venerdì 1 settembre 2017

La Massoneria viene allo scoperto sul tema dell'immigrazione



Immigrazione, han detto tutti la loro. Ora anche i massoni, che con un comunicato ufficiale, firmato da ben 28 diverse obbedienze (tra cui ben 8 francesi ed una italiana, la Gran Loggia d’Italia), richiamano i governi europei ad accogliere gli immigrati, anzi ad accoglierne sempre di più. Dimostrando così una convergenza d’intenti con pochi precedenti non solo tra loro, ma anche rispetto alle nuove strategie seguite dagli Stati membri dell’Ue, anche da quelli fino a ieri recalcitranti. Una coincidenza davvero singolare. Con un obiettivo: minare il concetto di Patria, di identità, di popolo, come rilevato dall’agenzia Médias-Presse-Info, che ha dato ampio spazio alla notizia. Il tutto, come sempre in nome dei buoni sentimenti quali il superamento degli «egoismi nazionali» e la priorità da darsi a «l’interesse generale», seguendo «politiche d’accoglienza innovative». In caso contrario, le logge prevedono guai per tutti con «divisioni e conflitti» ed un’«esacerbazione dei nazionalismi» nel nostro Continente.


A fondamento di tutto questo non invocano ovviamente le radici giudaico-cristiane dell’Europa, preferendovi «il rispetto dei diritti dell’uomo ed il principio di dignità umana», su cui dicono fondata l’Unione europea, con i «valori della solidarietà e della fraternità» come contorno, tutti rintracciabili e riconducibili alla Rivoluzione francese con la Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789, che poi confluì, informandola di sé, nella Dichiarazione universale dei Diritti dell’Uomo dell’Onu nel 1948. Disegnando così una rete che, nei secoli, si è andata consolidando. Nel comunicato non dicono come quadrare il cerchio, come cioè contemperare le esigenze dei rifugiati con quelle di casa nostra, del nostro Continente, ma si limitano a porre un punto fermo: immigrazione über alles.

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