giovedì 31 gennaio 2013

Le parole che non ti ho detto




Testo di Gianfredo Ruggiero




Nella drammatica vicenda della persecuzione hitleriana vi sono due aspetti poco noti e per nulla dibattuti, mi riferisco all’attiva collaborazione tra regime nazista e organizzazione sioniste per agevolare il trasferimento degli ebrei tedeschi in Palestina e l’atteggiamento ipocrita dell’Occidente che se da un lato esprimeva solidarietà agli ebrei vessati dai nazisti dall’altro si rifiutava di ospitarli.
Adolf Hitler fin da subito adottò nei confronti degli ebrei una politica di restrizione dei diritti civili per indurli a lasciare la Germania (judenfrei), anche attraverso il sostegno all’emigrazione. Quest’ultimo aspetto rispecchiava l’ideale della patria ebraica preconizzata da Theodor Herzl, fondatore del movimento sionista il quale, per quanto possa sembrare paradossale, concordava con i nazisti sul fatto che ebrei e tedeschi erano nazionalità distinte e tali dovevano restare. 

mercoledì 30 gennaio 2013

Un raggio di sole



Testo di Fabrizio Belloni





Uno dei tre o quattro lettori che hanno la masochistica pazienza di leggere le mie cattiverie, un caro amico,  ha risposto ad una delle mie ultime elucubrazioni con una invocazione: "Fabrizio, qualche volta un raggio di sole!".
Ha ragione.
La carne è debole, si sa, e spesso mi lascio trascinare più dal fegato e dallo stomaco, dimenticando il cuore. Il fatto è che la rabbia alberga potente in me ed in tutti quelli che si rendono conto di quello che potremmo essere e che invece non siamo.
Ha ragione, e di raggi di sole, a ben guardare, ce ne sono parecchi. Anzi, veramente tanti.
Innanzi tutto vi è, all'inizio spesso a livello di inconscio, ma via via con sempre maggior consapevolezza, la percezione che quello che ci hanno detto, tentato di insegnare, volutamente omologare da oltre mezzo secolo (73 anni, per la verità), è per buona parte un cumulo di menzogne, di propaganda indirizzata, di costruzione di un piano.
La gente infatti, pur con tutte le debolezze dell'essere umano, non accetta più supinamente le bugie, le omissioni, i silenzi, le deviazioni, le mistificazioni che ci vengono propinate.
Alla lunga la vera natura dell'uomo emerge, e si ribella ai "padroni".

martedì 29 gennaio 2013

Propaganda bellica

Prima ci fanno vedere il ragazzo condannato a morte che piange sulla spalla del boia, poi ci fanno vedere la scimmia spedita in orbita nello spazio. Sembra esistere una regia occulta che voglia manipolare le nostre emozioni - di noi utenti di notizie - e che ci indichi il nemico da odiare. Se ci mettevano davanti ad uno schermo per i “due minuti d’odio” ottenevano lo stesso effetto.
Quando scoppierà la terza guerra mondiale andremo volentieri a dare una lezione a quei figli di puttana d’iraniani e anch’io sarei tentato di parteciparvi. In definitiva, la prossima distruzione atomica sarà una guerra tra figli di puttana, stessa razza di vipere e stessa barbarie, solo con qualche sfumatura diversa. Quel tanto che basta a renderci tribù belligeranti.
La pena di morte gli iraniani la fanno vedere in piazza, mentre gli americani permettono l’accesso allo spettacolo solo ai parenti delle vittime del giustiziato. Barbari sì, ma un po’ più riservati.
La meglio gioventù iraniana è stata mandata a studiare nelle meglio università occidentali, in America e in Inghilterra e, una volta rientrati in patria, ai loro rampolli neolaureati è stato chiesto: “E allora, come si fa ad essere un paese moderno?”.
Da bravi manipolati mentali, i neolaureati iraniani hanno risposto: “Si fa così. Si prende una scimmia e la si immobilizza in uno stretto abitacolo all’interno di un razzo e la si manda nello spazio per vedere di nascosto l’effetto che fa, come cantava un loro famoso cantante, Enzo Abdul Jannazan. Ma se il costo è eccessivo, si possono spedire cani, che sono più facili da trovare delle scimmie”.
“Cani? Per carità, Allah non vuole!”, gli fu risposto recisamente.
I tecnici spaziali tutti contenti hanno scelto la prima opzione, la più costosa, come fecero gli americani negli anni Cinquanta e hanno scartato la più economica con i cagnetti astronauti usa e getta, come fecero quei pidocchiosi dei russi. 

