Una
è sul quotidiano più letto in Italia; l’altra è su un giornale di provincia.
Nel primo caso, sul Corriere della Sera si dà notizia che la Namibia ha messo
all’asta l’uccisione di un rinoceronte, dei molti che ancora vivono nei suoi
parchi naturali. Nel secondo caso, il Messaggero Veneto dà notizia che 20
cacciatori friulani, nel fine settimana appena trascorso, hanno scimmiottato i
loro colleghi inglesi, indossando giacche rosse, e con i cani beagle sono
andati a uccidere un certo numero di volpi.
Nel
caso della Namibia, la logica perversa degli funzionari governativi e dei
ricconi americani in cerca di trofei, pretende che la morte di un vecchio
esemplare possa essere utile alla conservazione della specie, mentre nel caso
della battuta di caccia alla volpe, alla maniera inglese, si pretende che
l’uccisione di alcune volpi possa essere utile per i biologi dell’istituto
zooprofilattico per monitorare la presenza della rabbia silvestre.
Nel
caso del rinoceronte, in tutta l'Africa si spara a vista ai bracconieri che esportano i corni in
Asia (qui a sinistra li si priva dei corni per renderli non appetibili ai cacciatori), mentre in Namibia si concede la licenza di uccidere qualche esemplare a gente sadica e
piena di soldi, permettendogli anche di portarsi le spoglie imbalsamate in
America. Nel caso delle volpi, si spara al primo individuo che capita, giovane
o vecchio che sia, con la scusa del sovraffollamento, dimenticando volutamente
che la natura ha i suoi sistemi per tenere sotto controllo il numero delle
specie animali e che nel caso di predatori che stanno più o meno in cima alla
piramide alimentare non si verificano mai sovraffollamenti, cosa che può
capitare con specie come i Lemming o altri che svolgono il ruolo di prede.
Nel
caso del Corriere, quasi tutti gli interventi dei lettori si dicono favorevoli
all’abbattimento di un capo se con i soldi guadagnati si possono pagare i
rangers che sorvegliano i parchi, mentre nel caso del Messaggero Veneto, la
totalità dei lettori (17 interventi finora) si dice disgustata dall’iniziativa
dei cacciatori nostrani, fatta in collaborazione con la Provincia di Udine. Ne deduco
che almeno alcuni dei commenti apparsi sul Corriere sono stati fatti da
debunkers prezzolati, a differenza del giornale di provincia che non viene
ritenuto degno di essere infiltrato dai dirottatori del pensiero.
Evidentemente,
anche per i registi della manipolazione mentale c’è crisi, tanto che preferiscono
concentrare le proprie energie su quotidiani a vasta tiratura, anziché su
giornalucoli che non hanno nemmeno la dignità di chiamarsi con il nome giusto:
Messaggero Friulano, anziché Veneto. Ma questo è un altro discorso.
Intanto
un rarissimo rinoceronte viene assassinato per soddisfare le voglie di un
miliardario americano e l’avidità di funzionari namibiani, mentre in Friuli un
certo numero di volpi ha perso la vita per soddisfare le voglie di poveracci in
tuta mimetica e il sadismo di biologi sfaccendati.
Io
aspetto che tutti costoro la paghino cara.
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