Scanzi, la capretta molesta

Prima di ascoltare Sgarbi che scaglia fulmini contro Scanzi, bisognerebbe sentire Scanzi che fa la stessa cosa con Sgarbi. Alla fine, se avrete avuto la forza di ascoltare questi due contendenti, proverete un senso di disgusto verso l’umanità come non vi era mai successo prima. Pertanto, fidatevi di me: non guardate né l’uno, né l’altro, se vi volete bene, se volete salvaguardare il vostro equilibrio psichico, perché non vale la pena ascoltare due persone volgari che litigano. L’unico messaggio valido pronunciato da Sgarbi nella sua invettiva contro Scanzi è che la ragazza milanese apostata ha sbagliato a scendere dall’aereo vestita con il “chador”, e non perché sia sbagliato convertirsi a un’altra religione, cioè passare da una superstizione a un’altra, ma perché è sbagliato fare propaganda per una banda di assassini. In base al metalinguaggio, Silvia Romano è come se avesse detto che i metodi dei suoi sequestratori, che sono soliti bruciare le chiese in Somalia con i cristiani all’interno, sono corretti e non vi è nulla da obiettare. In questo, sono perfettamente d’accordo con Sgarbi, sfrondando il suo intervento dalle offese verso quell’altro personaggio pieno di sé, come lui. Vanitosi entrambi, in modo disgustoso. La ragazza l’ha fatta fuori dal vaso e Conte e Di Maio, poveretti, l’hanno fatta anche peggio.

[Ringrazio Francesco Spizzirri per avermi segnalato il video]