mercoledì 12 febbraio 2020

Perché i vegani sono accusati d'essere fanatici talebani?


Prendo spunto dallo splendido articolo di Valdo Vaccaro, e in particolare dal seguente passaggio, per dimostrare quanto sia insensato accusare i vegani di essere estremisti. Ecco le parole di Valdo: “Questa alterazione, questo rallentamento metabolico, questo impedimento avviene quando? Quando viene a mancare la necessaria forza immunitaria-espulsiva da parte degli organi emuntori (fegato-reni-pelle-intestini-polmoni). Ovvero quando esiste una condizione patologica e tossica pregressa e precedente, quando si mangia male, si beve male, si dorme male, si pensa male e ci si comporta male, per cui viene a difettare l’energia espulsiva”.


Se c’è qualcuno come i vegani che, unendo l’utile al dilettevole, cioè la buona salute alle intime esigenze di natura etica, cerca di mangiare bene, bere meglio, dormire possibilmente bene, pensare positivamente e comportarsi civilmente, perché coloro che non si sforzano nemmeno di tentare di farlo, dovrebbero definire i vegani estremisti, fanatici e talebani? Qui mi sto riferendo chiaramente a SDEI, nome di battesimo Sergio, uno dei miei più assidui lettori, il quale da anni, e anche recentemente, rivolge tale critica nei miei confronti e in quelli di Wandervogel.

Il concetto espresso da Valdo Vaccaro, secondo cui per stare in buona salute ci vuole un efficiente apparato di depurazione ed espulsione dei frammenti di cellule morte, altrimenti conosciute come virus, che il nostro corpo produce incessantemente, mi ricorda l’ottuplice sentiero buddista. Ecco gli otto punti che i buddisti, pur senza essere medici virologi, hanno sintetizzato nella loro tradizione religiosa: “la retta visione, la retta intenzione, la retta parola, la retta azione, il retto modo di vivere, il retto sforzo, la retta presenza mentale, la retta concentrazione”.

Quello che ci riguarda nel nostro caso è il quinto punto, definito anche “Retta sussistenza”. Un corretto modo di vivere implica in primo luogo una sana alimentazione, con tutto un corollario di altre abitudini riguardanti lo stile di vita nel complesso. Perfino i medici ufficiali, e la pubblicità dei prodotti che si riferiscono alla salute, fanno abbondante uso di questi termini, ma l’unica cosa che la tivù riesce a suggerire all’utente consumatore è che il cibo deve essere variato, comprendendo anche la carne. Non sarà che Sergio si è fatto un po’ troppo suggestionare dagli spot televisivi? A lui, e a tutti quelli che la pensano come lui, dico: se proprio non ve la sentite d’impegnarvi nel cammino della salute (stavo per scrivere “nella retta via”), lasciate almeno che altri ci provino, senza appiccicargli etichette antipatiche tipo “fanatici talebani”. Questo atteggiamento danneggia prima di tutto voi stessi. 

18 commenti:

  1. L'airone ultravegano è volato verso altri nidi: https://ugobardi.blogspot.com/2020/02/ulteriori-riflessioni-sulla.html

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    1. Perbacco, ci mancava il pedinatore virtuale.

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    2. Evidentemente, hai molti....ammiratori.

      Il blog Effetto Cassandra vale la pena metterlo nei siti amici, secondo te?

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    3. Ne dubito.
      Come si può evincere dai commenti, i commentatori più attivi di quel blog sono onnivori, e, prevedibilmente, ostili al veganismo. Io ribatto avanzando che il veganismo è qualcosa di profondamente ed indiscutibilmente ecologico, ovverosia avente in primaria considerazione il rispetto e la tutela dell'ambiente naturale e delle altre specie animali.
      Di recente, il professore Ugo Bardi, titolare di quel blog, si è recato in Iran e si è cibato di prole ovina (sgozzata 'halal'), apprezzandola. Questo lo scrivo per onestà intellettuale. Dunque, trattasi di un blog che non è certamente filovegano ed i cui utenti, eccezion fatta per me, omettono di menzionare l'impatto ambientale del carnismo e di simili sistemi di sfruttamento. Poi, c'è un po' di tutto, da chi si definisce 'primitivista' e rimpiange i cacciatori-raccoglitori, a chi stigmatizza la carne sintetica basandosi su specisti sproloqui pseudofilosofici, a chi denigra violentemente il veganismo definendolo come "devianza patologica", eccetera.