domenica 27 gennaio 2013

La giornata della memoria

Il sangue ha costituito da sempre un potente strumento apotropaico e beneaugurante. I sacrifici in cui si faceva scorrere sangue sono sempre stati fatti in onore degli Dei e lo si riscontra nelle canalette scavate nelle pietre delle piramidi centroamericane, che dal luogo elevato del supplizio portavano ai bacini di raccolta dei piani inferiori.
Per ritardare la fine del mondo gli Aztechi scannavano vittime umane, ma non disdegnavano di fare la stessa cosa con i lama.
La stessa frenesia che portava gli attori del film “Baaria” ad accorrere presso la mucca sgozzata per raccogliere il sangue caldo zampillante la si riscontra nei vietnamiti che ogni 28 gennaio, in onore del patrono del villaggio Doan Thuong, accorrono per intingere le loro banconote nel sangue del maiale squartato. Poi se le metteranno nel portafogli e penseranno che quel sangue faccia loro avere un anno fortunato.
Da noi a Capodanno si mangiano le lenticchie per la stessa scaramantica ragione, o tutt’al più le donne indossano qualcosa di rosso sotto i vestiti, colore che forse non casualmente ricorda il sangue. E, sempre in Occidente, l’Ordine della Giarrettiera ormai scomparso, vedeva maturi signori accaparrarsi i pannolini mestruati delle loro dame, onde usarli come talismani alla maniera – malsana - di Don Chisciotte svampito nei confronti di Dulcinea.
Ufficialmente, essendo disdicevole anche solo pronunciare la parola pannolino insanguinato, quel tessuto maleodorante è stato fatto diventare una giarrettiera, ma ancora una volta c’entra il sangue.

sabato 26 gennaio 2013

Il più sano ha la rogna

 
 Testo di Fabrizio Belloni

 
 
 
Bisogna essere “laici”, nella vita. Ove la parola “laico” intende essere senza preconcetti, accettare i fatti per quello che sono e non per quello che vorremmo che fossero, non distorcere la verità per adattarla ai nostri credo.

Ed oggettivamente il buon Bersani ha reso un favore a tutti, un favore di una portata che sicuramente il futuro Presidente del Consiglio in pectore (in pectore suo, perchè i poteri forti vogliono Monti) non realizza. Non è cattiveria, è che proprio non ci arriva. Quando l’ho definito una quarta linea non sbagliavo, o sbagliavo per eccessiva benevolenza. Se fosse un politico vero, un animale politico, uno che pensa, non si sarebbe lasciato scappare, nello sconquasso del timore, nell’abisso della paura, nella nebbia dell’imbarazzo, quella frase rivelatrice: “Noi del PD con il Monte dei Paschi di Siena non c’entriamo nulla!” Con uno sguardo imbambolato, con il viso terreo ed una smorfia tra l’ira e lo sconforto.

