sabato 30 settembre 2023

Nessuno nasce imparato!


Sceso in cortile alle due di notte per far tacere Petra, che abbaiava con insistenza come se fosse alle prese con qualcuno, ho recuperato un riccio, salvo poi, dopo mezzora, ripetere la stessa operazione con un secondo riccio, anche lui scovato da Petra. Quando mi capita la fortuna di trovare animaletti interessanti, ho sempre pronti terrari di diverse misure in cui sistemarli, ma i due insettivori li ho messi in una conigliera, dove già tempo addietro era transitato un altro riccio, perché si presta meglio dei terrari in vetro per fare le riprese video. Li ho tenuti due notti, la seconda delle quali è stata proficua sul piano documentaristico, ma mi ha anche permesso di aumentare le mie conoscenze su questa simpatica specie di mammifero. Intanto, bisogna dire che sono infestati dai parassiti, pulci soprattutto, ma anche zecche insediate all’interno delle orecchie. Che avessero le pulci lo sapevo dai video registrati con la fototrappola, in cui si vedevano ricci grattarsi alla maniera dei cani. Che si concedessero dei riposini in piena notte, notturni come sono, è stata una novità, per me, che mi faceva venire in mente quel disturbo chiamato narcolessia. Ma l’elemento più interessante è che uno dei due, presumibilmente il più giovane, non ce la faceva proprio a frantumare il guscio delle chiocciole, tanto è vero che una di esse, durante un attacco di sonno del suo persecutore, non ha trovato niente di meglio che scappare passando sopra il suo corpo spinoso e questo mostra che le lumache, a dispetto della loro cute delicata, sanno affrontare ogni tipo di terreno, producendo, per facilitare la deambulazione, la famosa bava. L’altro, quello con le zecche nelle orecchie, sapeva benissimo come vincere la resistenza delle chiocciole. Dopo le riprese, senza por tempo in mezzo, prima dell’alba, li ho liberati nella parte del cortile dove i cani non hanno accesso. Devono ingrassare in vista del letargo.


La piccola pericolosissima australiana


Eri piccola, piccola, così, cantava Fred Buscaglione nel 1958. Non bisogna sottovalutare i piccoli, spesso forieri di sventure, ed è il caso della Cocciniglia cotonosa solcata, per gli entomologi Icerya purchasi, che ha fatto la sua improvvisa comparsa su una delle mie due piante di limoni. Oggi, dopo essermi documentato un po’, ho finalmente deciso di intervenire. Ho mescolato una metà di aceto bianco con una metà d’acqua, dentro uno spruzzino e ho inondato rami e foglie, con l’intenzione di ripetere il trattamento nei prossimi giorni. Se l’aceto non dovesse bastare, passerò all’alcol denaturato, anch’esso mescolato con acqua. In questo caso, userò un cotton-fioc, (cosa che trovo pertinente visto che stiamo parlando di un emittero omottero cotonoso) da premere direttamente sull’insetto, dopo averlo intinto di soluzione alcolica. Il web spiega che, così facendo, l’insetto si squaglia come neve al sole. Mi dispiace per lui, o per lei visto che sono tutte femmine partenogenetiche, ma nessuno le ha detto di lasciare l’Australia e venire in Friuli a parassitare le mie piante di limoni. Se fosse rimasta a casa sua, se la sarebbe dovuta vedere con una coccinella, la Rodolia cardinalis. Curioso: coccinella contro cocciniglia! Coccinella che è stata importata nel resto del mondo, dove la cocciniglia si era precedentemente insediata, cominciando dagli agrumeti della California alla fine dell’Ottocento. Poi è arrivata anche in Europa, come succede abitualmente: dall’America noi importiamo vizi e virtù, il bello e il brutto, il male e il bene. E in Italia, la lotta biologica che aveva dato splendidi risultati negli Stati Uniti, iniziò nel 1901, grazie al grande entomologo Antonio Berlese. Io non saprei dove procurarmi tale coccinella, e comunque non ho piantagioni di agrumi tali che ne rendano necessario l’utilizzo, perciò continuerò con acqua e aceto. Oppure con acqua e alcol. E se non muore col flit!


venerdì 29 settembre 2023

Gutta cavat lapidem


Mauro Bartoli: In questa pubblicità italiana figurano per ⅓ volti di soggetti presumibilmente autoctoni e per ⅔ volti di immigrati...una *premonizione*? Più  chiaro  di così, futuro prossimo, italici in minoranza.

