Anche gli elettroni, nel loro piccolo, s'incazzano

I miei lettori sanno quanto per me siano importanti i riscontri incrociati. Ovvero, se qualcuno avanza una tesi ardita – e più ardita è, più importanti sono i riscontri incrociati – è necessario che ci sia almeno un’altra persona che confermi la tesi proposta. Se poi se ne aggiungono altre, è tutto grasso che cola.

Così, se Rosario Marcianò pubblica un articolo in base al quale si afferma che sono in aumento i casi di Alzheimer, e poi arriva il professor Nicola Limardo, nella foto, a dire la stessa cosa, abbiamo già due pensatori che, pur non avendo alcun rapporto l’uno con l’altro e anzi pur non sospettando l’esistenza l’uno dell’altro, affermano la stessa cosa. Il professore, la sera del 21 marzo a Codroipo, è arrivato a dire che “l’accumulo di qualcosa ci sta facendo ammalare”, parole testuali. E non è stata l’unica rivelazione sbalorditiva che ha detto nel corso della conferenza.

Questo però non va ancora a beneficio delle tesi del Marcianò, secondo cui l’aumento del numero di malati di Alzheimer sia da mettere in relazione con le scie chimiche, giacché, se è vero che ognuno porta l’acqua al suo mulino, è anche vero che il dottor Limardo, esperto di fisica quantistica, punta il dito contro le fonti di radiazioni presenti nell’ambiente, tema poco conosciuto e che anche a Rosario Marcianò potrebbe essere sfuggito.

Tuttavia, se quest’ultimo spiega che il fenomeno dell’aumento di malattie degenerative sia voluto da menti perfide e criminali, il professor Limardo non arriva a questa conclusione, ma si pone la domanda del perché medici e mass-media non ne parlino. Anzi, queste perplessità, sul silenzio di autorità e istituzioni, se le è poste più di una volta durante la serata, di fronte a una sala gremita di ascoltatori. Sembrava quasi che suggerisse anche la risposta: non se ne parla perché, come lui stesso ebbe a dire alla fine, “l’economia mondiale si basa sulla malattia”.

A me questo già basta! Non a far diventare Nicola Limardo un complottista, ma a trovare conferma che le tesi cospirazioniste hanno qualcosa di fondato, se si mettono anche gli addetti ai lavori, benemeriti e rispettati nel mondo accademico, a mostrarsi preoccupati dello stato di salute in cui vive la popolazione, specie quella infantile e adolescenziale.

Egli ha visto riconosciute le sue invenzioni, in campo biomedico, in molte università degli Stati Uniti ed è ben inserito nell’Establishment, eppure non riesce a spiegarsi perché, sapendo ciò che si sa sulla nocività delle radiazioni, le autorità sanitarie non facciano nulla. 
                                                                                                                                                  

Sappiamo per esempio che in Francia e in Inghilterra l’uso dei telefonini è strettamente vietato ai minori di 12 anni, cosa che in Italia è impensabile. Ne consegue che i ragazzi italiani, se cominciano a usarlo verso i 10 anni, come in realtà succede, saranno pessimi studenti e adulti stupidi, se si considera che le radiazioni danneggiano il cervello producendo vuoti di memoria.

A livello di scolarizzazione, Francia e Inghilterra hanno fatto “bingo”, come dice il professore.

Nelle istruzioni allegate ai cellulari, si avvertono i maschi di non tenerlo nella tasca dei pantaloni, onde evitare l’insorgenza di sterilità, ma le istruzioni più importanti sono scritte in piccolo e quelle meno importanti in grande. C’è dunque una regia che tende a creare una generazione di italiani smemorati e incapaci di riprodursi? Questa è una domanda che mi pongo io, ma che sembrerebbe sia stata suggerita dal relatore stesso, che giustamente ha lasciato al pubblico l’onere di trarre le conclusioni.