Che sia una balla degna di un mercante arabo di un suk di Casablanca, lo avrebbe capito anche un vecchio eremita, lontano dal mondo.

giovedì 24 gennaio 2013

Fiacche fiaccolate

In guerra si mandano giovani maschi di vent’anni, al culmine delle energie e dei riflessi.
Il nostro esercito delle dodici scimmiette, viceversa, è composto principalmente da femmine, che per di più non farebbero male a una mosca. Si capisce quindi come le premesse siano infauste. E non c’è alcuna speranza di vittoria. E nemmeno di Brambilla.
Le forze in campo sono sproporzionate  e le nostre armi sono spuntate. Anzi, non si può nemmeno parlare di armi, ma di sceneggiate di una compagnia di guitti che ha deciso di assaltare un esercito, per dirla come Milan Kundera.
Tuttavia, qualcosa si deve pur fare e si fa quello che i nostri nemici ci lasciano fare, lasciandoci credere d’essere liberi e permettendo loro, al contempo, di fare bella figura mostrandosi magnanimi. Siccome hanno in mano tutto, dalla scuola, ai giornali, dalle televisioni ai governi, a noi oppositori etici resta ben poco spazio di manovra e in genere ci adattiamo ad eseguire docilmente azioni che hanno valore pari a zero.
Una di queste, dal sapore prettamente folcloristico, si è tenuta sabato 19 gennaio a Udine e l’argomento era la vivisezione praticata nei laboratori di tutto il mondo sedicente civile e, nel caso specifico, quella resa possibile dagli allevamenti di cavie della Harlan, multinazionale americana che trova conveniente stabilire impianti nella più affezionata colonia degli Usa in Europa. In Italia, infatti, la Harlan ha tre allevamenti, due in Lombardia e uno a San Pietro al Natisone (UD), costruito alla fine degli anni Ottanta dalla Fidia di Abano Terme, che usufruì di finanziamenti regionali per lo “sviluppo” delle zone depresse, quali sono appunto le valli del Natisone. Poi la Fidia subì un tracollo finanziario durante Tangentopoli e l’allevamento fu acquisito dagli americani.

martedì 22 gennaio 2013

La segretaria del capo

“Io mento”, disse paradossalmente Eubulide. Ma si sbagliava. Non era lui a mentire ma la Verità. La Verità è quell’ingannevole chimera inventata apposta da un Dio malvagio per tenerci impegnati in perenni lotte fratricide.
Lui, al di sopra del bordo della fossa in cui ci ha rinchiuso, se la ride con i suoi compagni di merende. Sappiamo che i ciclopi erano più d’uno, ma solo Polifemo si prese la premura di mangiare i camerati di Ulisse, venendo però sconfitto da questi con l’astuzia.
Nel nostro caso, non c’è nessuna via di fuga e siamo condannati a scannarci in fazioni contrapposte, come stiamo facendo da secoli, con gaudio e letizia del nostro maligno creatore e dei suoi ospiti, sempre ben disposti a veder soccombere nei più svariati modi le creature del loro anfitrione.
Sulla questione che tiene banco da un anno a questa parte, dell’alieno di Mortegliano, tralasciando il silenzio assordante delle istituzioni, si sono venuti a creare due schieramenti, come avviene sempre in questi casi, in virtù del fatto che il nostro cervello in realtà è composto da due parti unite e separate allo stesso tempo.
Il raggiungimento della verità assume contorni kafkiani, poiché anche le nostre intenzioni più genuine, messe in campo per ottenere risposte veritiere, sono sistematicamente abortite e boicottate da quello stesso Ente supremo che è causa e motore di tutte le cose, anche della stravagante visita di un extraterrestre in Friuli, l’undici febbraio scorso.

