Fonte:
Leal
Ci
sarebbe da ridere sui proclami di vittoria nella lotta contro la vivisezione
se… se non ci fosse da piangere. Varie associazioni festeggiano, alcuni
proclamano che la vivisezione è finita, altri danno per scontato abbiamo fatto
un passo storico in avanti.
E
invece la Camera ha approvato il recepimento della “Direttiva sulla
Vivisezione”con delle migliorie così blande da lasciare l’amaro in bocca. Il solo
divieto che è stato approvato è quello che riguarda l’allevamento di cani,
gatti e primati non umani destinati alla vivisezione. I topolini, le cavie, i
conigli, i furetti, e tutti gli animali usati nella vivisezione e non presi in
considerazione dal divieto… ringraziano. I
metodi scientifici che non utilizzano animali non sono obbligatori. I
finanziamenti destinati ad incrementare tali mezzi sono irrisori. Non
ci saranno allevamenti di animali da vivisezione ma li importeremo dall’estero. Vivisezioneranno
anche animali randagi quando serve per esperimenti che riguardano la salute
umana, naturalmente non italiani ma importati da fuori.
Nessuna
norma migliorativa stringente e nessun obbligo. Si lascia tutto come sempre in
mano ai vivisettori. Non è stata nemmeno presa in considerazione l’ipotesi di
controlli nei laboratori. E
pensate che sia il caso di festeggiare?
Se
pensate questo fatelo pure, ma agli animali che sono nei laboratori
spiegateglielo voi il motivo dei festeggiamenti.
Noi
francamente non riusciamo a capirlo.
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