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    4. Ti ringrazio. E' un sito che non conoscevo.

      Per ora non lo includo nei siti amici.

      Tuttavia, se dovessi eliminare tutti i blog consigliati, sulla base della loro alimentazione, dovrei tenere solo quello del professor Pietro Melis.

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    5. Effettivamente era un pezzo che mi chiedevo come mai compaia fra i tuoi blogs e siti amici quello di Davide Gerbino, che esalta "eccellenze" culinarie varie, anche delle macellerie (e dove stranamente il mio commento di “Assassini” è stato prontamente rimosso)...

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    6. Evidentemente, avevo trovato qualcosa nel suo blog che mi era sembrata interessante, ma ora che ricevo da te questa segnalazione, lo tolgo subito.

      Grazie.

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  2. SDEI è un estremista del 'compassionevolismo'.
    Secondo costui, si deve essere compassionevoli con tutti, ma proprio con tutti, ivi inclusi quegli onnivori che sono sicari e carnefici indiretti dell'olocausto annuale che annienta decine e decine di miliardi di animali non-umani, che favoriscono la rovina ecologica operata dalle multinazionali, che costituiscono un peso gigantesco ed insostenibile per le finanze della pubblica sanità, a cui contribuiamo anche noi vegani.
    Sempre secondo SDEI, pittoresco e folkloristico quanto vuole, bisogna far sì che le "anime" abbiano a disposizione tutto il tempo di evolvere, che capiscano da sé gli errori, anzi, gli orrori volontariamente commessi a danno degli altri esseri senzienti. Nel mentre, possono scorrere fiumi di sangue innocente, chi se ne frega, tanto bisogna pure concedere agli onnivori di "sbagliare". Egli tira in ballo il libero arbitrio. Secondo la teoria, non va messo in discussione il libero arbitrio degli onnivori. Ma SDEI riesce a comprendere che quest'ultimi sottraggono la libertà e la vita ad un numero indecifrabile di animali (bovini, ecc.) assolutamente mansueti ed innocenti?
    Poi, che esso mi accusi di essere fanatico, settario, e quant'altro, a me non ferisce. Io, come Gary Yourofsky, auguro il male a chi fa del male. Gli antichi testi vedici sono molto severi non solo verso i carnefici, ma anche con i sicari, anche con i consumatori, perché quest'ultimi, ieri come oggi, rivestono un ruolo assolutamente attivo nella infernale macchina a catena che schiavizza ed uccide gli animali non-umani e che annienta la natura. Gli onnivori il cancro se lo vanno a cercare, e cazzi loro, ben gli sta. Mi rode pagare fior di denari per garantire cure costosissime a 'sti sicari menefreghisti ed autolesionisti. Idem per fumatori ed alcolizzati. L'informazione c'è, l'O.M.S. si è espressa circa cinque anni orsono, ma il consumo di carne e derivati animali mica è calato, anzi. Gli onnivori, anziché informarsi un po' di più, preferiscono denigrare noi vegani. La "epidemia" (passatemi il termine) di cancro è ancora troppo poco punitiva se paragonata alla sofferenza ed al terrore che debbono subire gli animali negli allevamenti intensivi, nelle battute di caccia, in sperimentazioni scientifiche, per l'abbigliamento, per il randagismo, ecc.
    Signor Sergio, i talebani afghani, quelli che uccidono, non siamo noi, bensì gli onnivori carnisti, per i quali ti stracci le vesti ed invochi la cristiana misericordia. Chi compera carne, incentiva il massacro di animali. Lo comprendi oppure debbo spiegarlo in forma ancora più elementare?
    Il veganismo è una scelta etica, e rispettalo, anche quando è radicale e militante. Non mi si può imporre di portare i crisantemi sulle tombe di gentaccia primitiva, specista, che ignora deliberatamente il dolore immenso ed estremo di suini, bovini, ovini, e quant'altro.