lunedì 21 gennaio 2013

Consiglieri per gli acquisti

Quand’è che un concetto sano e genuino diventa demagogia? Fino a che punto io sono legittimato a tirare in ballo i bambini africani che muoiono di fame come obiezione alle spese delle nostre amministrazioni pubbliche?
Confesso d’essere rimasto deluso venendo a sapere da Sergio De Clara, consigliere comunale d’opposizione con la lista “Progetto Codroipo”, che né lui, né nessuno dei suoi colleghi si oppone al progetto della pista ciclabile Codroipo-Biauzzo, tre chilometri d’asfalto che verranno a costare due milioni di euro. De Clara e il suo gruppo non si sono opposti al progetto principalmente perché vedono in esso un buon modo per mettere in sicurezza la strada, che ha già fatto diversi morti, ma da profano penso che se si mettessero una serie di rallentatori di velocità si otterrebbero gli stessi effetti, cioè di far andare piano gli spericolati.
Io sono un uomo all’antica e quindi non sarei un buon consigliere comunale, perché preferisco tener presente che a fronte di spese astronomiche per una pista ciclabile, in questo caso, di cui si potrebbe anche fare a meno, ci sono esseri umani da qualche parte nel mondo che non sanno cosa mettersi nello stomaco, né cosa dar da mangiare ai loro figli.

domenica 20 gennaio 2013

Dalla Cina con orrore

Sul treno che mi riportava a casa ho incontrato un gruppo d’animalisti pordenonesi, anch’essi di ritorno dal corteo di Udine contro Harlan. Ne ho approfittato per chieder loro come si spiega che la cinofilia sia un fenomeno tipicamente occidentale e in particolare come i cinesi possano essere così spietati nei confronti degli animali. Leggendo la notizia dell’ennesima barbarie proveniente dalla Cina, in cui galline vive vengono usate come bersagli viventi, mi sono deciso a scrivere un pezzo su questi alieni dalla pelle giallognola e dagli occhi a mandorla. Quando si sostiene che gli alieni sono già in mezzo a noi, si dice una cosa verissima. Basta guardarsi in giro e vedere le lanterne rosse appese fuori dai loro ristoranti. Oppure basta fare un giro nei mercati rionali e individuare le bancarelle di abiti a poco prezzo. Dietro il banco con ogni probabilità ci saranno quegli alieni tarchiati e dai capelli neri, che masticano un italiano inconfondibilmente privo di erre.
Mi piacerebbe parlare con uno di loro, ma non saprei come fare ad avvicinarli. Anche i miei compagni di viaggio in treno non hanno mai conosciuto cinesi, eppure ce ne sono tantissimi anche a Pordenone.

venerdì 18 gennaio 2013

L’Arma fedele dei cantonieri

Sparano alla divisa e dentro c’è un uomo, diceva un vecchio slogan dei Radicali durante gli Anni di Piombo. Anche gli uomini in divisa, benché abbiano abdicato alla facoltà di ragionare con la propria individuale coscienza, sono esseri umani come tutti gli altri, con le stesse debolezze e gli stessi pregi.
Immaginate come deve essersi sentito Marco Giaretta, originario di Sandrigo (VI) quando, uscendo dagli spogliatoi del campo sportivo dove era andato a giocare a calcetto, ha trovato la portiera della propria auto scassinata e alcuni effetti personali spariti.
Anche dall’auto di un suo amico mancavano alcune cose.
Noi le abbiamo trovate in un fosso poco fuori da Palazzolo dello Stella (UD). Per la verità le ha avvistate il mio collega, guidando il Daily in nostra dotazione, quello stesso collega che ha una vista eccezionale e riesce a vedere i caprioli lontano un miglio e le nutrie sugli argini dei canali, quando a me, in entrambi i casi, sembrano solo macchie di vegetazione.
Ha visto qualcosa, ha frenato e fatto retromarcia, come facciamo quando c’è una buca nell’asfalto, da coprire, o una gemma catarifrangente nei guard-rails da cambiare.
Scesi, abbiamo notato per prima cosa i CD di musica sparsi sull’erba del campo, vicino alla custodia che li conteneva. Da una borsa è saltato fuori un portafoglio vuoto e si è capito subito che i ladri si erano liberati della refurtiva inutile, senza neanche fermarsi, lanciandola dal finestrino.

