lunedì 13 gennaio 2014

Due notizie di caccia a confronto


Una è sul quotidiano più letto in Italia; l’altra è su un giornale di provincia. Nel primo caso, sul Corriere della Sera si dà notizia che la Namibia ha messo all’asta l’uccisione di un rinoceronte, dei molti che ancora vivono nei suoi parchi naturali. Nel secondo caso, il Messaggero Veneto dà notizia che 20 cacciatori friulani, nel fine settimana appena trascorso, hanno scimmiottato i loro colleghi inglesi, indossando giacche rosse, e con i cani beagle sono andati a uccidere un certo numero di volpi.
Nel caso della Namibia, la logica perversa degli funzionari governativi e dei ricconi americani in cerca di trofei, pretende che la morte di un vecchio esemplare possa essere utile alla conservazione della specie, mentre nel caso della battuta di caccia alla volpe, alla maniera inglese, si pretende che l’uccisione di alcune volpi possa essere utile per i biologi dell’istituto zooprofilattico per monitorare la presenza della rabbia silvestre.


Nel caso del rinoceronte, in tutta l'Africa si spara a vista ai bracconieri che esportano i corni in Asia (qui a sinistra li si priva dei corni per renderli non appetibili ai cacciatori),  mentre in Namibia si concede la licenza di uccidere qualche esemplare a gente sadica e piena di soldi, permettendogli anche di portarsi le spoglie imbalsamate in America. Nel caso delle volpi, si spara al primo individuo che capita, giovane o vecchio che sia, con la scusa del sovraffollamento, dimenticando volutamente che la natura ha i suoi sistemi per tenere sotto controllo il numero delle specie animali e che nel caso di predatori che stanno più o meno in cima alla piramide alimentare non si verificano mai sovraffollamenti, cosa che può capitare con specie come i Lemming o altri che svolgono il ruolo di prede.

Nel caso del Corriere, quasi tutti gli interventi dei lettori si dicono favorevoli all’abbattimento di un capo se con i soldi guadagnati si possono pagare i rangers che sorvegliano i parchi, mentre nel caso del Messaggero Veneto, la totalità dei lettori (17 interventi finora) si dice disgustata dall’iniziativa dei cacciatori nostrani, fatta in collaborazione con la Provincia di Udine. Ne deduco che almeno alcuni dei commenti apparsi sul Corriere sono stati fatti da debunkers prezzolati, a differenza del giornale di provincia che non viene ritenuto degno di essere infiltrato dai dirottatori del pensiero.

Evidentemente, anche per i registi della manipolazione mentale c’è crisi, tanto che preferiscono concentrare le proprie energie su quotidiani a vasta tiratura, anziché su giornalucoli che non hanno nemmeno la dignità di chiamarsi con il nome giusto: Messaggero Friulano, anziché Veneto. Ma questo è un altro discorso.

Intanto un rarissimo rinoceronte viene assassinato per soddisfare le voglie di un miliardario americano e l’avidità di funzionari namibiani, mentre in Friuli un certo numero di volpi ha perso la vita per soddisfare le voglie di poveracci in tuta mimetica e il sadismo di biologi sfaccendati.

Io aspetto che tutti costoro la paghino cara.

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