Me: La prima cosa che ho notato è che tutti portano gli occhiali, e già mi chiedevo se questo potesse avere qualche significato occulto, quando, subito dopo, ho notato che era una pubblicità della Salmoiraghi, nome del resto accattivante, che mi ricorda “Salvo i draghi”. Scherzi a parte, il gentile utente Mauro b. mi segnala un fenomeno interessante, che in molti abbiamo cominciato a notare già da qualche tempo, quando, tra uno spezzone e l’altro di qualche bel film, siamo costretti a sorbirci la pubblicità. E cioè che, immancabilmente, c’è un negretto o una negretta, a seconda del tipo di merce pubblicizzata. Spesso c’infilano anche un asiatico, o un’asiatica. Se non fossimo dannatamente complottisti”, diremmo che lo fanno perché il loro target come consumatori comprende anche molti africani e asiatici. Ma noi non possiamo fare a meno di pensare che si tratti di messaggi subliminali volti a farci accettare il mondo meticcio che la massoneria si sforza di realizzare spasmodicamente, servendosi di ogni messo a sua disposizione, cominciando dai governi e dalla classe politica in generale, senza però trascurare gli spot pubblicitari, con la loro notevole valenza persuasiva. Come reazione, ci verrebbe spontaneo boicottare la ditta Salmoiraghi, se non fosse che personalmente non credo nell’efficacia dei boicottaggi, senza contare che, poi, uscito dalla porta, il messaggio subliminale rientra dalla finestra. Ed è una lotta impari tra noi e loro. Tuttavia, è buona cosa prenderne coscienza. Sia mai che le nostre eggregore, di noi che il NWO non lo vogliamo, siano più potenti delle loro. 

Grazie Mauro b.

Sono dannatamente buoni!


Fonte: Small Giants

Porta la tua alimentazione al livello successivo con i Cracker Bites! Croccanti crackers con il 15% di farina di grillo, contengono più proteine del prosciutto, inquinano fino a 1000 volte meno della carne e sono disponibili in 3 gusti dannatamente buoni.

Una corrida notturna

 


Dalla frustrazione derivante dall’impotenza, nel riuscire a salvare le vite degli animali, nasce la morbosa smania di criticare sempre e comunque, chiunque non sia emotivamente coinvolto fino allo spasimo. Indi per cui, se qualche animalista accetta le leggi di natura senza farne un dramma, prima fra tutte quella che ogni essere vivente è destinato prima o poi a morire e, seconda legge, che i rapporti fra le specie sono basati sulla competizione, quando va bene, e sulla predazione nel peggiore dei casi, ecco che quel tale animalista cade sotto la scure del biasimo e delle critiche, a volte anche feroci, da parte degli altri animalisti, per lo più di sesso femminile. Anche in questo evento contingente, laddove si vedono due cani da combattimento brachicefali che esprimono i loro istinti nei confronti di una potenziale preda sono stato investito dalla critica classica che si fa in questi casi: perché chi ha girato il video non ha messo da parte la videocamera e non è intervenuto per salvare la vittima? E io rispondo: forse perché chi ha girato il video, invece d’intervenire, sapeva che la vittima non correva alcun pericolo di rimanere ferita, grazie alle difese di cui la natura l’ha fornita. Quando però ho visto che Pablo, il bulldog francese, era riuscito ad afferrare il riccio, allora ho capito che era il momento d’intervenire. Ed è cominciata la rincorsa attraverso il cortile. Alle due di notte! E quando finalmente sono riuscito ad agguantarlo, mi ringhiava, perché temeva che gli portassi via il cibo ma, ringhiando, ha dovuto mollare la presa, lasciando cadere a terra il riccio. E’ stato a quel punto che, sospinto Pablo a un metro di distanza, ho afferrato l’insettivoro con entrambe le mani munite di robusti guanti da lavoro. Come ho potuto constatare in seguito, il riccio sta benone e la ferita sul labbro dell’indemoniato guarirà in poco tempo, come fanno tutte le ferite alle labbra. Nel frattempo, con questo mio video, avrò dato alle animaliste l’opportunità di sfogare i loro istinti repressi basati sulla frustrazione di non poter salvare gli animali. Io stesso provo tale frustrazione, ma evito di criticare gli altri animalisti. Siete invitate a fare altrettanto, se ci riuscite! 