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    1. Questo tuo commento è talmente appassionato e sincero che meriterebbe un articolo a sé, ma non vorrei prendere di mira troppo il buon Sergio, che ti aveva anche dato un nome indiano, massima espressione della sua stima per te.

      Aspetto che tu me ne mandi uno con comodo. Senza fretta.


      Considera solo una cosa. Sia Sergio che Giorgio Andretta, che mi accusano di estremismo ma anche, cosa assai più grave, di essere un abortista, si trovano a vivere anche loro, come noi animalisti, in un mondo crudele dove ci sono leggi a favore dell'aborto e per essi questa è una vera sofferenza.

      Insomma, ciò che voglio dire è che la vita non è facile per nessuno, nemmeno per brave persone come sono Sergio e Giorgio, tutto sommato.

      Anche loro, forse, hanno bisogno di tempo per accrescere la propria consapevolezza e farebbero un errore a pensare di averla già raggiunta del tutto.

      Diamogli tempo.

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    2. Noi, vittime e carnefici, alla fine siamo tutti vittime. E questo dovrebbe creare un'unità di intenti. Ma fintanto che permane un cieco antropocentrismo ed un disprezzo od un'insensibilità per i nostri fratelli più piccoli ed indifesi (non escludo neppure le piante), rimarrà sempre la divisione.
      Che fa tanto comodo ai nostri burattinai (dìvide et ìmpera!)

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    3. @Wandervögel Parole sante! L'uomo è soltanto un egoista comodo e manca di empatia. Il materialismo gioca un bruto scherzo.

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  3. @Freeanimals,

    mettiamola così, visto che NON perderò certamente il sonno per quello che ha scritto sopra Wv, ti ricordi è STATO molto più duro & impegnativo per ME, "contrastare" in passato con la TRIADE "maledetta";

    pertanto se lo ritieni UTILE per i LETTORI pubblica pure il mio POST per PRIMO e poi il suo come RISPOSTA, però lo farai a questa unica CONDIZIONE il TITOLO lo scelgo IO per il mio POST e sarà:
    CHI E' SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA, OK !?

    SDEI

    P.S.:tranquillo NESSUNO di NOI ha ancora raggiunto la piena CONSAPEVOLEZZA, se lo fossimo saremmo già ASCESI alla IVa o Va DIMENSIONE !!!!

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    1. "CHI E' SENZA PECCATO SCAGLI LA PRIMA PIETRA, OK !?"

      :-D vabbè...
      Io sono peccaminoso e tu immacolato, come no. Ma sei tu, e non io, che si riempie la panza con prodotti animali.

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    2. Noto, Sergio, che è in atto un reciproco scambio di accuse di arroganza.

      Tu, Sed Vaste e Andretta accusate noi di essere saccenti e di sputare sentenze.

      Wandervogel ti ha appena accusato della stessa cosa. Ovvero, sembra che solo tu sia il.....Maestro Illuminato, mentre noi brancoliamo nel buio dell'ignoranza.

      Dev'essere una specie di deformazione professionale, visto che da molti anni insegni in una UTE.

      Ciò non di meno, leggo che ammetti di non aver "ancora raggiunto la piena CONSAPEVOLEZZA".


      E questa ammissione ti fa onore.

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  4. @FREEANIMALS,

    pensavo di RIUSCIRE a farmi capire con un ITALIANO più che decente, probabilmente NON è così, pertanto ribadisco alcuni concetti in una maniera ancora più SEMPLICE, vedi
    IO assolutamente NON contesto la DIETA VEG o FRUTTARIANA o....anzi;

    invece CONDANNO in GENERALE, e voi 2 in particolare, per il MODO "estremista" di DIALOGARE volendo IMPORRE a TUTTI i costi le vs. SCELTE di VITA, augurando a chi NON si adegua ogni sorte di MALE e....inaccettabile anche la, MORTE;

    poi però vi risentite & offendete se qualcuno vi PARAGONA agli estremisti Religiosi i TALEBANI con i quali si può forse RAGIONARE e/o SPIEGARSI!?, certamente che NO come con voi 2 ma almeno il Wv ha un attenuante la sua giovane ETA' anagrafica, ma tu Roberto sei ormai alquanto "stagionato"
    quindi NON hai più ALIBI di sorta;