mercoledì 16 gennaio 2013

Acqua male prezioso

Alla fine l’abbiamo beccato. Era da diversi giorni che arrivavamo all’idrovora di Piancada negli orari in cui con ogni probabilità avrebbe dovuto esserci e finalmente il 15 gennaio era davanti all’ingresso dell’edificio.
Si chiama Claudio, abita a Pertegada e, dopo aver chiacchierato a lungo con il mio collega, lamentandosi di come i suoi capi vogliano diminuirgli la paga di 200 euro al mese, gli ho chiesto se potevo fargli una foto, ma la prevedibile risposta è stata negativa.
Entrambi appassionati di mare e proprietari di barche, hanno discusso di patente nautica, di sprechi pubblici e di manovre spending review, ma prima sono stato accompagnato all’interno dell’edificio ad ammirare la famosa idrovora bersagliata dagli aerei americani durante la seconda guerra mondiale.
Negli anni del fascismo una delle grandi opere progettate era la cosiddetta bonifica delle zone acquitrinose, la più famosa delle quali è stata quella delle Paludi Pontine. Di ecologia e biodiversità non si parlava ancora e piuttosto che guardare alla bellezza del paesaggio e dell’avifauna, si preoccupavano della malaria. 

martedì 15 gennaio 2013

La strage delle indecenti

A meno che non sia una leggenda metropolitana, ho sentito dire che anni fa un uomo che abitava vicino ad un convento di suore aveva l’abitudine di entrare di notte e di correre nudo nei corridoi del monastero, per provocare le sorelle o anche solo per provare l’ebbrezza del proibito.
Sarebbe interessante capire perché il sacro e il profano vanno spesso a braccetto e, ancora di più, perché il sacro e il sesso si attraggono reciprocamente. Si tratta di un binomio molto più diffuso di quanto non sembri, se pensiamo che anche i satanisti sono soliti tradizionalmente celebrare le loro messe nere su un corpo nudo di donna usato come altare.
Ma senza andare agli estremi, l’abbinamento tra nudità/sessualità e religione ultimamente si presenta ai nostri occhi sempre più spesso. Dalle notizie scioccanti di pedofilia, alle goliardate più innocenti – ma fino a un certo punto – del movimento delle cosiddette “Femen”.
I pareri sono contrastanti e la disapprovazione abbonda.
Il corpo della donna ha sempre avuto diverse funzioni nella Storia. Vedere il bordello che è successo in piazza San Pietro mi ha fatto venire in mente che qualche secolo fa erano ancora le donne a fare spettacolo, ma in contesti molto più drammatici, poiché venivano condotte al rogo.

domenica 13 gennaio 2013

Sangue slavo

I peggiori nemici della Verità non sono i bugiardi o i disinformatori, categorie che spesso si sovrappongono, ma i benpensanti.
Credono di “pensare bene”, di essere nel giusto e di dar retta al buon senso e invece, senza accorgersi, propongono quasi sempre un cumulo di luoghi comuni e di pregiudizi, ovvero una caterva di sciocchezze.
Ce l’ho con i benpensanti, oggi, perché sono sicuro che ciò che sto per scrivere darà luogo ad almeno un pregiudizio: non si può generalizzare, con la sua variante “Non si può fare di tutta l’erba un fascio”.
Indi per cui, per non dover generalizzare, dovrei rinunciare a dire ciò che penso, facendo un’analisi della situazione, per non correre il rischio d’essere accusato di razzismo.
Non potrei neanche dire che i tedeschi avevano ragione a definire gli slavi come un coacervo di popoli appartenenti a una razza inferiore, né più né meno dei latini, perché se no mi attirerei il sospetto d’essere filonazista.
E invece, da bravo bastian contrario, sorvolerò su tali rischi e sulle possibili critiche da parte dei benpensanti e dirò esattamente come la penso.

