sabato 10 maggio 2014

Il piscio maleodorante del diavolo



Se c'è qualcosa che proprio non sopporto, questo è l'orribile flagello delle cavallette dell' "umanitario". Sempre pronte a stracciarsi le vesti pur di conquistar salari e status a scapito della povera gente che soffre, mai a raccontare e denunciare la verità di alcune atroci tragedie. 
Da anni, intorno all'infinita tragedia sudanese e specialmente di una delle sue regioni più martoriate, il Darfur, si spendono lacrime false ed interessate con la pretesa di parlare in nome e per conto di quelle popolazioni
". Di noi, dei nostri bambini e delle nostre donne costrette ad ogni tipo di sofferenza e violenza, a vivere miseramente, a morire di malattia e fame, non importa a nessuno. Forse solo a Dio, ma ultimamente deve esser distratto. L'unica cosa che interessa veramente a tutti, è il piscio maleodorante del diavolo su cui poggiamo i piedi, il nostro petrolio". 


Queste furono le parole sconsolate dell'ex governatore del Darfur in un'intervista rilasciatami anni fa. Aveva ben chiaro che la maledizione della sua terra, del Sudan intero, erano i suoi immensi giacimenti di petrolio di facile estraibilità e i migliori possibili per la raffinazione occidentale. E aveva chiarissimo nella sua testa che la guerra, le eterne guerre, non erano un problema della sua gente, al massimo di qualche governante corrotto e vorace, ma soprattutto dello scontro titanico tra compagnie petrolifere di mezzo mondo e tra alcuni dei paesi più importanti del nostro pianeta, innanzitutto Cina e Stati Uniti. 
Agli infiniti Madid, piccoli angeli dalle ali spezzate, che mi è toccato veder morire tra atroci sofferenze, del petrolio non importava niente. Neanche sapevano cosa fosse. 

La vita, e ciò che faceva brillare gli occhi, era una scodella di mais o latte caldo, il campo che prometteva i suoi frutti, la capanna di paglia e fango ospitale.
 Qualcuno preferisce ancora una volta in questi giorni puntare il dito contro qualche assassino locale. Gli islamici al potere a Khartoum sono facile bersaglio. Islamico uguale fondamentalista, crudele, assassino, terrorista....Che vergogna!
 
Non sono forse altrettanto assassini i leader di tante armatissime formazioni ribelli? Non sono forse dei criminali i "cristiani" al potere in Sud Sudan che hanno scatenato i nuovi massacri in quella terra? 
Ma, ancor di più.....non è forse massimo assassino e criminale, da sempre impunito, chi in Sudan, in Sud Sudan ed in tante altre realtà africane ricche di materie prime, ha contrattato e contratta spazi di mercato ordendo colpi di stato, armando guerre civili, corrompendo interi governi? 
Non ho mai visto sul banco degli imputati per genocidio il presidente di una compagnia petrolifera. Mai! E mai ho visto processare per la stessa ragione i dirigenti massimi di alcuni paesi che dietro tanto orrore si celano. 
So bene che chieder questo è come urlare nel deserto, ma è l'unica vera risposta che possiamo dare ai nostri fratelli e sorelle di quelle terre. L'unica vera speranza che possiamo loro offrire. Quella della verità e di una giustizia che parta innanzitutto dai veri responsabili. Abitano a casa nostra, anche se tanti preferiscono non vederlo.

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