martedì 30 ottobre 2012

Il gelo prossimo venturo

Seconda parte dell’intervista a Bernardo Mattiucci.
Si consiglia di cominciare dalla prima parte. Qui.



Fra tutte queste cause, quali metteresti ai primi posti come verosimiglianza, in riferimento a un’eventuale prossima era glaciale, e quali scarteresti senza esitazioni?
  1. "cicli millenari", come la precessione degli equinozi,
  2. nutazioni dell'asse terrestre,
  3. la rotazione della linea degli apsidi
  4. la rotazione della linea degli equinozi
  5. la variazione di eccentricità dell'orbita terrestre, noti nel loro complesso come cicli di Milankovic
  6. la traslazione del sistema solare all'interno della galassia
  7. la traslazione della stessa galassia nello spazio
  8. le variazioni della quantità di radiazione solare che colpisce le differenti parti della terra nei diversi tempi dell'anno e nei vari periodi geologici
  9. l'intensità delle macchie solari
  10. le variazioni nella composizione dell'atmosfera (gas serra)
  11. lo spostamento delle placche tettoniche
  12. l'impatto con meteoriti.
Sinceramente non lo so. Ho idee un po’ particolari a riguardo e ultimamente sto scoprendo alcune cosette di cui però non posso parlare in modo esplicito. Di sicuro periodicamente l'impatto di meteoriti aumenta... le placche tettoniche si spostano di parecchie migliaia di km causando cambiamenti climatici enormi... Ma anche la variazione dell'eccentricità dell'orbita è importante... così come la posizione del sistema solare nell'orbita intorno alle sue “compagne”.

lunedì 29 ottobre 2012

I piccoli fiammiferai

I 1001 modi con cui l’Homo sapiens può estinguersi. Ovvero, perché l’umanità sta, come d’autunno, sugli alberi le foglie. Prima di gridare allo scandalo, accusandomi di portare sfiga, di essere funzionale all’agenda degli Illuminati e, con la legge d’attrazione, di far accadere alla lunga ciò di cui vado a raccontar, vi prego di considerare a mente fredda – è proprio il caso di dirlo – l’eventualità che gli esseri umani stiano andando incontro alla prossima era glaciale, cioè in pratica alla propria estinzione.
Anche perché, se gli Illuminati hanno il potere di scatenare guerre, rivoluzioni e crisi economiche, e di spargere virus come noccioline pandemiche, mi riesce difficile immaginare che siano in grado anche d’influire sulle eruzioni solari o sull’asse di rotazione del pianeta Terra. Non possono arrivare fino a questo punto e, se anche autori come Roberto Vacca, con “Il medioevo prossimo venturo”, e Alan Weisman, con “Il mondo senza di noi”, possono essere massoni, vi sono dei fenomeni naturali su cui la massoneria non può, per forza di cose, mettere le mani.
Ne ho parlato con una persona che di geofisica ne capisce senz’altro più di me.

sabato 27 ottobre 2012

Cronache di marzapane

Per conoscere la vera età di una donna basta guardarle le mani. Se sono maculate, ossute e dalla pelle diafana appartengono a una donna vecchia.
Per sapere quando è stato scritto un romanzo di fantascienza basta vedere come viene descritta la tecnologia. In “Cronache marziane”, di Ray Bradbury, ci sono pistole, fucili e bombe a mano. Alla fine di tutti i primi quattro viaggi d’esplorazione su Marte gli astronauti umani muoiono regolarmente, perché forse l’autore voleva metterci in guardia circa la temerarietà del voler abbandonare nostra madre Gaia. D’altra parte, se i nostri creatori Anunnaki sono venuti dal cielo, è ovvio che noi scimmie manipolate geneticamente si voglia seguire le orme dei padri.
“Cronache marziane” è stato pubblicato negli USA nel 1950, ben sessantadue anni fa. In Italia è arrivato quattro anni dopo, proprio durante la grande ondata di avvistamenti ufologici del 1954. Tanto per contestualizzare l’evento, negli anni Cinquanta esplodeva il sogno americano, l’economia girava a pieno regime, i giovani in stile Happy Days assaporavano le ultime vestigia dell’ingenuità puritana dei loro padri, ma con un occhio alla gioventù bruciata di James Dean, mentre il bel tenebroso Marlon Brando furoreggiava con film su ribelli e anticonformisti. Stereotipi, questi, che sarebbero sfociati nel romanzo “On the road”, di Jack Kerouac e nel movimento hippy degli anni Sessanta, che, insieme alla guerra in Vietnam, segneranno la fine del sogno americano.