    vogliamo allora ancora una volta fare l' ELENCO dei FATTI ottenuti, con la tua "dura & pura" LOTTA come ANIMALISTA estremista!?, ti sei allontanato dai VERDI sei stato condannato dallo STATO hai perso il diritto di VOTO sei diventato un ABORTISTA sei....;

    qual' è allora il BILANCIO finale di questo tuo grande & devoto IMPEGNO animalista a TUTTO campo, quanti ONNIVORI/CARNIVORI e PESCATORI/CACCIATORI hai convinto & convertito!?, credo che come ME tanti altri tuoi LETTORI saranno curiosi di saperlo;

    per quanto mi riguarda, quello che è certo e che SONO diventato VEGETARIANO, per mia LIBERA scelta e NON è escluso che, prima o poi, possa diventare anche VEGANO ma certamente NON certo RADICALE come il "guerriero kamicaze" Wv;

    ma se succederà lo sarà SEMPRE per mia LIBERA scelta NON certo per le "offese" & "discriminazioni" del tuo ALLIEVO prediletto il Wv, che, se arriverà alla tua ETA', chissà quanti nuovi adepti alla sua novella CROCIATA VEGANA sarà riuscito ad ARRUOLARE !!!

    SDEI

    P.S.: quando mi rivolgevo a Wv rispondevi tu per lui, ora mi rivolgo a te e risponde lui per te, siete veramente intercambiabili questo mi ricorda l' antico SPIRITO del CLAN;

    allora per chiarezza ti chiedo se ti va BENE la mia proposta & condizione, riguardo la pubblicazione del mio POST!?, GRAZIE !!!

    SDEI

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    1. Citazione:

      "quanti ONNIVORI/CARNIVORI e PESCATORI/CACCIATORI hai convinto & convertito?".


      Tu veramente pensi che alcuno possa convertire qualcun altro?


      Io ho smesso da molto tempo di credere nella sensibilizzazione dell'opinione pubblica e so che, se un cambiamento viene, deve venire dall'interno, non certo perché lo dico io o Wandervogel.


      Del resto, tu stesso lo ammetti quando dici che sei diventato vegetariano:

      "per mia LIBERA scelta".


      Bene così.


      Ognuno ha bisogno dei suoi tempi.


      Peace and love!

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  5. @ per tutti i lettori che vedono il carnivorismo &C.. come NORMALITA'.
    (suddividerò il commento in due parti, in quanto mi si avvisa che il max dei caratteri ammessi è 4096)

    Ogni essere umano dovrebbe porsi caterve di domande in questo mondo illusorio; specialmente difronte alla sofferenza di qualsiasi essere vivente (anche di un vegetale). Ed invece ci ritroviamo qui a discutere in quattro gatti (vegani o simpatizzanti), mentre gli altri (i"normali") stentano molto a superare il confine delle banalità materiali, evitando di inerpicarsi su per sentieri non battuti, ostici, impervi, ma che in alto si rivelano poi ricchi di luce e di ossigeno salutare, per poter scorgere orizzonti sconosciuti.
    E continuano ad accettare supinamente le imposizioni del six-six-six-tema.
    Ribellarsi allo status quo, cominciare a fare grandi passi per uscire dall’Inganno è anche NON PARTECIPARE ALLA CARNEFICINA GIORNALIERA DI MILIARDI DI ESSERI INDIFESI ED INNOCENTI.
    Con tutte le altre implicazioni afferenti a questa questione etica: quindi non solo rifiuto della carne, ma anche di capi in pelle e pellicce, di prodotti alimentari animali (in ispecie quelli che derivano dai Lager), di prodotti, di “svaghi” e di guadagni che in qualche modo derivano dallo sfruttamento violento ed impietoso di ogni creatura.

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  6. @ per tutti i lettori che vedono il carnivorismo &C.. come NORMALITA' (continua).