Effimera come la nostra esistenza

Dopo l’esperienza della metamorfosi dei girini, il mio acquario “da lavoro” era rimasto sguarnito, avendovi solo messo le due piante di ninfea in vaso che erano rimaste soffocate da altre piante acquatiche nel laghetto, per vedere se riuscivo a salvarle. I copepodi che vi nuotavano attorno non erano di grande compagnia, così sono andato sulle rive dello Stella con una specie di arpione, per arraffare piante acquatiche, ben sapendo che in mezzo alle loro radici e alle foglie vi avrei trovato qualche artropode interessante da studiare. Per ora, ho rintracciato alcuni Gammarus pulex e un paio di Asellus aquaticus, ma anche un efemerottero del genere Caenis, che si può vedere nel breve filmato allegato. Mi sono orientato verso gli efemerotteri grazie alla presenza delle tre appendici caudali. Non deve stupire che, ad autunno già iniziato, ci siano tali larve perché, a differenza degli adulti che vivono un giorno solo per riprodursi, e poi muoiono, le larve vivono anche due anni, in acque basse e ricche si ossigeno. Quando poi sfarfallano tutti insieme, maschi e femmine, hanno poche ore di tempo per accoppiarsi e, le femmine, per deporre le uova, sempre nell’acqua. I maschi, compiuto il loro dovere, muoiono. Le effimere sono considerate degli indicatori biologici, nel senso che se sono presenti significa che l’ambiente è sano e non inquinato. Gli anglosassoni li chiamano “Mayfly”, ovvero mosche di maggio, ma non si manifestano solo in quel mese. Sono inoltre stati riscontrati casi di allergie, durante lo sfarfallamento, ma si tratta di casi rari che si presentano in soggetti particolarmente sensibili.


giovedì 28 settembre 2023

Questo pagliaccio ce l'ha fissa con i cani!


Testo di Greta Fanti

"Qualcosa di brutto" cresce ogni volta che il Papa parla di cani. Da donna cattolica non mi sento rappresentata da questo Papa che fomenta una già ben articolata campagna di odio verso i cani. Tutti gli esseri viventi sono creature di Dio, denigrare chi ama entrambi è vergognoso.

L'eterno ritorno: il futuro che ci aspetta


Gli Ibo del distretto di Okigwi tagliano ai caduti la testa e le mani, per mangiarsele a casa. I corpi vengono per lo più lasciati sul posto perché troppo pesanti da trasportare. Le mani, e particolarmente i polpastrelli, sono considerati prelibati, e i bambini il cibo migliore. Portare a casa una testa è occasione di una grande festa, nella quale il cacciatore viene onorato e festeggiato. Il valore dell’uomo viene calcolato dal numero delle teste abbattute. Questa tribù appartiene alle poche che occasionalmente torturano i loro prigionieri. Un nemico particolarmente odiato viene alle volte sbranato vivo.

[Tratto da Ewald VolhardIl cannibalismo, Einaudi Editore, 1949 – pag. 62]

Paragoni strumentali


Fonte: Più Europa

Si è commossa la nostra premier Giorgia Meloni nel vedere lo spot Esselunga di cui si sta discutendo molto in queste ore. Pensate se quella bambina fosse africana, appena sbarcata sulle nostre coste. Con il decreto migranti in vigore, dovrebbe dimostrare innanzitutto di essere minorenne. Poi, verrebbe subito taglieggiata dalle autorità italiane, che le chiederebbero 5 mila euro per non finire nell’inferno dei Cpr, dove Giorgia Meloni vuole sbattere persino le donne in gravidanza. Perché nel supermarket dei sentimenti a buon mercato di Giorgia Meloni, la pietà, la compassione e l’umanità non valgono se sei un richiedente asilo, nemmeno bambino. L’ipocrisia un tanto al chilo.


Nascita di un feticcio


Testo di Francesco Berardino

Se fai il cattivo chiamo Greta! Nell’ambiente culturale primitivo l’oggetto di venerazione religiosa era il feticcio. A volte ritornano e, nel disorientamento generazionale per l’eclissi dei valori tradizionali, le nuove generazioni hanno bisogno di nuovi simboli per sopravvivere, così ritornano i feticci ed ecco Greta. Che ci sia poco di umano in lei, l’avevamo sospettato. Ci sembra una creatura extraterrestre, geneticamente modificata, venuta sulla Terra a spese delle multinazionali delle energie rinnovabili, a miracol mostrare, a convertire gli inquinatori dell’Occidente, ma tenendosi alla larga da quelle zone dove si produce il 90% dell’inquinamento globale: Cina, India e Arabia Saudita, le bastano i mercati occidentali. Dunque, creatura extraterrestre, dall’aspetto inquietante. A me fa paura, mi ricorda quelle strane creature che popolavano le mie notti da bambino, le crisi di pavor nocturnus con la mamma che mi rassicurava accarezzandomi i capelli, come avrà reso insonni le notti dei rappresentanti dell’Onu dopo le sue invettive apocalittiche con sguardi mefistofelici. Se la incontrate per strada di notte, fatevi coraggio, raccattate carte e cicche di sigarette sparse per terra, chissà che non vi risparmi.

mercoledì 27 settembre 2023

L'uomo non li merita!


