’alluminio. Lo facevo per non dover
comprare il tetrapak che, all’epoca, essendo composto di strati di cellophane sovrapposti a quelli di carta,
produceva diossina se bruciato. Oggi esiste la tecnologia per evitare questo
pericoloso inconveniente e infatti i tetrapak si raccolgono insieme alla carta.
Purtroppo, sono io il primo a rendermi conto che tale mia antica
abitudine, con zero scarti, non è proponibile su larga scala, ma molti
supermercati hanno già i distributori automatici di detersivi liquidi, pasta e
pane, che obbligano il cliente a portarsi il contenitore da casa.
Secondo me, benché radicale, sarebbe la soluzione migliore, ma
non ho avuto il tempo di sentire cosa ne pensasse il signor De Clara.
La nostra chiacchierata, poi, ha preso altre strade. Non potevo
non sentire la sua opinione sul M5S che, a suo dire, porta avanti argomenti
ampiamente condivisibili ma che lascia a desiderare nella fase di passaggio da
movimento idealista a lista di partito. De Clara pensa che il movimento di
Grillo sia un circolo chiuso, con atteggiamenti quasi dittatoriali da parte del
leader palese e di quello occulto, Casaleggio. E non tanto perché, come
si sospetta in certi siti di controinformazione, siano funzionali al
Nuovo ordine Mondiale, ma per la loro gestione troppo centralizzata e poco
democratica.
Oltretutto, se è vero che internet è uno strumento
straordinariamente democratico, non lo è per tutti, dato che solo il 35 % dei
cittadini italiani, al momento, possiede un computer in casa. E’ dunque uno
strumento della democrazia, ma non è il solo. E c’è ancora una cosa:
ultimamente gli interventi pubblici di Grillo sembrano più dei proclami che
delle proposte.
Infatti, gli ho fatto notare che anche nel discorso di fineanno, Grillo diceva che il M5S è la nostra assicurazione sulla vita, cosa
che in sé non significa nulla.
Tutti gli uomini politici, nessuno escluso, si sono sempre a
parole dichiarati a favore del benessere e della vita dei cittadini. Non c’è
niente di nuovo sotto il sole della propaganda politica. Queste ultime, sia
chiaro, sono mie considerazioni.
Sergio, alla mia domanda su cosa voterà il prossimo 24 febbraio,
non ha avuto esitazioni a dire che voterà per il Partito Democratico. E così
farà anche alle elezioni regionali di aprile. Questo mi lascia perplesso perché
il PD non è più l’erede del PCI che s’ispirava al comunismo di Marx e Lenin,
come ebbe a dirmi la compagna Albina Asquini, ma è il partito che ha
covato in seno quella serpe di Napolitano, atlantista come nessuno mai,
quell’anguilla di D’alema, che ha aderito ai bombardamenti di Belgrado e quel
viscido Prodi che ci ha svenduto alla Cina.
Per non parlare di Bersani che sembra aver fatto della lotta all’evasione
fiscale il suo cavallo di battaglia, senza alcun accenno né alle spese folli
per l’esercito, tra aerei e sommergibili, né tanto meno al signoraggio. L’unico
che ne ha parlato in passato è stato Grillo, ma anche a lui è stato
successivamente interdetto di parlarne e ciò getta un’ombra inquietante sui
suoi propositi.
Ovviamente, il signor De Clara è libero di votare per chi gli
pare e non sarò certo io a cercare di fargli cambiare idea. Anzi, le domande
finali sono state le più importanti e sono intenzionato a dargli il massimo
credito, trattandosi di una persona informata sui fatti.
Gli ho chiesto se nel corrente anno l’Italia farà fallimento. Mi
ha risposto di no e lo ha fatto con un tono di voce che non denunciava
tentennamenti. Gli ho chiesto se usciremo dall’euro e torneremo alla lira e
anche qui mi ha risposto negativamente. Sono disposto a dargli retta perché è
un uomo del mestiere, probabilmente si tiene informato leggendo “Il sole 24
ore”, giornale che aborro. E quindi penso che Sergio De Clara parli con
cognizione di causa. Anzi, alla mia domanda se l’Italia verrà aiutata come lo è
la Grecia, a suon di prestiti, mi ha risposto che non sarà necessario perché se
lo spread si
mantiene basso è già un aiuto che ci viene fornito.
