sabato 18 maggio 2024

Imparare e disimparare


Fonte: Cultura Libera, ApertaMente 

Abbiamo capito che la terra è rotonda (due millenni fa); abbiamo capito che si muove (mezzo millennio fa). A prima vista sono idee assurde. La terra appare piatta e immobile. Per digerire simili idee, la difficoltà non è stata l'idea nuova: è stata liberarsi da una vecchia credenza che sembrava ovvia; metterla in dubbio sembrava inconcepibile. Siamo sempre convinti che le nostre intuizioni naturali siano giuste: è questo che ci impedisce di imparare. La difficoltà quindi non è imparare, è disimparare.

Carlo Rovelli, Buchi bianchi, 2023

10 commenti:

  1. Abbiamo capito, da poco, purtroppo, che i divulgatori scientifici ambosessi (mi fermo a due), sono dei figli di buona donna, spargitori di letame omologato, certificato, dalle scarsissime proprietà fertilizzanti, donde i cervelli sempre più sterili ed aridi....

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    1. Ciò che cade sotto i nostri sensi difficilmente può ingannare, ma ciò che richiede tesi fideistiche è possibile che diventi propaganda.

      Io per esempio, se vedo una poiana, dico che ho visto una poiana. Se vedo un coleottero, dico che ho visto un coleottero.

      Non mi azzardo a dire che la terra è piatta o tonda perché non ho gli strumenti (vista, udito, odorato, ecc.) per verificarlo.

      Insomma, applico il "Rasoio di Occam".

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    2. Mi dispiace contraddirti, caro Free, ma anche i nostri sensi ci ingannano.
      Quella che difficilmente può ingannare, invece, è l'osservazione - continua, ripetuta, coerente, condivisa e con strumenti adeguati - che gli scienziati fanno della realtà.
      Trovo davvero singolare l'astio di molte persone contro la scienza, solo perchè alcuni scienziati (che sono uomini anch'essi) hanno avuto comportamenti scorretti.
      La scienza è valida non per motivi fideistici, ma perchè funziona.
      E funziona per tutti, sia per chi ci crede, che per chi non ci crede, perchè tutti la usano quotidianamente, magari senza rendersene conto.

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    3. Hai ragione. Dopo aver vergato quelle parole, mi sono reso conto che anche i sensi sono ingannevoli, specie se ci si trova in stato di alterazione mentale.

      Da qualche giorno, da quando sono iniziate le giornate calde, pur senza essere in stato di alterazione mentale, guidando, vedo le fate morgane sull'asfalto.



      Citazione:

      "alcuni scienziati (che sono uomini anch'essi)"


      Questa difesa mi ricorda coloro che difendono la Chiesa e che dicono: "I preti, che sono uomini anch'essi, possono sbagliare".

      Si potrebbe chiamare "il ragionamento delle mele marce".

      L'eccezione che conferma la regola.

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    4. Caro Free, grazie per la citazione e per il paragone.
      D'altra parte, diventare atei per le malefatte dei preti mi sembra abbastanza infantile.
      La decisione sull'esistenza (o meno) di Dio deve essere presa su basi molto più rigorose.

      Se posso fare un esempio personale, mi sono sentito rinfacciare spesso che sarei diventato ateo per reazione ad un handicap fisico (di origine genetica) che mi ha colpito in gioventù.
      Come se avessi pensato: non credo più in Dio per dispetto, perchè ha consentito che mi accadesse questo.
      Ma sono ragionamenti davvero limitati e ti posso assicurare che il mio percorso intellettuale è stato molto più complesso ed elaborato.

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    5. La mente può funzionare benissimo in un corpo difettoso. Vedi l'astrofisico Stephen Hawking.

      Alcuni futurologi ipotizzavano l'esistenza di soli cervelli, staccati da qualsiasi corpo e alimentati Dio-solo-sa-come.

      Finora non sono riusciti nel loro intento.

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    6. E meno male.
      A cosa mai servirebbero ?
      Abbiamo già i computer per fare certe cose.

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    7. Beh, se torna in auge la ghigliottina, penso che a qualcuno la cosa potrebbe interessare.

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  2. Sono andato a leggermi su Wikipedia l'articolo sul famoso rasoio, citatissimo, e ho appreso cose interessanti, ne consiglio vivamente la lettura. Il rasoio taglia anche la testa a ... Dio, con tutto che Occam fosse un francescano. Se ipotizziamo una causa prima (= Dio) dobbiamo per forza chiederci: e chi ha creato Dio? Tanto vale considerare la materia e l'universo, osservabili e indubitabili, come cause di sé stessi, increati e eterni.

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    1. Tutto ciò che non è osservabile, diventa speculazione filosofica.

      Il che ci può anche stare, ma finisce per essere una cosa oziosa.

      "Ozi e negozi" di cui parlavano i romani antichi.

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