Nicola Bressi: Non ce la faremo mai a far capire che "amare i grandi animali selvatici" significa spaventarli e allontanarli bruscamente dai luoghi abitati; soprattutto nel loro interesse. Per ogni singolo zoologo che lo spiega, ci sono cento sprovveduti che diffondono acchiappa-like demagogici.

paolo tasselli: Ma è tanto caruccio il cervo, fino a che non te lo trovi di fronte dopo una curva.

Emiel: La "convivenza rispettosa" col cervo in mezzo alla strada dura fino al primo Suv, in effetti.

Me: La pacifica convivenza tra uomo e animali è una meta degna d'essere raggiunta. Al momento, finché ci saranno in circolazione mezzi motorizzati, non è realizzabile. Non è ancora tempo! Quando la mafia ebraica ci avrà tolto casa e macchina, forse ne riparleremo.

Quando ricevi finanziamenti ti stanno comprando


Vitto: È ora che vi rendiate conto che tutto quello che chiamate Scienza, negli altri settori commerciali si chiama strategia di Marketing.

Stefano Lo Monaco: Vogliamo dire in tutti i settori? La scienza si è votata al business e sta perdendo la sua natura, anzi per quello che percepiamo e vediamo l'ha già persa. Ora siamo soli e dobbiamo chiedere al nostro cervello di lavorare di più, ci dobbiamo salvare da soli.

25gennaio: Ormai è dura da far entrare nel cervello, sono parecchi decenni che l’hanno inculcato.

Il cuore del popolo palpita ancora!


Testo di Gianni Fortebracci

Ieri sul tram una signora ha mostrato le immagini di quanto accaduto la scorsa settimana al rifugio Cuori Liberi, dove 10 maialini da compagnia sono stati uccisi dalle forze dell'ordine per presunti motivi sanitari. La discussione è nata, inaspettatamente devo dire, da due signore anziane, che ne parlavano ad alta voce. Tra le loro frasi:

"Quando ho visto quel video ho pianto!"

"Allora potranno anche entrare in casa nostra e portarci via i nostri animali se continua così!"

"L'ho condiviso su WhatsApp!"


martedì 26 settembre 2023

Pubblici ufficiali che si portano avanti col lavoro


Testo di Alberto Contri

Consapevolezza. Il treno per Bologna è affollatissimo, è un Frecciarossa diretto a Salerno. Chiedo al controllore se l'impiego della mascherina è una richiesta della direzione. Mi risponde: "No. È consapevolezza". Poco prima di scendere a Bologna cerco una toilette. Sono tutte fuori servizio, tranne una in testa al treno. Chiedo: Siete consapevoli che a tutta questa gente scoppierà la vescica ben prima di Salerno, ho visto anche molti anziani. Risposta: "Si. Ma ci hanno consegnato il treno così, e non possiamo farci niente". L'importante è essere consapevoli. Agire? Cambiare convoglio? Cosa sarà successo a chi ha continuato il viaggio? Lo sa il controllore consapevole cosa aveva scritto James Joyce nel suo Ulisse? "Il cesso è come la morte. Quando devi andare, devi andare".

Bill, la raganella!


Giovanni: Cambia ancora logo. Evidentemente riconosciute le sue schifezze, la gente le evita. Ma credo sia arrivato il momento di fare qualcosa di più. 

Anam Shivaja: Diamo fuoco ai suoi magazzini come hanno fatto in Olanda.

Mars79: Eliminarlo con un insetticida.

Me: In linea teorica, che una parte dei soldi della spesa, fatta dai consumatori, venga utilizzata per salvaguardare la foresta pluviale, è una buona idea, ma come ci si può fidare di un individuo simile? Cosa si nasconde dietro quel logo? Dove sta la magagna?


Le nostre vite, succubi del Grande Capitale


nero solari Ω: Hanno costruito un società dove si studia a pagamento, per lavorare gratis.

