Testo di Mauro Bartoli
Rapina splatter, violenta, macabra, asiatico mordace, irrispettoso verso le nostre donne, roba che ci riporta indietro di secoli, miscugli, alligazioni con etnie cui mancano due etti di cervello procapite, ci separa un abisso, un vuoto di sentimenti, rispetto, pietas… Siamo quello che siamo, e non siamo migliorati, né evoluti, a ben guardare, anche e soprattutto perché i nostri controllori sono rimasti gli stessi fetenti di un tempo, di sempre. Nessun buon esempio, salvo fagottate di pagine scritte, motteggi moraleggianti, elucubrazioni filosofico-religiose, aria fritta, in buona sostanza. I nostri controllori, carcerieri, sono rimasti gli stessi, quando non peggiorati. La nostra povera patria si avvia verso l'abisso con il diadema sugli occhi, e noi le andremo appresso. Scenderemo nel gorgo muti, con il volto rischiarato dallo schermo dello smartphone.
Questo potrebbe essere integrante al video di Cracmal.
RispondiEliminaLa capacità di Mauro di descrivere con crudezza e veridicità il mondo in cui viviamo è nota , non c' è niente da aggiungere se non che prenderne atto .
E lo fa con uno stile poetico e avvincente.
EliminaFreeanimals