Una vera star

 

Quest’uomo deve avere una bella squadretta di creativi alle spalle, che gli dicono quali mosse fare per accattivarsi la simpatia del pubblico. Lo scopo è la “captatio benevolentiae” e ci sta riuscendo molto bene. Del resto, sappiamo quanto astuti siano i gesuiti. Hanno cominciato fin dall’inizio, appena nominato, con una campagna mediatica che ci ha fatto sapere che il suo crocifisso è di bronzo e non d’oro, che si sposta in autobus e non con macchina privata, che dorme in una normale camera di convento e non nella suite presidenziale. Poi è passato alle telefonate alle persone che gli avevano scritto, ma in questo caso,  in Silvio Berlusconi, ha avuto un allievo che ha superato il maestro e che, oltre a rispondere con una lettera ai disoccupati che gli avevano scritto, ha allegato anche un assegno. Papa Bergoglio non è arrivato a tanto, a ulteriore testimonianza che le ricchezze della Chiesa non si toccano. 


Poi ci hanno fatto sapere che le suore spagnole, da lui chiamate al telefono, non gli hanno risposto e io mi sono chiesto se questa era una notizia che meritava di essere divulgata. Come se non bastasse, subito dopo, ci hanno fatto sapere che invece quelle pugliesi gli hanno risposto. E anche questa è una notizia simile a quando ci dicono che Kate Middleton è di nuovo incinta. Viene spontaneo pensare: “Chi se ne frega”? E, come corollario: “A quanta gente interessa veramente sapere che le suore spagnole sono dure d’orecchio?”. 

Ora è la volta del presepe vivente. E cosa ti fa qual volpone? Si fa fotografare con un agnellino sulle spalle! Che teneri! Peccato che i suoi fedeli in tutto il mondo – e in Italia soprattutto a Pasqua – se ne ingollino in quantità industriali. Potrebbero imitarlo, metterseli sulle spalle, portarli a fare un giro e basta. Invece li ammazzano senza pietà e se li mangiano. Mi aspetto che la prossima volta Papa Francesco si metta a lanciare sulla folla delle pagnotte di pane, dalla finestra di Piazza San Pietro, a imitazione dei pontefici massimi dell'antica Roma. 
L’ipocrisia mi ha sempre provocato conati di vomito, ma ai cattolici non fa nessun effetto, saturi d’essa come sono. Hanno infatti un bravo maestro, un buon pastore.