Secondo lui al momento attuale la grande finanza ha distolto lo
sguardo da noi e io aggiungo: come il basilisco che però è sempre pronto a
colpire di nuovo. Non è tutto roseo, però, il futuro che ci aspetta. De Clara
pensa che con lo schieramento dei partiti in lizza si andrà incontro
all’ingovernabilità e ciò farà sì che le decisioni importanti non si
prenderanno e si continuerà a vivacchiare all’italiana, come si è sempre fatto.
Ho appena saputo che se il movimento di Grillo otterrà un
notevole successo una delle prime riforme che attueranno i suoi deputati sarà
quella di abolire la caccia e questo, se confermato, mi farebbe quasi
propendere per ritornare a votare, dopo averlo fatto l’ultima volta nel lontano
1989. Pensavo che il M5S non avesse un solo punto che riguardasse i diritti
degli animali, ma poi mi è arrivata questa notizia bomba.
Non so cosa farò il 24 febbraio prossimo, ma so che il mio
Comune spenderà 2 milioni di euro per tre Km di pista per le biciclette.
Nessuno mi potrà convincere che non si tratti di soldi sprecati.
1,6 milioni. più gli interessi si arriva a 3 milioni. anche "gli amici del pedale" sono contro a questa pista ciclabile. il m5s non è solo contro la caccia ma anche agli allevamenti per test di cosmetici. un po alla volta faremo molto per gli animali. di signoraggio ne parliamo alle riunioni e alle conferenze, come domenica 13 abbiamo parlato con graziano ganzit di OGM. il m5s è auto gestito.. grillo e casaleggio fino ad un certo punto.. se la gente sul forum presenta proposte valide, queste verranno votate e messe nel programma!
RispondiEliminaLe tue parole sono molto.....allettanti.
EliminaGrazie.
@ROBERTO,
RispondiEliminaavendo fatto parte nel 2007/2008 degli "AMICI di BEPPE GRILLO" del FVG; spezzo una lancia in favore del MOVIMENTO M5S che NON è ANTI-POLITICO bensì ANTI-PARTITICO che è una cosa BEN diversa,
apprezzo & condivido quello che scrive ANTHONY il "discusso & ambiguo" CASALEGGIO in evidente CONFLITTO di INTERESSI vista la sua attività professionale,
NON potrà MAI "condizionare" TUTTI i numerosi ELETTI in M5S le avanguardie del DISSENSO lo vediamo SONO proprio la SALSI(=COMUNE) e FAVIA(=REGIONE) dell' EMILIA ROMAGNA !!!
HASTA SIEMPRE la VIDA & la VICTORIA
SDEI/Sergio
Grazie Sergio!
EliminaNon posso negare la mia simpatia per il M5S, alias Anthony Santelia.
Vedremo se i diritti degli animali troveranno spazio o verranno relegati all'ultimo posto come è sempre successo.
Ciao
Bah...a me sembra sempre più che votare un qualsiasi partito equivalga ad avallare comunque il Sistema, che in ogni caso viene avallato anche non votando... Dalla politica o si esce DELUSI, o ci si rimane CORROTTI...
RispondiEliminag
Temo che tu abbia ragione.
Eliminasono d'accordo con billy.
RispondiEliminaultimamente mi sono informato sull'innominabile partito italiano..............untore,forza nuova,che mi sembra (proprio xchè tutti i media sono contro)abbia un programma degno di attenzione.........................................
e,di solito,quando tutti i media sono ostili a persone o argomenti,forse vale la pena di approfondire.
RispondiEliminaVotando puoi scegliere...
RispondiEliminaSì, puoi scegliere fra due Massonerie (che poi sono una sola...): o quella di Destra, o quella di Sinistra.
Ma la Democrazia non esiste: è un'illusione che ci vogliono propinare. Certo, anche il Totalitarismo non mi alletta per niente... Sono come due facce di una stessa medaglia.
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