E’ chiaro che c’è un progetto massonico che dirige la
politica internazionale e che mira a sostituire i popoli europei di
pelle bianca con afroasiatici di pelle scura. Il meccanismo è
semplice e si basa sul bastone e la carota: si concedono i permessi
di soggiorno gratis agli afroasiatici che vengono in Europa e si
impongono balzelli spropositati agli europei che vogliono stabilirsi
in Africa. Carote per i clandestini che sbarcano a Lampedusa e
bastoni per i bianchi che sbarcano ad Antananarivo. Ecco a voi, oggi
6 febbraio, caldo caldo, un colpo di scena riguardante la mia domanda
di permesso di soggiorno e che ben si inserisce nella politica di
meticciamento voluta dalle élites massoniche di cui sopra.
Dopo esser andato a Roma con treno cuccetta, dal lontano Friuli,
aver preso due taxi per farmi portare prima all’ambasciata del
Madagascar e, poi, in stazione Termini; dopo aver pagato 50 euro di
diritti d’ambasciata, aver consegnato tutti i documenti richiesti,
compreso il casellario giudiziario rilasciatomi dal tribunale di
Udine, per il quale lo Stato Italiano Assassino si è preso 16 e
rotti euro di marca da bollo; dopo aver speso soldi in fotocopie e in
mance a Madame Francine, di Tulear, e alla sua collega di Tanà,
Sabine; dopo essermi rassegnato all’idea di spendere 381 euro per
l’ottenimento del permesso di soggiorno di due anni, più 140.000
ariary di tassa, oggi scopro che le tariffe sono stata aumentate e
che la carta di residente per due anni viene a costare 2.903.480
ariary, pari a 701 euro. Prima, se avessi voluto avere la residenza
subito, senza aspettare anni e anni, avrei dovuto sottostare al
ricatto di pagare il funzionario 400.000 ariary, in quello che
popolarmente si chiama “koly koly”. Ora, con una simile cifra,
non c’è più bisogno di corruttele, perché ci pensa il governo a
distribuire mance e mancette a destra e a manca, ai suoi devoti
funzionari.
Con 2.903.480 ariary pago l’affitto della casa di Ampasikibo per
un anno, mi compro un motorino nuovo di buona qualità, compro 4.838
baguette di pane, che basterebbero per sfamare un orfanotrofio per
tre anni, mi compro 1.451 lattine di birra THB, che basterebbero per
spegnere la mia sete per un anno e mezzo. Insomma, abbiamo lasciato
perdere. Sono dieci anni che vengo in Madagascar e continuerò a
farlo anche per i prossimi dieci anni, a Dio piacendo. Come due mesi
fa non ero disposto a dare una mancia di 400.000 ariary a quel funzionario meticcio dalla faccia da gatto, così oggi non sono
disposto a dare 701 euro al governo di Monsieur Hery, colui che sta
svendendo la sua patria ai cinesi. Ho saputo proprio oggi, mediante
Radio Babaky, che a Tulear i conducenti di ciclo-poussy stanno
mettendo la città a ferro e fuoco perché il sindaco vuole fargli
pagare una tassa giornaliera, a ciascun conducente, di 500 ariary.
Già tutte le panchine dalla Posta al Municipio, e anche qualche
vetrina di quest’ultimo, sono state distrutte. Se il Comune di
Tulear spendesse quei soldi per mettere a posto le strade, forse il
gioco varrebbe la candela, ma le strade restano perennemente
sconnesse e sono i conducenti di ciclo-poussy che vi versano sangue
ogni santo giorno.
Ma torniamo alla tassa che mi è stata richiesta e che fa
impallidire i 15 centesimi di euro (500 ariary) richiesti ai
guidatori di bici-taxi di Tulear. Io non mi metterò a distruggere
panchine, né alcuna vetrata di pubblico ufficio, ma siccome sono
dotato di libero arbitrio, posso anche decidere di mandare tutti i
funzionari in blocco, con qualche riguardo per le funzionarie,
affanculo. Come ho intenzione di fare. Che si tengano le loro leggi
restrittive sull’immigrazione dei vazaha, ché io mi tengo i miei
700 euro. Fossi un commerciante di pietre preziose, il prezzo da
pagare potrebbe essere equo. Fossi un missionario o anche
semplicemente un pensionato, ci si potrebbe fare un pensierino, ma
sono un dannato disoccupato, a cui erano rimasti dei risparmi e che
sperava di ritagliarsi uno spazio vitale, senza tante pretese, in un
paese tropicale, lontano dall’Italia condannata a morte dalle
banche sioniste.
