venerdì 6 giugno 2014

Nessuna meraviglia!

 


Un report choc di Vodafone rivela che in alcuni dei 29 Paesi in cui opera le autorità possono intercettare le telefonate senza richiedere autorizzazioni.
Alcuni governi controllano direttamente le linee telefoniche dei cittadini. La rivelazione choc stavolta arriva nientedimeno che da uno dei più grandi operatori telefonici.
Vodafone, presente in ben 29 Paesi, ha diffuso un report secondo cui in un ben specificato numero di Stati, le autorità “devono avere accesso diretto alla rete di un operatore”, senza che l’azienda riceva alcuna richiesta da parte dei governi, dal momento che questi hanno già la possibilità di intercettare le telefonate dei cittadini. 


“In un limitato numero di paesi la legge prevede che alcune specifiche agenzie e autorità debbano avere accesso diretto alla rete di un operatore, bypassando qualsiasi forma di controllo operativo sulle intercettazioni legali da parte dell’operatore stesso”, si legge nel documento, in cui si sottolinea che negli altri Paesi (la maggioranza in cui è presente Vodafone) i governi hanno bisogno invece di un mandato legale per accedere a dati e conversazioni degli utenti. Tra questi ultimi, tra l’altro, il più “spione” è proprio l’Italia, che fa quasi 606mila richieste in un anno, come rivela anche il Guardian.
Vodafone non intende fornire le richieste che ha ricevuto, perché diffondere queste informazioni è illegale, e non ha neanche fornito la lista dei governi che hanno accesso diretto alla rete, ma ha chiesto che dove ciò avviene la legislazione venga modificata. Il report, che segue le rivelazioni sulla Nsa di Edward Snowden, fa aumentare le preoccupazioni degli attivisti dei diritti civili.

4 commenti:

  1. In Italia prima è stata inventata l'intercettazione dopo il telefono con tutti gli annessi e connessi.

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  2. Le intercettazioni sono superate dalla smart dust (polvere intelligente) e chissà quali altre "diavolerie".

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