Testo di Fabrizio
Belloni
Vi
ricordate la Nicoletta Stambelli, in arte Patty Pravo? Biondissima, esile,
sexy, cantava in un modo assolutamente personale. Fu rivalutata dopo un lungo
esilio “rigenerante”.
Uno
dei suoi successi fu “Tripoli”.
Tripoli
era, nell’immaginifico del popolo ascoltatore, il luogo esotico ove l’innamorata
canterina pensava andasse il beneamato guerriero, lasciandola in lacrime.
Mi
è tornata in mente, la Patty, in questi giorni, sommerso mediaticamente dalle
vicende del Silvio Berlusconi, da Arcore.
Onestamente,
indipendentemente da qualsiasi credo politico, non se ne può più.
Ed,
essendo Tripoli troppo vicina, ed anche infiltrata da Al Qaida (niente niente
hai visto mai che l’organizzazione sia implicata in un intreccio torbido ed
inconfessabile con i poteri forti dell’arcinemico yankee?.....), il mio istinto
di conservazione ha immaginato altri luoghi. Timbuctù? No, ancora troppo
vicina, la città del Mali, ad un volo di un elicottero. La Patagonia?
Cominciamo a ragionare. Il Tibet? Troppi cinesi. Finalmente la scelta
sognatrice: un’isoletta sperduta del Pacifico, nella Micronesia.
Ad
una condizione: batterie di cannoni ad ogni punto cardinale, molteplici
cannoncini a quattro canne, da venti mm., in servizio antiaereo permanente.
Filo spinato, antisbarco. Ad evitare l’arrivo del “postale”, il bastimento
portatore di notizie, o il “bombardamento aereo di giornali……
Poi
potersi sdraiare all’ombra di una palma e leggere in santa pace. Cose serie,
come Topolino, Cocco Bill od Asterix, roba da Premio Nobel al confronto della
stampa italiota di questo periodo.
Sono
sicuro che la maggioranza degli abitanti del nostro squinternato Stivale, Isole
comprese, della vicenda del Silvio ne abbia piene le tasche. Ma proprio piene.
Strapiene. Straboccanti.
Parliamoci
chiaro, e diciamo le cose anche politicamente scorrette (grazie a dio!):
comunque finisca la vicenda politico-giudiziaria-umana-sociale-economica del
Berlusconi, il Silvio politicamente è finito, morto, kaputt. E con lui finisce
il partito-azienda, il partito-personale.
Lo
spettacolino da avanspettacolo di quart’ordine, cui siamo costretti ad assistere,
l’importanza che amici e (cosiddetti) nemici stanno dando a tutta la faccenda è
stomachevole, ripugnante, viscida e contemporaneamente noiosa, stucchevole, prolissa.
Il
“Berlusca” tenta disperatamente di arrampicarsi sugli specchi. Cosa di per sé
difficilissima, resa impossibile quando gli stessi specchi siano stati spalmati
abbondantemente di vaselina.
Dire
che altri sono i problemi quotidiani della nostra Italia è tautologico ed
ovvio. Pensate ad un Paese qualsiasi dell’Europa. E non correte subito con la
mente alla Grande Germania (cacciarono un Presidente della Repubblica per un
prestito agevolato alla moglie!), od ai Paesi Scandinavi, ma è sufficiente che
andiate con la mente a colossi, in senso morale e civico, come San Marino,
Andorra, Gibilterra…. Come pensate che giudichino l’Italia di oggi? Una
sceneggiata napoletana? Lasciate perdere quel gigante - al confronto – che fu il povero Mario Merola, “‘o zappatore”.
Noi oggi siamo molto più in basso, più risibili, con minor dignità. “Ah, les
Italiennes!”…..
Sì,
sì…. Un’isoletta della Micronesia, con cannoni da 155, con antiaerea a quattro
canne da 20 mm. E Topolino, Cocco Bill, Asterix……
Eccola qua Patty Pravo con una voce superba:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=vQrH9PxR-rQ
Belle immagini!
EliminaGrazie.
:-)
Perché non ne posso più di sentire parlare di B. ... allora staccare un po fa bene, spero....
RispondiEliminaCome l'autore dell'articolo, che sogna paradisi tropicali.
EliminaInfatti! Aggiungerei anche Heidi, oltre a Topolino, Asterix ecc.
Eliminahttp://www.youtube.com/watch?v=9tTGF4XTl-w