Fonte: Leggo
ROMA - È il cartone animato più amato dall'ultimissima generazione e anche i genitori sembrano essere entusiasti dell'effetto che fa sui più piccoli: Peppa Pig, la maialina che insieme alla sua famiglia spopola in tv, è il mito infantile del momento. Eppure la famiglia suina ha scatenato la protesta dell'Aidaa, l'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) che, in una nota, invita «i genitori a spegnere la televisione o cambiare canale tutti i giorni quando sugli schermi appare il cartone animato Peppa Pig».
«Peppa Pig e tutti gli altri cartoni animati che fanno vedere gli animali felici - secondo il presidente nazionale della stessa associazione Lorenzo Croce - distorcono brutalmente la realtà in merito alla sorte reale che tocca quotidianamente a milioni di maiali, mucche, oche, anatre e topi ed altri animali che sullo schermo appaiono come animali che vivono felicemente, mentre quelli veri, le vere Peppe Pig, sono costrette a vivere in allevamenti intensivi ed uccise in maniera brutale per l'alimentazione umana. Se vogliamo trasformare gli animali in un business - continua Croce - questa è la strada giusta, ma se invece amiamo gli animali dobbiamo mostrare anche l'altra faccia della medaglia, quella della violenza e della morte a cui sono sottoposti ogni anno migliaia di animali veri che vengono idealizzati nei cartoni animati».
ROMA - È il cartone animato più amato dall'ultimissima generazione e anche i genitori sembrano essere entusiasti dell'effetto che fa sui più piccoli: Peppa Pig, la maialina che insieme alla sua famiglia spopola in tv, è il mito infantile del momento. Eppure la famiglia suina ha scatenato la protesta dell'Aidaa, l'Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) che, in una nota, invita «i genitori a spegnere la televisione o cambiare canale tutti i giorni quando sugli schermi appare il cartone animato Peppa Pig».
«Peppa Pig e tutti gli altri cartoni animati che fanno vedere gli animali felici - secondo il presidente nazionale della stessa associazione Lorenzo Croce - distorcono brutalmente la realtà in merito alla sorte reale che tocca quotidianamente a milioni di maiali, mucche, oche, anatre e topi ed altri animali che sullo schermo appaiono come animali che vivono felicemente, mentre quelli veri, le vere Peppe Pig, sono costrette a vivere in allevamenti intensivi ed uccise in maniera brutale per l'alimentazione umana. Se vogliamo trasformare gli animali in un business - continua Croce - questa è la strada giusta, ma se invece amiamo gli animali dobbiamo mostrare anche l'altra faccia della medaglia, quella della violenza e della morte a cui sono sottoposti ogni anno migliaia di animali veri che vengono idealizzati nei cartoni animati».
Da
qui la proposta di Aidaa rivolta a famiglie e netwoork televisivi. «Le famiglie
spengano la tv davanti a queste orribili mistificazioni - conclude Croce - e le
televisioni facciano vedere immagini di vita quotidiana delle vere Peppe Pig,
dei veri Autogatto e Mototopo e via dicendo in modo che i più piccoli sappiano
anche loro a quanta sofferenza sono sottoposti gli animali che vivono felici ma
purtroppo solo nelle loro fantasie».
Ha ragione.
RispondiEliminaIl cartoon edulcora la realtà, ben diversa.
I figlioli sono al corrente di quanto accade nei macelli?
Noi (umani del pianeta), siamo veramente un popolo schizoide.
l'altro giorno era postato su questo blog l'episodio di quel cane a cui strappate da un mascalzone le orbite.
Ho fatto una riflessione: quel gesto sarebbe come giusto doverosamente etichettato come frutto di una mente sadica, perversa e malvagia
Questo perché quel gesto proviene da un cittadino comune.
Se a farlo sono i paladini della ricerca,-che compiono nei laboratori mutilazioni e orrori non diversi- allora viene spacciata per scienza che serve alla cura dell'uomo.
Una volta, parlando con il megafono a San Polo d'Enza davanti all'allevamento di cavie Morini, feci una riflessione simile.
EliminaAd un uditorio composto praticamente di soli poliziotti, dissi che se un gatto finisce in cima a un albero e non sa come scendere, arrivano i pompieri a tirarlo giù. Dentro l'allevamento Morini ci sono cani che saranno venduti ai laboratori e che se la passeranno peggio di un gatto in cima a un albero, ma voi che siete poliziotti (dissi ricolto alle FF.OO. schierate davanti ai manifestanti) non andate in soccorso di quei cani. Come mai?