Fonte:
Il Fattaccio
Testo
di Andrea Conti
La
popolazione degli Hunza non solo è centenaria ma non conosce neppure le nostre
tanto temute patologie degenerative, il cancro, malattie del sistema nervoso,
ecc. Vivono al confine nord del Pakistan all’interno di una valle sulla catena
Himalayana e sono la popolazione in assoluto più longeva della terra. La nostra èlite
medica si vanta di tenere in vita i nostri anziani fino agli 80 anni e oltre.
Ebbene, gli Hunza, senza ricorrere ai prodigi della nostra scienza medica, a
cento anni sono vivi, incredibilmente attivi, lavorano ancora nei campi e
curano i loro figli con estrema vivacità e vitalità. Le donne Hunza sono ancora
prolifiche anche oltre i novant’anni. Chiaramente per riuscire a concepire a
tale età, il loro fisico è ancora piuttosto giovanile e non ha nulla a che
vedere con le nostre novantenni. Gli strumenti indiscutibilmente più utili alla
loro longevità paiono essere il lungo digiuno a cui sono sottoposti ogni anno,
l’alimentazione vegetariana e l’acqua alcalina presente nelle loro terre.
Gli
Hunza vivono infatti dei frutti della natura e soffrono anche un lungo periodo
di carestia nei mesi invernali. Adottano forzatamente quello che i naturopati
definiscono “digiuno terapeutico”. L’altopiano su cui vivono, in Pakistan, è un
luogo in gran parte inospitale e non dà raccolto sufficiente per alimentare i
10.000 abitanti Hunza per tutto l’anno. Coltivano orzo frumento, miglio, grano
saraceno e la verdura da orto: pomodori, cavoli, spinaci, rape, piselli, nonché alberi di noci e albicocche, ciliegie, more, pesche, pere
e melograni. Fino a marzo però, quando matura l’orzo, digiunano anche per
settimane intere (fino a due mesi in semi digiuno) per poter razionare i pochi
viveri rimasti in attesa del primo raccolto. Il bello è che questa “bizzarra”
consuetudine, che secondo vecchi concetti di nutrizionismo porterebbe a
debolezza, morte e distruzione, al contrario nel corso degli anni ha prodotto
nella popolazione straordinarie capacità di vigore. Un Hunza può
camminare tranquillamente per 200 km a passo spedito senza mai fermarsi. Le
forti doti di resistenza sono conosciute in tutto l’Oriente, tanto che nelle
spedizioni Himalayane, sono assoldati come portatori.
IL
DIGIUNO NEL MONDO ANIMALE
Anche in molti animali il digiuno è una cosa normale per la sopravvivenza, nei periodi di carenza di prede. In autunno stambecchi, camosci e cervi mangiano molto di più per accumulare grasso per l’ inverno, che a causa dell’ altitudine in cui vivono, non permette l’approvvigionamento di cibo sufficiente. Il bello è che i violenti scontri che i cervi hanno tra di loro per l’ accoppiamento e la successiva fecondazione avvengono proprio in pieno inverno, quindi praticamente a digiuno, che non compromette, anzi enfatizza le loro energie. Gli uccelli migratori mangiano a fine estate più del fabbisogno e quando partono verso i luoghi più caldi sono talmente grassi da pesare il doppio del normale. Ma durante la migrazione, che può arrivare anche a 5000 km, non si fermano mai e a fine corsa il loro perso ritorna normale. I lupi cacciano per giorni, ma poi possono restare per settimane senza mangiare e nello stesso tempo percorrono grandi distanze per procacciare altro cibo, vivendo con il solo grasso corporeo come del resto quasi tutti i predatori. Anche i pesci digiunano, come per esempio il salmone, che nella sua famosa risalita del fiume non ingerisce nulla, nemmeno nel successivo periodo della posa delle uova. In sostanza, il digiuno è una condizione che non è quindi nata da 10.000 anni, ma da milioni di anni. Fa parte della storia stessa dell’uomo/animali ed è per questo che apporta molti benefici.
ACQUA ALCALINA
L’ultimo
elemento fondamentale per la forza e la longevità di questo popolo è la
composizione dell’acqua. Dopo diversi studi è emerso che l’acqua degli Hunza
possiede elevato pH (acqua alcalina), con notevole potere antiossidante ed
elevato contenuto di minerali colloidali. Effettivamente come sperimentatore e
ricercatore indipendente devo dire che digiunare con acqua alcalina è molto più
semplice che digiunare con acqua di rubinetto o imbottigliata. L’acidosi
metabolica innescata dal digiuno prolungato viene infatti compensata e il ph
rimane più stabile. Per quanto riguarda l’alimentazione ho già spiegato che l’unico
frutto a mantenere il ph umano stabile è la mela rossa; nel digiuno invece ci
si può aiutare bevendo acqua alcalina, acqua con argilla verde ventilata, o
facendo lavaggi interni/esterni con acqua e sale integrale. Oggi il territorio
degli Huntza è stato intaccato dalla società “evoluta” e anche lì sono arrivati
cibi spazzatura, farina 0 impoverita, zucchero bianco, sale sbiancato
chimicamente, ecc… e con loro le prime carie, le prime problematiche
cardiovascolari, i primi problemi reumatici che l’Occidente evoluto conosce
bene. In pochi sono riusciti a scampare da questo inquinamento “evolutivo”
evitando ogni forma di contagio con usanze e abitudini percepite ad istinto
come innaturali e dannose.
CONCLUSIONI
Ragioniamo con calma e chiediamoci se hanno senso le classiche chiacchiere da bar che sentiamo comunemente: “Aveva 80 anni, per lo meno ha vissuto a lungo e ora ha smesso di soffrire”…“Ormai ho 35 anni, mi devo sbrigare se voglio avere un bambino”…“Ho superato i 40 anni, devo stare attento a non esagerare con l’attività fisica”…“Ho 30 anni, ho le ginocchia a pezzi, dovrò smettere di giocare a pallone”, ecc…“Signora, a 60 anni è normale pensare ad una dentiera” …
Esiste
veramente un orologio biologico incontrovertibile nell’uomo o sono gli stili di
vita errati ad accelerare il corso delle lancette?Hanno senso le ansie di
alcune donne che toccati i 30 anni iniziano già a temere di non riuscire ad
avere figli “in termpo”? E’ veramente fisiologico avere ad una certa età
menopausa, andropausa, osteoporosi, artrosi, demenza senile? E’ normale lo
scatenarsi di così tante patologie senili, cronico-degenerative, o al sistema
nervoso? Ciò che è normale in una società malata potrebbe essere contro natura o
senza senso per un popolo consapevole.
Il digiuno allunga la vita? Anche se digiuno volentieri e senza difficoltà...a me non interessa allungare la vita...io sono sempre pronto al trapasso senza alcun rimpianto.
RispondiEliminaPoi, mi chiedo, come fanno gli Hunza a vivere senza Facebook?
EliminaE con la birra, come la mettiamo?
Ovvio. + cibo = + processi ossidativi interni.
RispondiEliminaOvvero più mangi più ti ossidi e più invecchi a livello cellulare.
Quindi con un alimentazione ipocalorica attentamente bilanciata si può ritardare l'invecchiamento. Fonte: Principi di scienza dell'alimentazione.
il.gem
Si dice che le persone obese muoiano prima perché il grasso attorno al cuore rende faticosi i battiti.
EliminaNon so quanto sia scientificamente corretto.
un articolo che spiega anche da dove nascono le malattie e cosa sia il digiuno:
Eliminahttp://www.disinformazione.it/digiuno.htm