martedì 7 gennaio 2014

I luoghi comuni dell'onnivoro

 

Arrogante, finto dotto, tuttologo. All'occasione, diventa strenuo difensore di zanzare e moscerini, sciorinando riflessioni pseudo etologiche: peccato che pensi che Konrad Lorenz sia una "fragranza maschile pour homme"... Altresì, il saggio di turno ha a cuore la sorte delle piante e, con slancio eco-compassionevole, ti ammonisce sulla sofferenza che causi mangiando peperoni, zucchine, melanzane: il tutto mentre addenta un panino con salame e non disdegnando, comunque, di "uccidere" l'insalata di cui poco prima piangeva la triste sorte... Nella vita ha letto al massimo due libri, non per propria volontà ma per obbligo scolastico: eppure disserta su fisiologia e anatomia umana come se divorasse quotidianamente enciclopedie mediche... 

 
Esperto nutrizionista e dietologo, fa sfoggio di vocaboli che lo fan sentire un Ippocrate moderno: é un genio in fatto di osteoporosi, deficit proteico e anemie varie: con volto severo e fraterno si preoccupa del tuo modus vivendi poco salutare, chiedendoti circa gli esiti delle tue ultime analisi del sangue. Nel caso gli facessi capire che non sei un abitudinario delle sale d'aspetto mediche, ti consiglia di prenotare una visita al più presto per salvarti in tempo dalla morte imminente. Chiaramente - e non per caso - tra le sue conoscenze c'é sempre qualche ex vegano, rientrato nei binari onnivori a causa di un forte esaurimento psicofisico dovuto ad un'alimentazione masochista... Per non apparire da meno in fatto di "cruelty free", mette in evidenza il fatto di possedere un cagnolino a cui vuole un bene dell' anima, segno inconfutabile del suo amore per gli animali che, nella sua mente, si riducono al suddetto cane, al gatto della nonna e al tenero coniglietto della nipotina di turno. In ogni caso, per giustificare l'ingiustificabile, ci tiene ad invocare leopardianamente la natura matrigna, ergo bisogna accettare le crudeli leggi di natura senza se e senza ma. Chiaramente, dimenticandosi che anche l'uomo fa parte del regno animale, é pronto però ad invocare le leggi artificiali della società umana, affinché la propria incolumità venga preservata. Poco importa se poco naturali. L'importante é che si scongiuri quella triste verità di hobbesiana memoria secondo cui "l'uomo é lupo all'altro uomo". L'ultima stilettata é per la presunta misantropia animalista. Neanche fosse Madre Teresa di Calcutta in versione laica, mette l'accento sulla compassione nei confronti dell' umanità di cui i vegani sarebbero sprovvisti. Peccato che il tempo libero, il nostro, lo passi tra aperitivi, serate mondane e domeniche "on the beach": posti molto lontani dalle camere sterili dove migliaia di bambini leucemici trascorrono la propria vita... Signore e signori, ecco l'onnivoro.

Nessun commento:

Posta un commento