sabato 12 gennaio 2013

Poi la gente s’incattivisce

Prosegue il mio lavoro di pulizia dei fossi. E mi pagano per questo. Mi sento come Fonzie di Happy Days che sognava di fare il poliziotto motociclista ed essere pagato per andare in moto. Solo una volta in vita mia ho partecipato all’operazione “Pulire il mondo”, che la Legambiente organizza ogni anno, e alla fine c’era un rinfresco con tanto di affettati. Che non ho toccato, naturalmente.
Stavolta sono solo a lavorare, dietro la Villa Manin di Passariano. I miei colleghi fanno i lavori invernali: giro strade, sostituzione di paracarri abbattuti, di gemme catarifrangenti nei guard-rail e di cartelli stradali arrugginiti, nonché ricopertura dei buchi nelle strade con asfalto già pronto. Si sparge sale, se arrivano gelate. Altro non c’è da fare in inverno.
A me è stata data la consegna di pulire la base delle cordonature ai bordi della strada che costeggia la villa, asportando il terriccio misto a ghiaino su cui sono spuntate piantine. Uso un badile a punta quadra per far ciò.
E poi le foglie secche, cadute dai pioppi cipressini e accumulatesi lungo le cordonate. Uso una ramazza in dotazione e un’alzaimmondizie che mi sono portato da casa. Naturalmente, non potevo lasciarmi scappare l’occasione di rimuovere rifiuti gettati da gente incivile.
Benché vi passi qualche rara macchina, la strada in oggetto è frequentata da persone anziane a cui probabilmente il medico ha detto di fare esercizio fisico in funzione antinfarto, da coppie di una certa età, da ragazze giovani che camminano da sole con passo spedito, da gente in bicicletta con o senza cane al seguito. E perfino una ragazza sui pattini a rotelle con un cane al guinzaglio che le trottava a fianco.

venerdì 11 gennaio 2013

Cogitamenti



 
Testo di Fabrizio Belloni







Raccolta firme per le elezioni. Tempo e spesa e fatica inutili. Basterebbe alzare un poco lo sbarramento. Unica controindicazione: schede grandi come tovaglie per le masturbazioni mentali di tanti “Monsieur Travet” che si credono politici sopraffini. Pazienza, godranno le tipografie.
Una volta c’era il Colosseo con spettacoli cruenti e veri. Romani di una volta! Oggi ci sono le lotte a coltello per un posto, preferibilmente “buono”, nella lista elettorale. Roba che i gladiatori sembrano scolaretti che giocano a “bandiera”.
Non rivedremo più la Minetti.  In compenso non rivedremo più neppure la Livia Turco. Ci rimane però la Rosi Bindi!.....
Lo spred è passato di moda. “Ha ballato una sola estate”.
Non si sentono più i verdi. I partiti ci hanno messo vent’anni, ma poi hanno capito e si sono rifatti una verginità ambientalista: chirurgia plastica di stampo partitico. Fasulla e di facciata, a giudicare da alluvioni, incendi, esondazioni, rifiuti, inquinamenti vari……

mercoledì 9 gennaio 2013

Complottologi troppo sicuri di sé

Già sappiamo cosa ne pensi Corrado Penna degli animalisti, che sono favorevoli al microchip sui cani e non s’interessano di scie chimiche, ma ora dobbiamo aggiungere un altro studioso di complotti poco tenero con chi difende gli animali: Massimo Mazzucco, massimo esperto, in Italia, di 11 settembre. Pochi giorni fa ha dato notizia della decisione di Depardieu di diventare cittadino russo, per avere un’imposta fiscale del 13 %, anziché del 75 come avviene in Francia per i super ricchi.
Nello stesso articolo Mazzucco riporta le minacce di Brigitte Bardot di imitare il comportamento del suo collega attore se il presidente Hollande non interverrà per salvare la vita di due elefanti, malati di tubercolosi e detenuti in uno zoo di Lione. Mazzucco ricorda che la Bardot, oltre ad essere amica degli animali, è anche accanita anti-musulmana, un po’ com’era da noi Oriana Fallaci.
Questo basta ai suoi occhi per qualificare l’anziana ex attrice come una “bigotta conservatrice”.
Io che non sono né bigotto, né conservatore, mi permetto di dire la mia e di rispondere al signor Mazzucco, dal momento che al signor Penna ho già risposto.