Inoltre, molto dannosi sono i videogiochi inseriti nei telefonini, tanto che se si comincia da piccoli, arrivati all’età di vent’anni avranno bisogno di occhiali. Dunque, se Limardo ammette che “l’accumulo di qualcosa ci sta facendo ammalare”, ci si potrebbe chiedere se quel qualcosa è introdotto da qualcuno e chi sia di preciso questo qualcuno. Né il professore, né io vogliamo avanzare ipotesi in proposito, ma possiamo dire che questo Signor Qualcuno vuole una generazione di italiani stupidi, sterili e orbi, come se non avessimo già abbastanza problemi.

Sull’insorgenza dei tumori al cervello, il professor Limardo ha tranquillizzato i presenti dicendo che, in ogni caso, c’è bisogno di un accumulo di radiazioni di anni, se non di decenni, prima che ciò si verifichi. E che c’è da considerare una sommatoria di eventi nocivi, quali il wi-fi, le radiazioni naturali, il forno a microonde e soprattutto i cavi elettrici. Se per esempio dormiamo con la testa vicino a cavi murati, siano della nostra abitazione o di quella del vicino, al mattino ci svegliamo stanchi o con il mal di testa. Dopo tempi prolungati di tali esposizioni, potrebbe insorgere una patologia. Perché i medici di famiglia non ne parlano? Probabilmente perché non lo sanno neanche loro.

                                                                                                                                                 

                
Ci sono molti casi di coniugi che, dormendo nel letto matrimoniale, si alzano al mattino l’uno con stanchezza e malesseri diffusi e l’altro arzillo e ben riposato. La spiegazione è che nella parete corrono i fili elettrici che danneggiano uno dei coniugi in maniera mirata, come i raggi laser, dice il professore. Se la gente non lo sa, spesso finisce davanti al giudice delle separazioni. E i matrimoni si sfasciano.

Molte persone vanno in erboristeria a comprare la melatonina perché hanno disturbi del sonno e la loro ghiandola pineale non ne secerne abbastanza. Ovviamente, alle erboristerie va bene così, ma se la persona che non riesce a dormire bene, invece di ingurgitare ettolitri di camomilla e pasticche di melatonina cambiasse la disposizione del letto, risolverebbe il problema a costo zero, permettendo alla propria ghiandola pineale di fare il suo lavoro.

Se poi non è un problema di cavi e della loro dispersione elettromagnetica, ma è un problema di radiazioni naturali, allora la faccenda si fa più complessa. Un signore del pubblico, al termine della conferenza, gli ha chiesto informazioni sui “nodi di Hartmann”. 

Limardo ha risposto che già gli antichi sapevano che c’era qualche “maleficio” che scaturiva dal suolo e per tale ragione, prima di costruire le abitazioni, facevano pascolare le pecore. Dopo tre mesi intervenivano gli aruspici, che macellavano alcuni esemplari e ne analizzavano il fegato. Se questo presentava macchia giallastre, voleva dire che quel suolo era contaminato da vapori mefitici, che altro non erano se non radiazioni di radio, polonio e gas radon. Hartmann è venuto molti secoli dopo e ha constatato, forse cominciando ad occuparsene dopo la morte della moglie per cancro, che le persone si ammalavano a seconda del piano e delle stanze del condominio in cui dormivano. Poi i suoi studi si sono sviluppati sì da renderlo famoso come sappiamo.

Spesso la radiazione naturale è generata dallo scorrimento delle acque del sottosuolo, ma, a dispetto di quanto viene detto, il vero problema non è il gas radon, bensì il radio e il polonio, che non sono gas ma semplici, micidiali radiazioni. A questo proposito, il professor Limardo ha sfatato alcuni luoghi comuni. Il primo è che i tabagisti non muoiono di cancro ai polmoni a causa della nicotina, che pure è un veleno molto potente, ma a causa del polonio, dato che le coltivazioni di tabacco assorbono in modo straordinario le radiazioni di quell’elemento, di modo che, quando si fuma, si fuma polonio. Chi aveva mai sentito dire una cosa del genere?!

