Fonte: ANSA
E' pronta la 'polvere neurale', il
primo sensore wireless delle dimensioni di un granello di polvere,
che può essere impiantato nell'organismo. E' un risultato che apre
la strada alla possibilità di controllare dall'interno muscoli,
nervi e protesi. Descritta sulla rivista Neuron, la polvere è stata
realizzata dal gruppo coordinato da Michel Maharbiz, e Jose Carmena,
dell'università della California a Berkeley. I mini sensori sono
stati impiantati con successo nei muscoli e nei nervi dei ratti e
possono essere alimentati con gli ultrasuoni. I dispositivi
funzionano infatti grazie a un cristallo piezoelettrico che converte
le vibrazioni degli ultrasuoni in energia elettrica, destinata ad
alimentare un piccolo transistor.
L'esperimento, secondo gli autori, apre
le porte anche alla possibilità di trattare, attraverso impulsi
elettrici emessi dai sensori, malattie come l'epilessia, oppure di
stimolare, sempre con gli impulsi elettrici, il sistema immunitario
per bloccare le infiammazioni. In prospettiva il prossimo passo sarà
miniaturizzare ancora di più i sensori, fino a ridurli alla metà
del diametro di un capello umano. Solo in questo modo potranno essere
impiantati nel cervello per registrare continuamente la sua attività
elettrica e per curare l'epilessia, senza usare elettrodi collegati a
fili. Secondo Maharbiz le prospettive a lungo termine potrebbero
essere ancora più ampie: ''finora - ha detto - non è mai stato
possibile avere accesso ai dati del corpo umano catturati
costantemente dall'interno''. In futuro questi sensori wireless
potrebbero essere sistemati accanto a un nervo, a un muscolo o a un
organo per registrane l'attività, trasmettendo le informazioni a un
dispositivo esterno.
Nessun commento:
Posta un commento