giovedì 15 aprile 2021

Il meccanismo perverso della sottomissione


Fonte: Comitato Liberi Cittadini Genova

Isolamento significa privare una persona di ogni sostegno sociale da parte di altri esseri umani per distruggere la capacità di resistenza. Per fare questo, si taglia il contatto diretto con le altre persone. Nell’isolamento si vive da soli o con poche altre persone, senza contatti con il mondo esterno. La forma più severa è reclusione in isolamento. L’isolamento costringe ad affrontare intensamente se stessi. Come potresti sapere dalla psicologia, rimuginare costantemente su te stesso ti porta a biasimarti. Questo favorisce la sottomissione e l’obbedienza.




La nostra mente è sensibile alla ripetizione. Una bugia ha solo bisogno di essere ripetuta abbastanza spesso fin quando la mente umana la accetta come vera. I media esercitano un potere enorme in questo caso. Chi controlla i media determina quali informazioni vengono messe a disposizione della gente. L’esaurimento indebolisce la resistenza mentale e fisica. Alimentando le paure, creando circostanze di costante insicurezza, per esempio la minaccia di perdere il lavoro, e la mancanza di speranza nel senso di distruggere qualsiasi prospettiva che la vita possa mai essere di nuovo divertente, ogni senso di sicurezza e stabilità viene tolto.


Le minacce creano paura e disperazione. Gli individui si trovano a non avere più il potere decisionale, sono invece dominati da qualcun altro o da un gruppo di persone. Le regole sono determinate dall’esterno, di preferenza il più possibile senza senso, e con minacce di conseguenze negative in caso di mancato rispetto. Per ottenere l’obbedienza e la sottomissione delle persone, occorre renderle dipendenti. Più la vittima è dipendente dal carnefice, più diventa schiava di lui. Più l’economia e i mezzi di sussistenza materiali vengono distrutti, più i cittadini diventano dipendenti dall’elemosina dello Stato.

1 commento:

  1. Le elites tiranneggiano da eoni di tempo questa dolente mandria umana. Ergo sono bovari esperti, a differenza nostra. Se fosse vera la crudele, infame, legge delle continue rinascite, ci troveremmo, periodicamente, a ritornar su questi stenti pascoli. Senza nessuna memoria delle esistenze passate, senza esperienza, ergo alla completa mercé dei nostri tiranni. Quindi non vi è partita, per la massa. Qualcuno in effetti vi si discosta, dalla massa. Casi rari e poi una noce in un sacco non fa rumore. Continuiamo, come dei beoti, a sperare in ritorni di Messia assortiti, prese di coscienza, liberazioni da catene più o meno stringenti, affrancamenti da passioni vincolanti ma almeno, in parte, piacevoli. Malgrado ciò, stiamo assistendo, nostro malgrado, ad un nuovo profondo rimescolamento di carte. Cambia il teatrino, non certo il penoso spettacolo. Tutto deciso, come sempre, dal grande impresario,sorta di Mangiafuoco dal cuore insensibile, scevro di sentimenti e compassione per le sue marionette.

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