L’estate non vuole finire! E’ vero che le rondini sono tutte partite, ma io sento ogni notte la civetta, fuori dalla finestra della camera e, di recente, sento anche l’allocco, in lontananza. Per tacere dei ranocchi maschi che in piena notte, nonostante le temperature siano scese, gracidano dai bordi del mio laghetto. E la morosa mi dice che davanti a casa sua, all’imbrunire, svolazzano i pipistrelli. Io poi trovo ancora i carabi a zonzo sulle capezzagne. Ma erano così gli autunni degli anni scorsi? Non mi ricordo, non ci ho mai fatto caso. In tre anni che abito in campagna e che faccio passeggiate nei dintorni, è la terza volta che incontro un carabo coriaceo. Questo è il link del video che ho fatto a due di loro, quattro mesi fa. L’ultimo che ho incontrato, l’altro ieri, non potevo farmelo scappare e per fortuna nello zainetto avevo un piccolo barattolo di plastica. A casa, l’ho messo in un terrario con sabbia, poiché gli altri terrari sono occupati dagli insetti stecco. Quando mi sedevo aspettando che si muovesse, allo scopo di ricavarne un video, si immobilizzava e, anche se con un pennellino gli spazzolavo via i granelli di sabbia dalle elitre, non accennava a muoversi. Di modo che, tenendolo monitorato e andando a visitarlo di tanto in tanto, ho potuto filmarlo solo quando lui si è sentito sicuro e si è messo alla ricerca di una via di fuga. Ha seguito infatti tutto il bordo delle pareti interne di plexiglas del terrario. Si soffermava soprattutto sul lato dalla parte della finestra, da cui evidentemente scorgeva una fonte di luce. E’ interessante vedere come camminano i carabi. Andrebbero visti al rallentatore. Una zampa dopo l’altra, alternativamente, senza che mai una si sovrapponga alle altre. Fatto il video, l’ho liberato in giardino, perdendosi fra gli steli dell’erba, e dove di chiocciole e limacce ce ne sono in abbondanza.
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