    Gli animali non sono a nostra disposizione come schiavi, come cavie o come cibo.
    La situazione terribile di abuso in cui versano, la violenza tremenda con cui vengono trattati, dopo essere stati sfruttati, spesso fino a non potersi più reggere sulle zampe, dopo essere stati rinchiusi in gabbie grandi poco più del loro corpo, senza mai vedere il sole e sentire l'aria pulita, senza mai poggiare le zampe sulla terra o sull'erba, senza mai poter seguire i loro istinti, SENZA MAI RICEVERE UNA CAREZZA E UN PO’ D’AMORE; ed alla fine, come ringraziamento, avviati, anche brutalmente, al macello, E' UNA COSA CHE CIASCUN UOMO DOVREBBE RIFIUTARE. Chiediamoci sempre: che faremmo noi al loro posto?
    Come noi, anche loro sono esseri senzienti.
    Cuccioli che piangono e cercano la mamma ed il suo latte (come tutti i piccoli, in ispecie i mammiferi) e che invece vengono sistematicamente allontanati dalle loro madri, perché il latte vada a finire nelle pance degli umani (anche sottoforma di prodotti caseari) e perché vengano cresciuti in fretta (con ormoni, con cibi innaturali) e questo mercimonio abominevole renda soldi.
    Madri che pure soffrono e cercano i loro piccoli per giorni e giorni, ma che non rivedranno mai più.
    Animali usati come cibo (cani e gatti inclusi, in altre tradizioni etniche; cito solo Yulin), per le pellicce, per la caccia, torturati nei laboratori di vivisezione, esibiti come burattini al circo (dove devono “imparare” a suon di scosse elettriche, uncini e bastonate), sfruttati negli ippodromi, nei cinodromi, nelle lotte clandestine, ingozzati per il fois gras, immobilizzati ed intubati in gabbia per l’estrazione della bile, usati per sesso (zooerastia)…
    Dietro ognuno di queste situazioni c’è una sofferenza fisica e psichica tale, che nessuno di noi può immaginare.
    Si potrebbe continuare per ore a parlare dell’inferno che vivono gli animali. Io ho fatto un breve accenno, ma vivere queste cose, momento per momento…forse il più delle volte la morte arriva come una liberazione.
    Loro devono sempre e solo subire.

    Ma vi rendete conto, carnivori &c., riuscite a destarvi dall’incantesimo? TUTTO QUESTO NON E’ NORMALE!!!

    Gli animali non sono pezzi di legno (che pure rispetto), sono esseri viventi, che hanno bisogno di tutta la nostra considerazione (e possibilmente d’amore).
    Amore che va anche al mondo vegetale, che consente la vita DI TUTTI e che noi stoltamente ripaghiamo con veleni (fitofarmaci, diserbanti), con l’ingegneria genetica (OGM), con tagli indiscriminati, con deforestazioni scellerate per monocolture, per legname, per dighe, etc..., amore che va all’acqua, all’aria ed a tutto quello che compone e forma la Terra, la Vita.
    Una Vita che viene continuamente violentata da multinazionali diabolicamente impietose, tutte tese alla ricerca del profitto, del dio soldo; ed a chi sta loro dietro.
    L’uomo dovrebbe essere un custode della Terra, non un incosciente sfruttatore.
    Ma chi non “sente” con empatia, chi non si è mai posto il problema della sofferenza, sua e degli altri, NELLA vita e DELLA vita (l'angoscia del vivere), chi non ha mai riflettuto sul senso dell’Esistenza (chi sono? da dove vengo? dove vado, etc...), non può capire.
    Non si è ancora risvegliato.
    O lo ha fatto solo parzialmente.
    O non ha ancora iniziato a collegare tutte le cose.
    O difetta di una componente interiore importante ed allora quelli che hanno la patente di “umano” sono in pochi (ed il metodo della divisione al fine di dominio funziona ancora di più).
    E tutto questo fa buon gioco di chi domina il mondo, il Demiurgo con i suoi Arconti.

    Perdonate la prolissità, ma quanto scritto è la mia ragione di essere qui, su questo pianeta-carcere.
    A volte, quando vedo che stiamo tutti annaspando disperatamente nel pentolone che bolle, devo aprire la valvola per non scoppiare…

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