Testo di Carmelo Miceli
Come confermato dalla Suprema Corte di Cassazione, il Giudice per le Indagini Preliminari di Agrigento fece bene a rigettare la richiesta di arresto di Carola Rackete perché - scrivono i Giudici della Suprema Corte - le manovre della Capitana furono eseguite “in adempimento del dovere di soccorso in mare”, cioè in presenza di una “causa di giustificazione”. Considerato che nessuno dei “sovranisti italiani” avrà mai il coraggio di chiedere scusa alla Capitana Carola, avranno almeno quello di chiedere scusa al GIP di Agrigento per averla accusata di essere una “comunista/compagna”, di “essere di parte”, facendola diventare bersaglio di offese e minacce sui social? Capitan Coniglio e Sora Giorgia, lo fate Voi a nome di tutta la destra italiana?
La stempiata Carola ha più protettori che capelli.
RispondiEliminaSuo padre deve essersi fatti molti amici negli ambienti dove lavorava.
EliminaPenso anche io....
EliminaIn Ita/glia non esiste più lo stato di diritto siamo succubi del potere sinistroide!!
RispondiEliminama è mai possibile che dopo 10 anni de salvataggi in mare ancora non sia sorto il dubbio che ci sia sotto un buon traffico de pori disgraziati? e poi è ormai chiaro che se te metti in mare su una barchetta sgangherata lo fai perché vuoi suicidarti e prima di farlo far parlare di te tutti i benpensanti over 70.000
RispondiEliminaAgli occhi dei....pori disgraziati quelle barchette sono normali natanti, come ne circolano sulle acque africane e come loro sono abituati a vedere.
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