                                                                                                                                                                 

Altro luogo comune sfatato: i vaccini non sono nocivi in sé, ma lo è la tiroide ionizzata che invece di mandare i metalli pesanti nelle urine, per essere espulsi, li manda nel cervello. Se dunque la tiroide fosse decontaminata – o non contaminata del tutto – farebbe il suo bravo lavoro di smaltimento delle scorie metallifere, lasciando pulito il cervello.

E per far sì che la tiroide non sia contaminata da radiazioni, se escludiamo eventi catastrofici come Chernobyl e Fukushima, è necessario prendere tutti gli accorgimenti possibili per non stazionare (dormire) sempre nello stesso posto. Se per esempio qualcuno dovesse dormire nello stesso letto in cui ha dormito una persona morta di tumore, farebbe bene ad andarsene a gambe levate. E non si tratta di semplice superstizione!

Sulla necessità di cambiare luogo di pernottamento, si è constatato che gli zingari sono la popolazione che meno di tutte, a livello mondiale, soffre di tumori. E sono anche quelli che non hanno figli autistici. Il professore ritiene che ciò sia dovuto alla loro estrema mobilità, ma io aggiungerei anche il fatto che i vaccini, ai figli, non glieli fanno fare proprio.

A un certo punto, con una certa riluttanza, da bravo medico razionalista, il professor Limardo ha tirato in ballo il Padreterno. Ha detto infatti che la Terra è dotata di sfiatatoi da cui fuoriescono radio, polonio e radon, come la nostra pelle è dotata di pori. Se la Terra non avesse questi fori naturali nel terreno, scoppierebbe. Quindi, Dio ha creato la Terra e i terrestri sapendo che questi ultimi non ne avrebbero sofferto, se, dotati di mezzi atti alla deambulazione, avessero deambulato, come fanno gli zingari per tradizione. Purtroppo, Dio non aveva previsto che molte popolazioni sarebbero diventate sedentarie e si sarebbero installate preso gli sfiatatoi di radiazioni pericolose.

Sembra una favola, ma non lo è. Il nomadismo quindi è congeniale all’essere umano, ma sono molte ormai le cose poco congeniali all’essere umano.

                                                                                                                                                                 

Il vero danno biologico, da non confondersi con il danno sanitario, restano le dosi. Cioè, quante telefonate con il cellulare si fanno al giorno e quanto a lungo durano. Se si usasse l’auricolare, come suggeriscono le istruzioni annesse al telefonino, già si avrebbe un minor rischio per la salute.

La causa del danno cerebrale è da ricercarsi nella batteria, che altro non è se non un acceleratore di particelle. Le radiazioni diventano nocive a causa del “salto quantico dell’elettrone”. E’ come se la batteria prendesse a calcioni gli elettroni che viaggiano nel loro “spin” attorno al nucleo e li mandasse altrove. Questo spostamento innaturale rende tutta la faccenda pericolosa, perché l’elettrone allontanato tende a ritornare nella sua sede naturale. Sarebbe come se una persona, portata brutalmente in carcere, volesse ritornare a casa. Cambiando di orbita, l’elettrone s’incazza e si mette a spaccare tutto dalla rabbia, cioè la tenera massa cerebrale che gli capita a tiro. Finché è un adulto a ricevere le sfuriate dell’elettrone, il danno può essere anche successivamente riparato, ma se si tratta di un minore di 12 anni, con una calotta cranica più sottile e che quindi lascia entrare le radiazioni più in profondità, i danni possono diventare permanenti.

E ci ritroviamo con un figlio scemo!

Nessuno di noi vuole un figlio scemo, ma forse a quel Qualcuno a cui ho fatto prima riferimento fa comodo avere una moltitudine di sudditi ottusamente devoti e a questo punto non può non venirci in mente il film Idiocracy. Non è complottismo, ma sana preoccupazione e se a preoccuparsi sono anche i ricercatori “normali”, c’è da preoccuparsi ancora di più. I riscontri cominciano ad incrociarsi.