Fonte:
Mattinonline
Testo di Oriana Fallaci
Intimiditi
come siete dalla paura di andar controcorrente oppure d’apparire razzisti, non
capite o non volete capire che qui è in atto una Crociata alla Rovescia.
Abituati come siete al doppio gioco, accecati come siete dalla miopia, non
capite o non volete capire che qui è in atto una guerra di religione. Voluta e
dichiarata da una frangia di quella religione forse. Comunque una
guerra di religione. Una guerra che essi chiamano Jihad: Guerra Santa.
Una
guerra che non mira alla conquista del territorio forse, ma che
certamente mira alla conquista delle nostre anime. Alla scomparsa della nostra
libertà e della nostra civiltà. All’annientamento del nostro modo di vivere e
di morire, del nostro modo di pregare o non pregare, del nostro modo di
mangiare e bere e vestirci e divertirci e informarci.
Non
capite o non volete capire che se non ci si oppone, se non ci si difende, se
non si combatte, la Jihad vincerà. E distruggerà il mondo che bene o male siamo
riusciti a costruire, a cambiare, a migliorare, a rendere un po’ più
intelligente cioè meno bigotto o addirittura non bigotto.
Distruggerà
la nostra cultura, la nostra arte, la nostra scienza, la nostra morale, i
nostri valori, i nostri piaceri… Cristo!
Non
vi rendete conto che gli Usama Bin Laden si ritengono autorizzati ad uccidere
voi e i vostri bambini perché bevete il vino o la birra, perché non portate la
barba lunga o il chador anzi il burkah, perché andate a teatro ed al cinema,
perché ascoltate la musica e cantate canzonette, perché ballate nelle
discoteche o a casa vostra, perché guardate la televisione, perché portate la
minigonna o i calzoncini corti, perché al mare o in piscina fate il bagno
ignudi o quasi ignudi, perché scopate quando vi pare e dove vi pare e con chi
vi pare? Non v’importa neanche di questo, scemi?
Io sono atea grazziaddio. Irrimediabilmente atea. E non ho alcuna intenzione d’esser punita per questo da quei barbari che invece di lavorare e contribuire al miglioramento dell’umanità stanno sempre col sedere all’aria cioè a pregare cinque volte al giorno.
Da
vent’anni lo dico, da vent’anni. Con una certa mitezza, non con questa collera
e questa passione, vent’anni fa su tutto ciò scrissi un articolo di fondo. Era
l’articolo di una persona abituata a stare con tutte le razze e tutti i credi,
d’una cittadina abituata a combattere tutti i fascismi e tutte le intolleranza,
d’una laica senza tabù.
Ma
era anche l’articolo di una persona indignata con chi non sentiva il puzzo di
Guerra Santa a venire, e ai figli di Allah gliene perdonava un po’ troppe. Feci
un ragionamento che suonava pressappoco così, vent’anni fa.
“Che
senso ha rispettare chi non rispetta noi? Che senso ha difendere la loro
cultura o pseudo cultura quando loro disprezzano la nostra? Io voglio difendere
la nostra e vi informo che Dante Alighieri mi piace più di ‘Omar Khayyàm”.
Apriti cielo. Mi crocifissero, “razzista, razzista!”. Furono le cicale di lusso
anzi i cosiddetti progressisti (a quel tempo si chiamavano comunisti) a
crocifiggermi.
Ad Oriana aveva già risposto col cuore Tiziano Terzani
RispondiEliminahttp://archiviostorico.corriere.it/2001/ottobre/08/Sultano_San_Francesco_co_0_0110082774.shtml
oggi è Bergoglio a dire "Musulmani nostri fratelli"
http://www.ilgiornale.it/news/interni/bergoglio-ai-musulmani-siete-nostri-fratelli-ci-sia-rispetto-942714.html
Tra i due, avrei preferito che facessero Papa Terzani. M'ispira più fiducia.
EliminaE infatti lui parlava col cuore, gli altri fanno politica....
RispondiElimina....e la politica, tradizionalmente, è una cosa sporca.
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