venerdì 26 ottobre 2012

La donna e l’intervista

Da tempo meditavo di scrivere un articolo come questo. Da tempo infatti mi chiedevo come mai le appartenenti al sesso femminile fossero così restie a rilasciare interviste. Ho pensato al cervello destro e a quello sinistro, usati in maniera differente dagli uomini e dalle donne. Ho pensato ai lunghi secoli di sudditanza a cui le donne sono state soggette in Occidente e, ancora di più, in Oriente. Ho pensato a connotazioni di natura sessuale, come Freud amava spesso evidenziare, immaginando che dipendesse da me, da come mi presento gestualmente a livello inconscio.
Insomma, il rifiuto da parte di molte donne da me contattate a raccontarmi la loro storia o a rendermi edotto delle loro conoscenze, è una specie di piccolo mistero all’interno del più grande mistero che è la psiche femminile.
Prima di fare una carrellata dei rifiuti, per poi approdare ad un’intervista rubata e priva d’autorizzazione, come mi vedrò costretto a fare d’ora in poi, voglio evidenziare quelle donne che, invece, l’intervista me l’hanno concessa: ben sei soggetti.

mercoledì 24 ottobre 2012

Famiglia Cretiniana

Gettando in un cestino delle immondizie dei giardini pubblici le deiezioni della mia cagnolina appena raccolte, vi ho notato sul fondo una rivista quasi intonsa. L’ho presa e sostituita con l’involto puzzolente della cagnetta.
Arrivato a casa e sfogliatala dopo un po’, vi ho trovato un editoriale di uno pseudogiornalista che mi ha fatto capire quanto quel genere di settimanale stesse bene accanto alle deiezioni dei cani, trattandosi effettivamente di una rivista di m…..
Poiché ha una tiratura di quasi seicentomila copie, capisco molte cose sul perché gli italiani siano quel popolo d’ignoranti specisti che sono da sempre e, grazie a giornali come questi, purtroppo lo saranno ancora per molto tempo.
La mia rabbia per questo stato di cose si spinge ancora più in là e mi fa concludere non solo che il popolo italiano è, grazie a tali agenzie culturali, di una volgarità unica nel panorama mondiale, ma anche che quel genere di fede a cui la suddetta rivista s’ispira è la peggiore forma di religiosità che mente umana - ma a questo punto bisognerebbe dire diabolica – sia riuscita a produrre.
Con le conclusioni bisogna andare cauti, lo so, ma avendo a che fare con sedicenti cristiani, o con dichiarati cattolici, da molti anni, conosco questo loro modo osceno di ragionare, di trattare le bestie come inferiori e i diversi in genere come nemici.
Probabilmente, se fossi nato e cresciuto in Israele o in Arabia Saudita mi sarei trovato nelle stesse condizioni sociali, poiché anche il giudaismo e l’islamismo non scherzano in fatto di antropocentrismo. Ne consegue, come corollario (e lo dico anche sapendo di apparire antipatico), che solo nelle tradizioni celtiche e pagane, per quel poco che ve n’è traccia, esiste quel quid che fa dell’uomo un animale tra altri animali, un essere vivente tra altri esseri viventi.
Sia Schweitzer che Darwin erano bianchi caucasici di religione cristiana, ma il primo disse che siamo creature in mezzo ad altre creature maturando tale convinzione lontano dalla decadente Europa e il secondo formulò la teoria dell’evoluzione nonostante il suo stato di pastore protestante.
Nessuno dei due – si noti – era cattolico.

