mercoledì 19 settembre 2018

Il silenzio dell'Occidente, unicamente impegnato a colpevolizzarsi


Fonte: La Postilla

L’islam uccide. La “religione di pace e amore” uccide ancora. Questa volta la vittima è un sacerdote cattolico, padre Pierluigi Maccalli della Società delle Missioni Africane (Sma). Nulla fa immaginare che sia l’ultimo martire “silenzioso” dei nostri tempi. Già, perché la morte di un cristiano non fa notizia. Un cristiano può morire. I caschi blu dell’Onu si preoccupano del presunto razzismo in Italia ma tollerano la morte dei cristiani per mano dell’islam. Il Niger non è tra le nazioni con il più alto tasso di uccisioni di cristiani.



Oltre 215 milioni di cristiani perseguitati nel mondo
Secondo il rapporto annuale di “Aiuto alla Chiesa che soffre”, la onlus che stila le persecuzioni ai danni dei cristiani dal 1947 a oggi, la situazione è in peggioramento. Le nazioni che più perseguitano i cristiani sono la Nigeria, il Sudan e l’Eritrea in Africa, seguite dall’Egitto. In Asia minore si registrano forti persecuzioni e limitazioni dei diritti fondamentali in Arabia Saudita, Iraq e Siria, seguita da Iran e Turchia – la stessa che si vorrebbe far entrare in Europa. In Asia sono il Pakistan, la Cina e la Corea del Nord a tenere la testa, seguite dall’India.

Il rapporto Open Doors del 2018 certifica un numero spaventoso: oltre 215 milioni di cristiani perseguitati nel mondo. Una persecuzione che si è via via allargata a livello geografico e numerico, e che non sembra intenzionata a diminuire. In termini percentuali parliamo di un cristiano perseguitato su 12, ovvero l’8,6% dei cristiani nel mondo.


3060 cristiani uccisi, 1922 incarcerati, 793 chiese danneggiate o distrutte. Sono queste le cifre che hanno interessato il periodo compreso tra novembre 2016 e ottobre 2017. A livello geografico possiamo escludere persecuzioni in Europa e America. In Africa la persecuzione cristiana interessa 81 milioni di fedeli, pari al 12,5% dei cristiani africani. In Asia la situazione peggiora ancora, con il 25% dei cristiani perseguitati.

Per questo purtroppo non c’è sorpresa dell’ennesimo martire cristiano, padre Pierluigi Maccalli, nato il 20 maggio 1961 a Madignano in provincia di Cremona. Da tempo padre Maccalli stava tentando di evangelizzare i nigerini per contrastare la barbarica pratica delle mutilazioni genitali femminili. Per l’agenzia vaticana Fides questo potrebbe essere il movente principale del rapimento e dell’omicidio.
La Chiesa? L’Occidente? Silenzio.

7 commenti:

  1. Al momento l'uccisione del prete la riporta solo La Postilla, ma notizie di poche ore fa lo danno prigioniero.
    Come diceva un vecchio Dottore della chiesa la verità è «adaequatio intellectus et rei», vale a dire corrispondenza tra intelletto e realtà.
    G.Renato

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  2. Ok Allora se ancora non è stato ucciso, cosa dobbiamo fare?
    Aspettiamo e ci dilettiamo nelle nozioni filosofiche...

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    1. In Italia il sequestro di persona è reato grave.

      I terroristi (vedi Moro) lo praticano abitualmente.

      Se si riuscisse a mettere le mani sui sequestratori del missionario, la punizione dovrebbe essere esemplare.


      Nessuna pietà per chi fa del male agli operatori di pace!

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  3. @Giuseppe Polizzi
    Non sono così superficiale da volermi “solo” dilettare con le citazioni filosofiche. Era solo una puntualizzazione sulla vera situazione e un sospiro di sollievo per la situazione del prete. Invece tu, con la tua osservazione, credi di avere dato quale contributo?
    G. Renato

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    1. Non volevo offendere.
      E' stata una mia reazione di frustrazione per l'impossibilità di fare qualcosa nello specifico caso.

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  4. Nn solo mandano gli agnelli in mezzo ai lupi, stanno portando i lupi in mezzo agli agnelli. E gli dicono pure buon appetito.

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