martedì 21 maggio 2024

La Natura non fa le cose per bene!


Testo di Zenzero

Comunque, scienza e fede sono due facce della stessa medaglia, non me ne vogliano i credenti o gli scienziati, ma sono accomunati dallo stesso denominatore comune, solo che una ha deciso di occuparsi dell'astratto, l'altra del concreto, punto. La scienza e la fede spiegano quello che gli fa comodo, ma ognuna delle due si trova inevitabilmente ad inciampare nei sanpietrini che ha usato per lastricare le sue spiegazioni. Un esempio lampante: la scienza sostiene che nel corso dell'evoluzione sia dell'uomo che della flora o della fauna, si tende a mantenere ciò che va bene e gettare ciò che va male. Interverrebbe in sostanza una forza intrinseca che setaccia quello che funziona meglio o butta quello che funziona peggio.



Prima obiezione: una forza intrinseca? Bella spiegazione di comodo, ma d'altra parte la scienza non può dire che c'è un creatore, così come la religione non può dire che non c'è....uno a uno palla al centro.


Seconda obiezione: che la natura setacci quello che va bene e butti quello che non va, allora io chiedo: a chi non va bene? Alla natura? O ai prodotti della natura? Perché ciò che va bene alla natura non è detto che vada bene ai suoi prodotti (noi, gli animali, etc). E per giunta: ciò che magari va bene a qualcuno dei suoi prodotti, non va bene ad altri. Alla gazzella va bene di fungere da pasto per il leone? No! Qualcuno dirà: ma anche il leone deve sfamarsi. Certo, ma perché a spese della gazzella? Poteva essere vegetariano. Io potrei rispondere che anche le piante soffrono, però....quindi, la natura non fa le cose con oculatezza e la palla sta ancora al centro. La natura seleziona, dunque, a suo piacimento, soggetti che arrecano danni ad altri. Eh, ma è casuale, direbbe lo scienziato. Bene, dico io, se è casuale, allora ciò contraddice che la natura abbia una forma di selezione per il migliore, perché ciò implica una consapevolezza, e il caso, ci dice la scienza, non ha nulla a che vedere con la consapevolezza.



Terza obiezione, che si aggancia alla seconda: visto che la scienza sostiene con travi di cemento armato, che in natura si tralascia ciò che non è funzionale, dannoso, superfluo, etc., mirando a ciò che crea le migliori condizioni, ebbene, allora mi si spieghi come mai, rimanendo all'umano, noi siamo fatti così. L'Homo Sapiens è la dimostrazione che la natura non ci ha affatto selezionato per benino. Rispetto ai nostri progenitori, noi Sapiens abbiamo una postura eretta che non ci è naturale, e un cranio troppo grosso rispetto alla dimensione del corpo della donna, sia per il bacino, che si è ristretto, sia per l'orifizio da cui deve passare, tanto è vero che noi siamo l'unica specie che partorisce nascituri con la testa così grande rispetto al corpo, il che ha generato nelle partorienti una mole di dolore enorme e anche in alcuni casi la morte di uno dei due o di entrambi. Perciò si è ricorsi all'invenzione del cesareo, ma vorrei ricordare che in natura, nessun animale mette al mondo prole con teste così grandi come noi. Inoltre, la postura eretta ci ha causato non pochi problemi alla colonna vertebrale, generando patologie che gli animali non hanno. Siamo sicuri che la natura sia tanto oculata?

20 commenti:

  1. Certo, però, che se uno non si fida nè della religione nè della scienza, è difficile avere dei punti di riferimento nella vita.

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    1. A me sembra proprio assurdo mettere sullo stesso piano scienza e religione. La scienza non è infallibile, questo è ovvio, ma sa correggersi e, come dici tu, funziona, i risultati si vedono. Combina anche guai? Forse, ma poi rimedia. La religione invece ... lasciamo perdere, se no sono bannato o scomunicato. I credenti, specie i cattolici, invocano sempre grazie e miracoli, ma le grazie purtroppo non arrivano mai. Mi sembra che a Lourdes siano stati riconosciuti una cinquantina di "veri" miracoli in quasi due secoli. Ma di guarizioni spontanee ne avvengono molte di più in un solo anno ...
      La scienza avanza per ipotesi e esperimenti, la religione racconta invece di verità rivelate, mai verificate, indimostrabili e da accettare. Il cattolicesimo è comunque al capolinea.

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    2. Oltretutto, qualcuno ha fatto notare che, a ben vedere, TUTTI i credenti religiosi sono atei.
      Sono atei, infatti, con riferimento a tutti gli altri Dei, escluso il proprio.

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    3. Be', ma se ne riconoscono almeno uno, il proprio, non si possono dire atei, no? L'ateo nega l'esistenza di Dio e quindi anche di eventuali dèi adorati dalle varie religioni.

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    4. Citazione:

      "La scienza non è infallibile, ma sa correggersi"



      Io devo ancora incontrarlo uno...scienziato che sa correggersi.

      Forse che i vivisettori, che amano farsi chiamare ricercatori su modello animale, si sono mai pentiti?

      Qualcuno di loro ha ammesso gli errori clamorosi, tipo il Talidomide, compiuti grazie al loro errato metodo di ricerca?

      Da qualche tempo in qua, sto scoprendo la spocchia di quelli che io chiamo "naturalisti accademici".

      Sembra che gliela insegnino all'università.

      Sembra che abbiano seguito qualche corso in spocchia e arroganza applicate.

      E questo non mi sembra un atteggiamento di chi sappia correggersi.

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    5. = Io devo ancora incontrarlo uno...scienziato che sa correggersi.

