domenica 26 maggio 2024

Gli egizi imbalsamavano gli ibis, i messicani i pappagalli


Fonte: Storia che passione

Una serie di resti insoliti rinvenuti nella grotta messicana che risalgono a 3000 anni fa. Nella grotta di Avendaños, in Messico, sono stati trovati uno scheletro di bambino, la parte inferiore del corpo di un uomo con i piedi legati e una mummia di un pappagallo americano di 2000 anni. La scoperta può fornire informazioni sul commercio tra gli attuali Stati Uniti sud-occidentali e il Messico. Nel 2016, un allevatore che viveva a circa 480 km a sud del confine con il Texas stava costruendo la sua proprietà. Il suo obiettivo era quello di riparare una grotta, quindi ha portato i lavoratori del progetto e un bulldozer. Tuttavia, non avevano idea di scoprire una miniera d'oro dal punto di vista archeologico. Il proprietario dell'azienda ha interrotto subito la costruzione, ha fotografato i reperti e li ha inviati all'archeologo Emiliano Gallaga, direttore dell'Istituto Nazionale di Antropologia e Storia. Gallaga spiega: "La prima cosa che abbiamo notato è stata la testa estremamente ben conservata di un pappagallo americano". Naturalmente, questo pappagallo imbalsamato è venuto alla luce dopo essere stato sepolto per migliaia di anni. Il verde delle sue piume era ancora brillante e il becco di cheratina era ancora intatto. Ora, due anni dopo la scoperta, questo pappagallo imbalsamato è stato datato 800 anni prima degli altri esemplari presenti nella regione, fornendo indizi sul commercio e la religione nella società tardo arcaica.

3 commenti:

  1. Mancanza di buon gusto, per certi versi, il consegnare un corpaccione incartapecorito ai posteri, compresi gli animali affettivi. Dei pappagalli mai avrei creduto.
    Vizio , o comportmento che perdura , nei sepolcreti orizzontali in marmo e cemento, che accolgono le spoglie sottovuoto dei coniugi, i diloro antenati , menzionati dai nomi sulle lapidi e relative foto. I defunti per parte di moglie hanno foto più artistiche e grandi, di solito.

    Di recente, grazie a un QR CODE applicato sulla lapide, puoi visionare pure un servizio fotografico dei defunti , lo zio Peppino e la zia Jolanda con sfondo i faraglioni, sciami di colombi in piazza San Marco in quel di Venezia. Portate lo smartphone.

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    Risposte
    1. Una mia cliente mi ha detto che il tempo di permanenza delle salme nei tumuli va accorciandosi.

      Una volta era 60 anni, poi passati a 40.

      Oggi, dopo 30 anni di permanenza in orizzontale, la salma viene buttata nell'ossario comune, senza che gli eventuali familiari possano prorogare il tempo.

      Non c'è più spazio!

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    2. intanto papi e regnanti in formalina ha vita eterna nelle cripte....

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