Facciamo un semplice calcolo. Ponendo che io versi quella tassa e
considerato che ora come ora il lavoro che potrei fare in Madagascar
è di vendere succhi di frutta naturali, preparati da me e da Tina,
quante bottiglie di tamarindo o di baobab devo vendere a 2.000 ariary
l’una, per ammortizzare quell’enorme cifra? 1.451! E se invece
delle bottiglie da un litro e mezzo i clienti mi chiedono un
bicchiere di succo, quanti di questi devo vendere a 100 ariary l’uno,
prima di ammortizzare i 700 euro? 29.034! Capito? Ventinovemila e
trentaquattro clienti assetati che mi chiedono un bicchiere di garana
o di cocco a 100 ariary, devono passare davanti al mio chiosco prima
di estinguere la tassa di soggiorno. Di sicuro, non mi bastano due
anni per farlo. E il costo del congelatore da 600.000 ariary (171
euro) lo vogliamo conteggiare? Insomma, il NWO vuole ridurmi ad
essere uno schiavo? No, grazie! Spesso i conducenti di taxi brousse,
che osano ribellarsi alla richiesta di tangenti da parte della
polizia stradale, dicono allontanandosi, brontolando: “Devo
lavorare per te, poliziotto?”. Così anch’io, umilmente e
orgogliosamente dico: “Devo lavorare per il governo del Madagascar?
Cosa mi dà in cambio il governo? La possibilità di godermi il sole
e il caldo, il mare e le spiagge, la frutta e il senso di libertà,
nonché il rischio di finire mitragliato sulla RN7 o assalito in casa
dai malaso? Grazie, me ne andrò anch’io a Lignano Sabbiadoro!
.....e non sono passati (neanche) i fatidici sei mesi... ricordi?
RispondiEliminaCome sempre sta a te decidere, da una e dall'altra parte c'é il buono è il male, l'importante é decidere senza scomodare NWO o corruzioni varie. L'unico soggetto su cui hai potere...sei te stesso. Appurato ciò...fai le tue scelte. Mandi ; )
Qualcuno una volta mi regalò un berretto su cui in giapponese c’era scritto: “Spirito libero”.
EliminaOramai sei lì, paga i 700 euro e non tornare, se te lo dico io .... francesco taty
RispondiEliminaSe metto vicino altri 200 euro ho un biglietto di A/R per tre mesi, senza complicazioni.
EliminaIl Madagascar è un veleno che va consumato in piccole dosi.
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RispondiEliminaTu sei un "razfanay", un'anima cattiva, detto in italiano.
EliminaHai seri problemi.
Il Madagascar è un paese duro, molto duro per i vazaha. Nonostante le possibilità che ho avuto, in tempi migliori di adesso, e di molto, ho sempre rinunciato ad andarci a vivere, forse per sesto senso. Sono sempre stato in bilico
RispondiEliminama alla fine ho rinunciato. Onore a chi ha il coraggio di provarci. Penso che ,come sempre, Roberto ha l'approccio sbagliato con le cose. Pensa che il Madagascar giri intorno a lui, mentre è lui che deve girare intorno al Madagascar, solo così può realizzare qualcosa.Francesco Taty
Ecco uno dei motivi per cui non devi ritornare:
RispondiEliminahttp://www.repubblica.it/cronaca/2017/02/07/news/udine_suicidio_trentenne_precario-157774539/
Un altro consiglio, trova un buon medico. Tu pensi che il
Madagascar gira intorno a te, devi farti visitare, magari è solo labirintite. Già è difficile nuotare seguendo la corrente, figurati contro.Francesco Taty
Cosa c'entra la labirintite?
EliminaE' UNA BATTUTA!
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