      Allora sei sfortunato.
      Lo sono quasi tutti: se non correggono se stessi (cosa umanamente difficile) sanno almeno correggere gli altri.
      E' per questo che la scienza fa progressi.

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    6. Io non sono addentro alla scienza, non leggo le riviste scientifiche e quindi potrebbe essere una mia lacuna, di non aver incontrato scienziati abbastanza umili per ammettere i propri errori.

      Se sei a conoscenza di qualche caso, se sai qualche nome, ti prego, mettimi al corrente.

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    7. Non sono abbastanza addentro da poterlo fare.
      Ma in tutti i saggi scientifici che ho letto (e ne ho letti molti) si parla sempre dell'affinamento progressivo delle varie teorie, a partire dalla formulazione originale, sino alla versione ultima, quella più condivisa.
      A volte (più spesso) il percorso è stato fatto da molti scienziati diversi, a volte (meno spesso) dalla stessa persona.

      E poi, vorrei invitarti a una riflessione, ma senza malizia, da amico ad amico.
      Tu conosci tantissime cose sugli animali.
      Molte, sono sicuro, le hai imparate sul campo, trattando direttamente con loro.
      Molte altre, però, le avrai lette sui libri.
      E i libri sono scienza.

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    8. Scusa, Lumen, ma non è che qua c'è una cricca di anti-scienza dediti solo a denigrarla, credo che l'atteggiamento di alcuni di noi sia di una sana e GIUSTA critica nel momento in cui essa si pone nettamente al di sopra di tutto emanando "editti" che sembrano la copia dei dieci comandamenti, che non ammettono replica, e ai quali bisogna obbedire temendo l'ira di Dio...se la scienza accademica (che si piega sappiamo a chi) fosse più elastica e meno rigida su posizioni dogmatiche, magari risulterebbe meno indegna...
      Zenzero

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    9. Lumen, ogni giorno leggo libri sugli animali, quando non ci sono bei film in tivù.

      Purtroppo, l'enciclopedia su cui mi sono formato, fu scritta da Giuseppe Scortecci, un naturalista d'altri tempi, sullo stile di Darwin, cioè di quelli che uccidevano l'oggetto dei loro studi e delle loro descrizioni.

      Per fortuna, dopo Lorenz, è nata una scuola di naturalisti...non letali, che è quella che preferisco.


      Un'ultima cosa: c'è la scienza civile, che può essere soggetta a condizionamenti da parte delle multinazionali che la finanziano, ma c'è anche la scienza militare e quella è condizionata di per sé, cioè non è libera, ma persegue fini bellici e per niente utili all'umanità.

      Prova ad entrare in un laboratorio militare, se ci riesci!

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    10. Per carità.
      Io ho ammirazione per la scienza come metodo di ricerca della verità.
      Perché gli altri sistemi (religione, ideologie, ecc) semplicemente non funzionano.
      Ma vedo benissimo tutti gli eccessi e le distorsioni dei singoli scienziati.

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  2. Ma chi l' ha detto che nella vita bisogna avere punti di riferimento?
    Credere in se stessi e fidarsi delle proprie sensazioni / intuizioni potrebbe essere sufficiente

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  3. L'uomo ha bisogno da sempre di sostenersi a qualcosa, e scienza e fede in Dio (o in più dei, secondo la religione) sono i due bastoni che servono al cammino umano....
    e tutte e due assolvono lo scopo, così, l'uomo che crede al divino e l'uomo scientista sono accontentati, ma io direi più che altro che da quel bastone sono comandati.
    La scienza, è vero che si corregge, (a volte), ma quando lo fa rimette sul piatto un altro dogma, mica che si cosparga il capo di cenere!
    E poi, la scienza da chi è fatta? Dagli uomini.
    Ma se si corregge vuol dire che prima ha sbagliato o che come minimo non ha fatto bene il compitino...ammissibile, certo, dato che la scienza non è un'entità astratta, ma è fatta da individui (noi) non perfetti.
    Ma proprio per questo la scienza dovrebbe imparare la lezione che l'errore è dietro l'angolo, invece di cospargere di pietre miliari il cammino e cementarle...perché quelle pietre potrebbero un giorno, dover essere rimosse.
    Zenzero

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    1. C'è anche un altro aspetto da considerare.

      Gli scienziati sanno di fare una cosa sbagliata (vaccinare la gente con vaccini Mrna), ma lo fanno lo stesso, in modo criminale, scientemente, perché poi si giustificheranno dicendo che non hanno fatto apposta a sbagliare, dato che anche loro sono uomini e possono sbagliare.

      Troppo comodo!

      Pensano di fare i...furbi!

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    2. "Gli scienziati sanno di fare una cosa sbagliata (vaccinare la gente con vaccini Mrna), ma lo fanno lo stesso, in modo criminale, scientemente..."

      Tutti gli scienziati? Non credo, non lo so. Penso però che almeno alcuni fossero convinti della bontà o opportunità del siero. Che non era un vaccino come poi si è visto. Per mettere a punto un vaccino ci vogliono anni - ANNI - di severe sperimentazioni, anche dieci o dodici. E non abbiamo ancora un vaccino anti-aids dopo quarant'anni! Per il Covid ci hanno messo alcune settimane, un paio di mesi!
      Diceva poi - credo giustamente - Montagner che non si vaccina ad epidemia in corso: bisogna lasciar fare la natura e prima o poi il virus si attenua.
      Onestamente non si può affermare con certezza che il siero (non vaccino) ha salvato molta gente, persino milioni come dice qualcuno.

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  4. Magari ammettessero quello che scrivi, a me pare che siano tanto presuntuosi che lo sbaglio non lo contemplano nemmeno, se sono pagati per dire e fare quello che fanno, dire "ci siamo sbagliati" sarebbe già qualcosa.
    Zenzero

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