mercoledì 1 maggio 2024

Le sparate del ministro


Testo di Selvaggia Lucarelli

Questa frase, pronunciata da Francesco Lollobrigida, rappresenta un punto di svolta nella sua battaglia in difesa dei produttori di carne. Ed è un segnale di debolezza. Ha capito che il tema “benessere animale” negli allevamenti intensivi inizia a essere scarsamente credibile, assiste all’alba di una coscienza animalista che esce dalla nicchia e inizia a diventare più mainstream e ha capito che la difesa della bistecca ora deve passare per un nuovo argomento: gli animali non sono esseri senzienti. Secondo Lollo dunque gli animali non provano dolore, emozioni, piacere, paura, figuriamoci affetto. Si tratta ovviamente di una strategia comunicativa per togliere dignità alla vittima, una strategia attuata in tutti i campi in cui si ha la necessità di legittimare un abuso, una violenza, uno sterminio. Le vittime di genocidio, nella storia, sono state costantemente paragonate ad animali per umiliarle e favorire il convincimento che fossero prive di principi morali, oggi siamo al passaggio successivo. In un momento in cui si inizia a parlare a voce PIÙ alta di DIRITTI animali e di antispecismo, Lollo ha un problema. Non può più negare la sofferenza a cui condanniamo animali privati di dignità, luce, socialità, gioco, natura. 


E quindi passa a negare il fatto che gli animali siano esseri senzienti. Sì, forse non li trattiamo benissimo, ma tanto mica sono come noi, mica “sentono”, mica sono esseri sensibili. La violenza è dunque legittimata. O comunque addolcita dall’idea che si sopprime qualcosa, non qualcuno. Se dunque la strategia di deumanizzazione prevede quasi sempre che gli uomini diventino animali, la strategia di oggettivazione degli animali prevede che diventino cose. Intendiamoci: il sistema produttivo prevede già che gli animali siano concepiti come merce, come “cose”. Ma la comunicazione e il marketing sono sempre andati nella direzione opposta, quella dell’occultamento di questo principio, tant’è che pubblicità e narrazione romantica di Coldiretti vogliono vitellini felici di essere separati dalle madri appena nati e ammazzati con uno sparo in testa. Questa comunicazione è un cambio di passo. A quanto pare Lollobrigida ha paura. Dunque è un essere senziente pure lui. Chi l’avrebbe mai detto.

15 commenti:

  1. Se con questo articolo si intende erigere a portabandiera del movimento animalista quella zoccola della Lucarelli mi sa che si cade dalla padella alla brace.
    Quella che voleva i campi di sterminio per chi non si vaccinava , ora sta tirando la volata per l' industria del sintetico ; chi disprezza gli animali non è empatico nemmeno coi suoi simili , all' inverso nemmeno chi disprezza i suoi simili può avere empatia con gli animali , o se ce l' ha se la racconta mentendo a se stessa vivendo in un rapporto malato con la vita in generale.
    Sarebbe molto piu onesto , per chi perora la causa dell' animalismo , puntare decisamente sul vegetale o vegano che dir si voglia , piuttosto che fare ponti d' oro ad una nascente industria che , in sintesi , vuole farci mangiare prodotti di laboratorio.

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    1. La Lucarelli è in buona compagnia perché anche Scanzi, che odiava i no vax, recentemente ha dichiarato di essere un animalista, o di sentirsi tale. E In quanto al cibo sintetico, io sto mangiando delle cose buonissime, comprate al supermercato, tipo prosciutto e bresaola, ma non so se sono sintetiche. A me sembrano buone e saporite. Freeanimals

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  2. Zoccola è un sostantivo femminile, aggettivato se riferito alla Lucarelli. Ottimo Bobo. Commento massiccio, as usual.

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  3. Scusate, ma a parte i loro pensieri sui no vax (che ricordo bene, anzi benissimo, quello della poltiglia verde fu l'augurio della Lucarelli per noi non sierati), può anche essere che, a parte questi aspetti odiosi, abbiano pure dei lati di sensibilità verso gli animali, l'essere umano è un groviglio di sentimenti negativi e positivi.
    Nessuno di noi qua dentro è né perfetto, né santo, né beato, mi pare.
    Zenzero

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    1. Oppure, sapendo di aver scelto la parte sbagliata dei vaccini, ora stanno cercando di...rifarsi una verginità.