lunedì 22 ottobre 2012

La mappa dei cervelli in pappa


Ascoltando questa conferenza di Corrado Malanga sulla PNL, invece di trovare risposte alle molte domande che avevo, mi sono sorti altri interrogativi e mi si è affacciata con prepotenza alla mente una questione su cui rimuginavo da tanto tempo. Cioè, posto che la mappa non è il territorio, com’è possibile che la mia lettura della mappa della realtà sia così diversa da quella fatta da milioni d’altre persone?
Per fare un esempio, com’è possibile che il mio conterraneo Andrea legga una mappa diversa, costituita da scie di condensa, laddove io leggo scie chimiche, nel mentre stiamo osservando lo stesso territorio costituito dalla realtà del cielo?
E, visto che questo è un articolo sulla vivisezione, com’è possibile che la maggioranza degli esseri umani legga la mappa degli strumenti utili e una minoranza d’animalisti legga la mappa degli esseri senzienti dotati di personalità, nel mentre stiamo osservando lo stesso territorio costituito dalle cosiddette cavie da laboratorio?
Idem con la macellazione e ogni altra forma di sfruttamento degli animali: abbiamo di fronte a noi lo stesso territorio della realtà, quegli animali che lo storico francese Jules Michelet definì un “oscuro mistero”, eppure la nostra mappa ci dice esseri senzienti dotati di personalità e la mappa del resto dell’umanità dice cibo, strumenti di lavoro e di svago, merce e proteine nobili della carne.
Se, come spiega il noto alienologo spezzino, la mappa è modificabile mentre il territorio no, significa che da lungo tempo i detentori del potere modificano in un certo modo le mappe individuali di ciascun essere umano per trarne evidentemente qualche vantaggio, dal momento che il dato oggettivo è quello che è e non può essere modificato, mentre le opinioni della gente sì.

mercoledì 17 ottobre 2012

Ah, Lenin!


Indubbiamente, è un argomento di cui si sa poco. Se non ricordo male gli addotti in Italia sono circa 600.000, ma non vorrei dire una sciocchezza. Non è un tema che prenda le prime pagine dei giornali, eppure i primi famosi rapiti dagli alieni furono i coniugi Hill, ancora nel 1961. E sono passati 51 anni! I rapimenti sono andati avanti, da allora, in tutto il mondo, ma non l’informazione sui medesimi. Come mai?
Se è vero che gli alieni rapiscono la gente con la collaborazione dei militari umani e se è vero,  come dice Leo Zagami,  sedicente ex massone, che il Centro Ufologico Nazionale, è sotto il controllo del Vaticano, viene spontaneo chiedersi come mai la Chiesa voglia tenere tutto sotto silenzio.
Anche Roberto Pinotti, anima storica del C.U.N. è un massone attualmente in carica e questo può voler dire qualcosa, forse. Di fatto, se con le abductions c’entrano i militari, si capisce perché l’argomento sia poco conosciuto, ma la Chiesa cosa avrebbe da perdere in caso di diffusione delle informazioni?
Forse andrebbe incontro all’ennesima brutta figura. Per anni ha parlato di apparizioni mariane, mentre ad apparire erano alieni ingannevoli. Per anni ha parlato di possessione diabolica, mentre a possedere poveri cristi non erano demoni ma alieni di diverse razze.
Qualcuno, posto di fronte all’ennesima cantonata della Chiesa, potrebbe dire che le nostre guide spirituali ufficiali non ne azzeccano una che è una.
E lasciamo perdere Yahweh e gli Elohim della Genesi!

venerdì 12 ottobre 2012

Violenze sui bambi


C’è una scena del film “Kill Bill” in cui una conturbante Uma Thurman fa un combattimento all’ultimo sangue con una donna, all’interno di una cucina. A un certo punto, per un motivo qualsiasi, entra nella stanza la figlia dell’altra donna e le due combattenti fanno velocemente sparire dietro la schiena i coltellacci che avevano in mano, immobilizzandosi all’istante. La scena si fa surreale.
Dopo che la donna risponde con la massima naturalezza possibile alle domande della figlia e dopo che questa se n’è uscita, il combattimento riprende feroce, dal punto in cui era stato interrotto.
Il messaggio è che l’infanzia è sacra e ci sono due modelli di comportamento nella società umana, quello dei grandi e quello dei piccini, che a volte, anzi spesso, entrano in corto circuito.
La convivenza di questi due modelli, o mondi, genera schizofrenia negli adulti, che finiscono per diventare anche ipocriti nel momento in cui vorrebbero tenere lontani i bambini dalle bruttezze e dalla brutalità della vita.

