I carnivori sono orgogliosi di essere stupidi e cattivi

Testo di Wandervogel

Il veganismo è lo stile di vita più sano, etico ed ecosostenibile che vi sia in circolazione. 

Personalmente, è dall'estate dell'anno 2018 che assecondo con zelo quanto concerne la nutrizione vegetale, ingiustamente ed ipocritamente vituperata. Rispetto ai miei trascorsi da umano onnivoro, posso affermare con gioiosa serenità che mi sento decisamente meglio, anche nella sfera spirituale. A proposito di ciò, non si commetta l'errore di sminuire il veganismo al rango di moda occidentale, qualcosa di materialistico. Il veganismo, in verità, è tutt'altro; una condotta nobile ed antica, con una sua dimensione esoterica, inevitabilmente molto poco conosciuta anche dai vegani medesimi, il più delle volte atei od agnostici. 

Non risale di certo all'altro ieri l'origine dell'astensione umana relativa al nutrirsi delle carcasse degli animali non-umani. Parrebbe, infatti, che, in Egitto, già 3.200 anni prima della nascita del Cristo, vi fossero taluni gruppi religiosi impegnati nella pratica del vegetarismo. Certo, vegetarismo e veganismo non coincidono del tutto, lo sappiamo. Tuttavia, dobbiamo tenere conto che, nei tempi remoti, il consumo alimentare di latte e di uova tendeva ad essere più sporadico, e non cronico come oggigiorno. Pertanto, i vegetariani del passato, in effetti, erano quasi totalmente vegani, dunque si tenga in mente quest'ultimo fatto. Dicevamo: Induismo, Jainismo, Zoroastrismo, tre dottrine antichissime, che bandiscono quantomeno l'alimentazione carnea. Anche nell'Antica Grecia, tanti eruditi non mangiavano carcasse animali. Pensiamo agli Orfici, Pitagora, Platone, Plotino, Porfirio, Apollonio di Tiana, Ippocrate, Seneca, Aristotele, Socrate, Empedocle, Dicearco, Epicuro, Diogene il Cinico, Eraclito di Efeso, con quest'ultimo (ma non ultimo) che, da quanto scritto da Diogene Laerzio, era un vegano ante-litteram. Tutti vegetariani/vegani in quanto anche credenti nella metempsicosi, ovvero la trasmigrazione delle anime.

Molto più recentemente, la Teosofia, ossia quanto di più completo sia stato generato dalla tradizione occulta, ha dedicato dello spazio e del tempo al rapporto tra nutrizione e salute fisica/mentale/spirituale. Pur non essendo una seguace regolare della dieta pitagorica, Madame Blavatsky consigliò sempre agli aspiranti teosofi di attenersi quanto più possibile ad un regime privo dell'elemento cadaverico. Tuttalpiù, parrebbe che Ella fosse intenzionata a stabilire la pratica del vegetarismo/veganismo quale importante regola da rispettare all'interno della Società Teosofica. Ad esempio di ciò, in una lettera indirizza alla sorella, la Blavatsky scrisse: "Nella nostra Società, chiunque deve essere vegetariano, non mangiando carne e non bevendo vino. Questa è una delle nostre prime regole. È ben conosciuta quale influenza maligna abbiano le evaporazioni di sangue (carne, ndr) ed alcol sul lato spirituale della natura umana".

Inoltre, in un articolo, la Blavatsky scrisse che "Mangiare carne rafforza la natura passionale, il desiderio di acquisire possesso, e dunque l'aumento della difficoltà della lotta contro la natura più bassa dell'essere umano. Quando la carne degli animali è assimilata dall'uomo sotto forma di cibo, ciò impatta su di esso, fisicamente, si assorbono alcune caratteristiche dell'animale. Le scienze occulte imparano e provano ciò agli studenti tramite la dimostrazione oculare, mostrando anche che l'effetto "animalizzante" sull'uomo è maggiore nella carne degli animali più grandi, meno negli uccelli, ancora meno nel pesce e negli altri animali a sangue freddo, e meno di tutti quando l'uomo si nutre di soli vegetali". In altre parole, dunque, Madame Blavatsky definì il veganismo quale migliore regime alimentare al fine del benessere spirituale. Sempre dalla Teosofia, si apprende che la vita è Uno. Siamo tutti connessi, non solo con gli altri esseri umani, ma con l'intero pianeta ed anche con il cosmo. Essendo in una posizione di potere, gli umani dovrebbero aiutare le altre creature nella catena dell'evoluzione, anziché causare presso di loro miseria e sofferenza. A causa di questa profonda interconnessione, una persona non può avanzare e crescere se isolata dal resto del mondo. Secondo Annie Besant, la sofferenza e la disarmonia degli altri esseri senzienti renderanno tortuoso il cammino dell'evoluzione umana. 

Quando gli animali vengono macellati, patendo in una fitta condizione di paura, questi emettono potenti vibrazioni negative nel piano astrale, che, di conseguenza, influiscono sul mondo materiale e dunque soprattutto sugli umani. Quando un animale viene macellato, genera dell'energia satura di paura, orrore, rabbia, vendetta; energia che degrada e che ammala. Leadbeater spiegò qualcosa di simile, sostenendo che la sofferenza ed il terrore inflitti agli animali uccisi per il consumo umano stanno già creando delle forze molto forti, senza precedenti, che affliggono negativamente noi e i nostri bambini, creando un'atmosfera di paura e di terrore perenne.