Testo di Francesco
Bologna. Immigrato bengalese tenta di rubare svariate bottiglie di olio, scoperto dalle commesse, gli viene detto che se le vuole, deve pagarle. Reagisce dando un pugno in petto ad una e mordendo con violenza il braccio dell’altra. Viene trovato dalla Polizia con la bocca sporca del sangue della commessa e lo zaino pieno di bottiglie d’olio. Arrestato per tentata rapina.
RispondiEliminaRapina splatter, violenta, macabra, asiatico mordace, irrispettoso verso le nostre donne, roba che ci riporta indietro di secoli, miscugli, alligazioni con etnie cui mancano due etti di cervello procapite, ci separa un abisso, un vuoto di sentimenti, rispetto, pietas....
Siamo quello che siamo, e non siamo migliorati, né evoluti, a ben
guardare, anche e soprattutto perché i nostri controllori sono rimasti gli stessi fetenti di un tempo, di sempre. Nessun buon esempio, salvo fagottate di pagine scritte, motteggi moraleggianti, elucubrazioni filosofico-religiose, aria fritta, in buona sostanza. I nostri controllori, carcerieri, sono rimasti gli stessi, quando non peggiorati
Prosegue:
RispondiEliminaLa nostra povera patria si avvia verso l'abisso con il diadema sugli occhi, e noi le andremo appresso.
Scenderemo nel gorgo muti* , con il volto rischiarato dallo schermo dello smartphone.
* Cesare Pavese: Verrà La Morte E Avrà i tuoi Occhi.
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