giovedì 11 ottobre 2012

Stampa Velleitaria


Desidero mettere al corrente i miei affezionati lettori di una disavventura che mi è recentemente capitata con il sito con cui collaboro da più di un anno, Stampa Libera.
Si tratta di difficoltà di tipo relazionale psicologico e se dovessi essere venuto meno deontologicamente, o anche solo umanamente, a un corretto comportamento, sarei grato ai miei gentili lettori se me lo facessero notare. A voi il giudizio, dunque.
Oltre che autore di Stampa Libera mi considero utente e ciò significa che interloquisco con altri utenti. Com’è facile aspettarsi, vista la varietà dei fruitori, ce ne sono anche di quelli con cui non concordo né in tutto, né in parte su alcuni argomenti. Qui illustrerò un caso emblematico, ma prima voglio fare un accenno a una disputa che, nelle stesse ore, mi ha visto contrapposto all’esimio Rosario Marcianò, che avevo già indispettito dando la parola al suo più acerrimo nemico, Angelo Nigrelli, in arte Wasp.
Poco mi conforta sapere che il signor Marcianò sia universalmente conosciuto come persona molto permalosa, perché gli riconosco il pregio di essere un pioniere in fatto di scie chimiche e tuttavia sono stato capace d’infastidirlo ben due volte, la prima con l’intervista concessa a Wasp, subito seguita da quella concessa al fratello di Rosario, Antonio, per riequilibrare le cose, e la seconda volta quando ho fatto notare che se di un’affermazione o, in quel caso, di  un’analisi chimica non viene fatta conoscere la fonte, il tutto si trasforma in un nulla di fatto, perdendo ogni credibilità.
A me, sia dando la parola alla parte avversa, sia facendo notare la mancanza di un requisito universalmente riconosciuto come necessario, sembra di aver fatto la cosa giusta.
In ogni caso ho solo detto ciò che penso.

martedì 9 ottobre 2012

Antiche leggende norvegesi


Sulla pagina Facebook di Antonio Chiumiento, noto ufologo pordenonese, è comparso il testo che vado a presentarvi, stimolante sul piano cospirazionistico, nonché materia di studio per psicologi, sociologi e antropologi vari.
Volendo ottenere un parere da persona probabilmente informata dei fatti, l’ho inviato a tale Thor Norvegese, che ultimamente ha infestato Stampa Libera con i suoi interventi velenosi, che si stanno piazzando ai primi posti dei commenti cestinati.
Non ho ricevuto risposta.
La qual cosa è già una risposta, dal punto di vista metalinguistico. Ovvero, il nostro antipatico ospite, superando un tacito limite fisiologico di critiche nei confronti del bovino popolo italiano, ha dato abbondante dimostrazione di essere totalmente pervaso d’odio e di non saper andare oltre, fornendoci argomenti che non siano solo vituperio e maldicenza. Ma, evidentemente, questi sono i suoi limiti mentali. O di consapevolezza che dir si voglia.
Stampa Libera perdona.
E lo fa tramite me offrendo a Thor norvegese lo spazio di un articolo intero, articolo che nel momento in cui scrivo non ha avuto realizzazione perché il signor Thor non si è nemmeno degnato di rispondermi.

sabato 6 ottobre 2012

Costellazioni poco familiari


Questo è il resoconto di un’intervista mancata. Ho deciso di ricavarne un articolo perché è un’intervista mancata diversa dalle altre. In altre occasioni, se chiedevo a qualcuno di farsi intervistare, mi diceva semplicemente di no e il discorso finiva lì. Qui invece la persona in questione, contattata telefonicamente, ha accettato di farsi intervistare per poi fare dietro front una volta che mi ha avuto di fronte.
Anzitutto va detto che la persona in questione è una donna, soggetto già di per sé difficile da intervistare, in quanto trattasi di animale sfuggente, elusivo e impenetrabile. Poi si tratta di una donna che dichiara di essere molto spirituale (una contraddizione in termini, direbbero i padri della Scolastica). E ultimamente, sto incontrando persone che si definiscono spirituali, le quali dimostrano di avere qualche problema di socializzazione. Almeno con me, che forse non sono spiritualmente alla loro altezza.
Vi ricordate The Wolvessyster? Rifiutò di rimandarmi indietro le domande che le avevo spedito perché dalla lettura delle medesime aveva capito che…..non avevo abbastanza consapevolezza. E che quindi non aveva tempo da perdere con me. Con questa regola, temo che la Sorella dei Lupi di tempo ne avrà tantissimo, perché di gente con la consapevolezza come piace a lei non ce n’è molta in giro per il mondo.