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  4. Scanzi diceva di amare gli animali già prima delle sparate sul Covid, quindi non credo sia come dici tu, ovvero che devono rifarsi una verginità.
    Come scritto sopra, il fatto che abbiano avuto dei pessimi comportamenti con i non sierati, non li rende mostri totalmente.
    Prendiamo Feltri, che ben sappiamo quanto ami gli animali: sui no vax ne ha dette di ogni colore.
    No, non gli perdono, ma a nessuno, l'odio scatenato contro i no vax, ma non facciamo, adesso, i bambini isterici, vedendo in loro solo il lato negativo! Altrimenti facciamo la figura dei coglioni ( e io, cogliona, non lo sono).
    Zenzero

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    1. Scanzi, la Lucarelli e Feltri per me sono dannati in eterno, si sono squalificati a vita. Nessuna parola d'amore che esca da quelle fogne potrà godere della mia considerazione.

      Sarebbe come un naturalista accademico, che rimprovera gli animalisti di dar da mangiare agli animali selvatici, e che afferma di fare il bene degli animali stessi.

      Ma se non è almeno vegetariano, e gli animali li mangia, non è autorizzato a parlare del bene degli animali.

      Semplicemente, deve occuparsi d'altro, non di animali!

      La stagione dei naturalisti calibro 12 ce la vogliamo lasciare alle spalle o no?

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  5. Come disse il Cristo di Guareschi, "sia fatta la volontà di Don Camillo", al pari, così "sia fatta la volontà del Roberto".
    Zenzero

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    1. Di recente ho avuto uno scontro su Facebook con un fototrappolatore ligure, il quale diceva che noi animalisti facciamo un grosso danno quando diamo da mangiare agli animali selvatici e poi ha aggiunto che lui mangia carne e non gliene importa niente se i cacciatori uccidono i cinghiali. Alla fine l'ho bloccato, ma una persona così non è autorizzata a parlare degli animali e del loro benessere. Freeanimals

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  6. Mi piacerebbe sapere quanti dei lettori qua sono almeno vegetariani, a parte Wegan che immagino lo sia, se non vegano totale.
    Io provo una grande ammirazione per i vegani.
    Io ammetto che lo ero (non vegana, vegetariana), lo sono stata per 21 anni, e non lo sono più, te lo dissi già due anni fa di persona, e anche il motivo per cui ho dovuto smettere (e non è stato un fatto di gola, ma altro).
    Non sono una che si nasconde dietro un filo, la mia faccia ce la metto.
    Scrivo questo perché siccome tu hai giustamente le tue idee, come tutti, io non sono una perfettina.
    Tutto qua. Però se poi qualcuno fa il perfettino e non lo è, allora non va bene.
    Zenzero

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    1. Nemmeno io sono un...perfettino. Le contraddizioni e le debolezze sono come spade di Damocle che penzolano sulla testa delle persone oneste e sincere.

      Che tu sia sincera e ammetta di mangiare carne di tanto in tanto, ti fa onore perché la sincerità è altrettanto importante, se non di più, della coerenza.

      Perciò mi arrabbio quando qualcuno parla di animalisti fanatici, perché la realtà è diversa, e il fanatismo appartiene al regno dell'utopia.
      Criticano persone che non esistono.

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    2. Nel mio caso, l'essere tornata onnivora, non è stato dettato da nessuno e da peccati di gola (questa sarebbe una debolezza), ma da questione di salute...purtroppo, mi sono dovuta arrendere al fatto che io non appartengo a quelle persone che possono essere vegetariani o vegani, per il fatto che non TUTTI possono esserlo, perché non abbiamo tutti lo stesso organismo.
      Zenzero

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    3. Conobbi una ragazza triestina che veniva a tutte le nostre manifestazioni, ma mangiava carne.

      Si giustificava dicendo che non assimilava il ferro mangiando solo spinaci (vedi il famoso fumetto del marinaio) e che il medico le aveva prescritto carne di cavallo. Un classico della carenza di ferro nel sangue.

      Dopo breve tempo, quella ragazza morì e questo significa che la sua patologia era reale e non si trattava di una scusa.

      Io non voglio sapere nel dettaglio di cosa una dieta vegetale ti priverebbe, ma se lo affermi non ho motivi per non crederti.

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  7. Nessuna carenza, e nessuna scusa da parte mia.
    Ognuno fa testo a sé.
    Zenzero

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