venerdì 15 gennaio 2021

Dedicato a Pietro Melis


Testo di 
Lylya bouchra

Storia di vita. L'infermiere che ha scattato questa foto aveva detto: "Sono passati 23 giorni da quando questo paziente è arrivato in ospedale e in questi 23 giorni nessuno della sua famiglia è venuto a chiedere della sua salute. Ma un piccione arriva ogni 2 giorni e si siede sul suo letto. Il piccione rimane per un po' e poi vola via nel cielo". Successivamente abbiamo scoperto che l'uomo si sedeva ognigiorno sulla panchina del parco vicino all'ospedale e nutriva i piccioni, incluso questo in particolare. La gente dimenticava, ma questo uccello no. Gli animali ci insegnano la gratitudine.

11 commenti:

  1. Questo post è... come dire... emozionante? SI lo è!

    Cosi come è l'intelligenza umana, quella animale invece, è di riconoscenza che gli umani non hanno, se non in rara misura.

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  2. Questo post è... senza dubbio deprimente!

    E l'infame sorrise...

    Bravo Gandalf-Freeanimals. Così prende varie fave con un piccione!!! Giustificando perfino la sua eccessiva bavoseria con il suo collega Melis.

    Fra la squallida, penosa e lamentabile storiella da libro Cuore sul suo dolore multiple, che, povero lei, l'avrebbe avvilito al punto da non farlo sentire piú uomo ma caporale, costringendola, aimè, ad indossare la mascherina, e questa del piccione, vincerá sicuramente il premio Macchiavelli, se non addirittura, il premio al peggior-miglior blog di complottismo rosa da intrattenimento di quest'anno.

    Gli assomiglia, non sara lei il paziente della foto? .O forse ha scelto la notizia fresca di qualche mese anche per questo?!
    Una precisazione: i giorni di visita del piccione sembrano essere 3 e non 23.


    https://www.google.es/amp/s/www.vistanet.it/2020/10/04/anziano-solo-in-ospedale-riceve-una-visita-speciale-un-piccione-cui-dava-da-mangiare/amp/?espv=1

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    1. Tallermixart, tu non sei a posto con la testa!

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    2. Lei invece non è a posto con la sua coscienza.

      (Questa volta non è arrivato in tempo per cancellarmi il commento. Si faccia aiutare da qualche suo collega di merende)

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    3. Il tempo per cancellare le tue insolenze lo avrei avuto.

      Tu non ti accorgi dell'arroganza che sta dietro i tuoi ragionamenti, poiché nessuno ti ha autorizzato ad ergerti a giudice nei confronti del prossimo.


      E poi, è uno spreco di tempo ed energie, che potresti impiegare per scopi costruttivi, anziché per demolire il lavoro degli altri.

      Fai qualcosa di utile, anziché sprecare la tua vita!

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    4. Solo cancella i commenti a lei sconvenienti e se non son stati visti da troppi utenti. Ha cancellato perfino i commenti di Marconista, si vergogni.

      Si... davvero un bel lavoro il suo, proprio degno di uno come lei.

      L'energia per smascherare un subdolo avvelenatore di menti non è mai sprecata.
      E poi chi dovrebbe autorizzarmi,lei, sua falsita in persona?! Ma mi faccia il piacere, mi faccia.

      Mi faccia anche il favore di non perdere piú il suo prezioso tempo, non c'è affatto bisogno che mi risponda per avere l'ultima parola. Sennó stimulerá in me l'energia di continuare a demolire il suo "lavoro".

      Buona cancellata a lei.

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  3. Perché dedicato a me? Posso dire che da più di 20 anni dò da mangiare ai piccioni della piazza sottostante. Ma non si accontentano perché hanno imparato a che piano abito e nel primo pomeriggio mi riempiono il balcone. Compro ogni due settimane due sacchi di grano. Ne ho avuto anche in casa perché o avevano un'ala spezzata perché investiti o perché avevano disturbi neurologici. Tre mi sono morti in casa. Forse per vecchiaia. Uno perché volando verso la finestra chiusa ha sbattuto la testa morendo sul colpo. Ho fatto fare la radiografia da un veterinario che mi ha indicato il punto di frattura del collo. Me ne sono rimasti due. Uno è una femmina che non vola e ha almeno 15 anni e bisogna imbeccarla ogni giorno perché a causa di un disturbo neurologico non è autosufficiente nel mangiare. E' rimasta vedova poverina. Una femmina è vissuta 23 anni da quando la raccolsi in strada con l'ala spezzata. Non poteva più volare. Ma per esperienza posso dire che i piccioni sono ANAFFETTIVI. Mi riconoscono da lontano venendomi incontro ma non non si fanno nemmeno toccare. Meglio per loro se questa è la loro naturale difesa da chi li vorrebbe far finire male. Ma se non hanno capito dopo tanti anni che sono un loro benefattore che debbo pensare? O che non siano intelligenti o che siano incapaci di affetto. Da bambino convissi con un passerotto, che mi si era tanto affezionato che quando stendevo la mano allungando l'indice si posava su di esso al mio richiamo. A tavola veniva a beccare le briciole. Tutto al contrario dei piccioni, che sono solo degli opportunisti irriconoscenti.

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    1. Dedicato a lei perché sono al corrente della sua passione per i piccioni.

      Come sa, io porto quasi ogni giorno del pane alle cornacchie, comprato appositamente per loro. Ma anche loro si guardano bene dal farsi avvicinare.

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    2. Non si tratta di passione ma di una sorta di empatia

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  4. Chiedo scusa e me ne vergogno. Subito dopo mi sono accorto che ho scritto "dò da mangiare...". ERRORE. Do dal verbo dare di scrive senza accento). Mentre la terza persona singolare si scrive con l'accento(dà) per distinguerla dalla preposizione da.

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  5. Quando ero bambino entró dalla finestra un giovane piccione ferito. Lo curai e nutrì durante alcuni mesi. Restava traquillamente appollaiato sulla mia spalla e a volte cuando l'accarezzavo chiudeva gli occhi e si addormentava.
    Un giorno volo via, non lo vidi durante mesi , ma un bel giorno apparve dalla finestra. Durante alcun tempo continuó periodicamente a visitarmi. Poi sparì definitivamente.

    Tanto tempo fa in piazza del Duomo c'era un signore che si guadagnava da vivere vendendo sacchettini di granturco per i piccioni. Si era convertito in una autentica attrazione turistica; era riuscito a guadagnarsi la fiducia completa dei piccioni fino al punto che una nube dei pennuti gli si ammucchiavano addosso da ricoprirlo completamente, e perfino gli beccavano il granturco dalla bocca.

    Come la maggior parte degli animali, e a differenza della stragrande maggioranza degli umani, i piccioni sono esseri sensitivi, capaci di avvertire l'indole di chi cerca di avvicinarli.

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