lunedì 7 gennaio 2013

Cattiveria a lunga gittata

Le bugie hanno le gambe corte, ma la cattiveria ha la gittata lunga. Prima ancora che inventassero l’archibugio, gli esseri umani erano soliti uccidere i propri nemici mediante armi da taglio e anche quando venivano lanciati sassi con fionde, catapulte o mani nude, la volontà di chi effettuava il gesto era quella di penetrare le carni dell’avversario, sì da smembrarne le fibre, spezzarne le ossa e lederne gli organi vitali. Mi ha sempre dato fastidio l’immagine di tessuti muscolari che si scindono a causa dell’ingresso di un corpo estraneo, stimolando nervi che inviano sensazioni di dolore alla centrale nervosa della vittima. Se Woody Allen, in una sua famosa intervista, disse che disapprovava la morte, io posso dire anche senza essere intervistato che disapprovo il dolore, soprattutto quello che di tanto in tanto provo io e un po’ meno quello che provano gli altri. Tuttavia, trovo altamente immorale infliggere dolore di proposito a chicchessia, specie a vittime innocenti che non possono difendersi.
La prepotenza, la malvagità e l’arroganza insita nell’atto d’uccidere il prossimo, a due o a quattro gambe, ha in sé qualcosa di scandalosamente inaccettabile, anche se mi rendo conto che in questo universo materiale gli atomi e le molecole sono soggetti a scindersi, scontrarsi, cambiare di stato e perfino a cedere o a catturare elettroni. Gli angeli, i fantasmi e gli alieni che vivono negli strati leggeri della materia, cioè nelle dimensioni dello spirito, non possono subire alcun danno mediante colpi di spada o scariche di pallini, per intenderci. 

sabato 5 gennaio 2013

Rifiuti umani

“E io pago!” è il ritornello di Striscia la Notizia quando denuncia gli sprechi della Pubblica Amministrazione. Tratto da una scena di un vecchio film di Totò, la frase funge da suggello alla nausea che prende il cittadino onesto, pagatore di tasse, nel momento in cui gli si presenta un aspetto sgradevole della repubblica italiana. Da qualche anno, infatti, sembra che una regia occulta voglia far aumentare il risentimento della gente verso la classe politica, di qualunque colore essa sia.
Forse la data d’inizio di tale strategia è da far risalire al 2007, anno di pubblicazione de “La casta”, di Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo e lo scopo ultimo potrebbe essere l’instaurazione del Nuovo Ordine Mondiale, offerto come unica soluzione per togliere di mezzo il marciume proprio dagli stessi individui (o dovrei dire entità) che di quella casta di privilegiati sono stati artefici e padroni. Sacrificare i camerieri, facendo fare il lavoro sporco di eliminarli al popolo, per passare alla fase successiva: la dittatura mondiale degli Illuminati.
E’ solo un’ipotesi e chi vivrà vedrà.
Poiché i politici sono stati eletti dal popolo, una parte di responsabilità ricade sul medesimo, e la colpevolizzazione della gente si spinge anche oltre, fino al punto di suggerire una spiegazione fisiologica e inestirpabile, trattandosi di comportamenti potenzialmente presenti in ciascuno di noi. Della serie: l’occasione fa l’uomo ladro e chi è senza peccato scagli la prima pietra.
Ai padroni occulti del mondo, in attesa di venire allo scoperto, va bene che le cose stiano così.

venerdì 4 gennaio 2013

Si avvicina carnevale



Testo di Fabrizio Belloni




Non fatevi fregare.
Le finte baruffe tra Monti e i trinariciuti sono il normale copione elettorale. Monti recita la parte del Dott. Balanzone, ipocritamente misurato, per mantenere l'aplombe da professore, affidabile, sicuro. Bersani, l'Arlecchino di turno (Ricordate Moliere? "Arlecchino servitore di due padroni?"), reagisce con la compostezza di un cavallo in un acquario: vorrebbe fare il benzinaio ed invece gli tocca fare il ragioniere. Vendola cerca di ritagliarsi il ruolo di Pulcinella, mormorando parole che in bocca ad un politico sembrerebbero feroci, ed invece in bocca sua sono solo patetiche frasi sussurrate da Colombina.
E' tutto un teatrino, miserabile per fingere un distinguo che non c'è. Sanno che poi dovranno recitare Pinocchio: il Gatto e la Volpe, ai danni del cittadino Pinocchio, che andrà a sotterrare gli zecchini-voti per vederseli regolarmente fregare.
Dall'altra parte il Caimano Silvio afferma che l'accordo con la Lega è vicino. Prima considerazione: per il bene della Lega ricordo che Berlusconi è un bugiardo professionista. Poi ricordo Maroni, e perdo ogni speranza. La Lega dovrebbe, a mio avviso, per salvare un microscopico motivo di esistenza, chiamarsi fuori, correre da sola, aspettare un giro. Che sarà breve, brevissimo, oltretutto. Ma la brama, la sbavante voglia di una poltrona, quella che sia, potrebbe indurre a scelte "democristiane". Tristezza galoppante, soprattutto guardando le facce della base leghista.
Vedremo.

mercoledì 2 gennaio 2013

Letame infernale stagionato

E’ vero che dal letame nascono i fiori ma è altrettanto vero che l’inferno è lastricato di buone intenzioni. Che la Montalcini si sia dedicata anima e corpo alla ricerca scientifica per trovare rimedi alle malattie umane può essere considerata una buona intenzione, ma passando sui cadaveri di migliaia di topi e altre cavie ha trasformato la loro e la nostra vita in un inferno. Che la vita delle cavie da laboratorio sia un inferno non ci dovrebbero essere dubbi; il difficile è fare il collegamento tra i risultati fallaci della ricerca con modelli animali e la messa sul mercato di farmaci inutili se non addirittura dannosi. Quindi, è più difficile capire come la nostra vita possa diventare un inferno a causa dei vivisettori.
La gente non fa il collegamento tra vivisezione e malattie umane, come non collega la bistecca che ha nel piatto alla mucca che pascolava libera sui prati – si fa per dire – finché non è stata macellata.
Manca la sinapsi, tanto per restare in tema di neuroni che sono stati l’argomento di studio della vegliarda.

martedì 1 gennaio 2013

Il comico e il suo regista


“Poi ci sono i Sioux: Cavallo Pazzo Grillo, che, altrettanto romanticamente della Lega, cercherà di fare il guastatore, l'incursore, il Settimo Cavalleria. In un paio d’anni finirà a Little Big Horn, come Custer”.
                                                                      Fabrizio Belloni





Il carattere schivo di Gianroberto Casaleggio potrebbe far nascere il sospetto che nasconda qualcosa di losco, ma, ragionevolmente, è più probabile che abbia solo un carattere simile a quello di Lucio Battisti, l’orso della musica leggera italiana. In ogni caso, non sarà mai come il dottor Frankestein che, chiuso nel suo castello, si dedicava alla creazione di un mostro. Quello a cui la Casaleggio s.r.l. si sta dedicando è la creazione di un partito. E possiamo dire che sia a buon punto!
Per capire la realtà delle cose, non c’è niente di meglio che andare alle fonti, o comunque ascoltare chi è addentro ai fatti. In questo caso mi sono rivolto a un candidato alle prossime elezioni politiche del 24 febbraio, che l’anno scorso si è anche presentato alle comunali per l’elezione del sindaco del mio paese, senza raggiungere tale obiettivo.