Me: La scuola serve per omologare le menti, la disoccupazione per costringerle ad accettare il reddito universale di cittadinanza, ai fini del controllo totale della popolazione (quella rimasta dopo lo sfoltimento). Tutto nasce dalla mente dei capitalisti ebrei.

Forse dovremmo firmare per il diritto universale alla pace


Fonte: UNHCR Italia - Agenzia ONU per i Rifugiati

Dobbiamo proteggere il diritto universale a cercare sicurezza da guerre, violenze e persecuzioni, e garantire che tutti coloro che sono costretti a fuggire possano ritrovare la speranza. Unisciti a noi, firma ora la petizione!

lunedì 25 settembre 2023

La nostra vita è un caotico concerto


I libri interessanti si finiscono di leggere di notte. Così è andata con “Il giorno degli Dei”. Non è il primo libro di Sitchin che leggo ed è andato a colmare alcune mie lacune. La più importante delle quali era il modo con cui la narrazione degli Anunnaki si armonizzava con la storia che ci hanno insegnato a scuola. Faccio due esempi per capirci. Da Sin, il Dio Anunnaki della luna, viene la parola Sinai. Da Nabu, figlio di Marduk, entrambi Anunnaki, viene Nabucodonosor, uno dei re di Babilonia che adorava quella particolare divinità. Ci sono quindi molti agganci, molte derivazioni e connessioni, solo che a scuola non ce le hanno insegnate ed è stata, viceversa, operata una censura di tutto quanto riguardava gli Dei con cui, all’inizio, l’umanità ha convissuto. I mass-media sono in mano alla mafia ebraica, che decide quale notizia deve essere divulgata e quale no. Se poi capita che qualche notizia scomoda venga divulgata, si fa una rettifica il giorno dopo dicendo che c’era stata una sbagliata interpretazione dei dati. E’ il caso, per esempio, delle due sonde sovietiche Phobos 1 e Phobos 2, spedite verso Marte nel 1989, la prima svanita nel nulla e la seconda bersagliata da un missile sparatole da un velivolo a forma di sigaro. Chi c’era su Marte nel 1989, capace di distruggere una navicella terrestre? E questo è solo uno dei tanti insabbiamenti di cui i mass-media, obbedendo ad ordini superiori, si sono resi responsabili.


domenica 24 settembre 2023

Siam tre piccoli topolin

Poiché la fototrappola ha ripreso a funzionare correttamente, ho deciso di tornare a dar la caccia al tasso. Non ho la pretesa di filmare cinghiali, orsi e lupi, perché dove vivo non c’è abbastanza superficie boschiva per queste tre specie, a parte i primi che sono stati segnalati nella zona golenale del Tagliamento. Né tanto meno posso sperare di filmare sciacalli e cani procioni, che pure in Friuli ci sono ma che per me, al momento attuale, sono più che altro figure mitiche e irraggiungibili. Nel presente filmato dovremo pertanto accontentarci dei soliti roditori, ratti e topi, insieme al vagabondo solitario munito di spine, che non manca quasi mai. Assenti, forse per la pioggia, la faina e gli scoiattoli, come si potevano vedere nel video precedente fatto nella stessa postazione. Le limacce rosse, però, l’hanno fatta da padrone e si possono quindi considerare dei veri spazzini della natura. Nulla deve andare sprecato. In quanto all’agilità dei topi campestri, penso che li si possa tranquillamente definire i “folletti dei boschi”. Anche la faina e i ratti, se necessario, saltano, ma i salti fatti dai topolini sono semplicemente prodigiosi. E poi, non stanno mai fermi, si arrampicano senza una ragione e tornano giù subito dopo, annusano, rosicchiano sul posto qualcosa di commestibile, oppure se lo portano via. Presumo che siano sempre in movimento perché chi si ferma è perduto, ovvero, nel loro caso, chi si ferma costituisce una facile preda per i rapaci notturni, loro acerrimi nemici. Io, di rapaci notturni, per ora ho sentito cantare solo la civetta, ma non nei boschi, bensì nel cortile di casa.


Pagliacci sono tutti, non solo la Destra!


Testo di Iacopo Melio

Adesso il cannabidiolo (CBD), la cosiddetta cannabis light con la quale per esempio si ottiene un olio dall’effetto rilassante e distensivo, è ufficialmente considerato una sostanza stupefacente. In base al decreto del Ministro della Salute, infatti, i prodotti con questo principio non potranno più essere venduti nei negozi specializzati, in erboristerie e tabaccai, ma potranno essere richiesti soltanto in farmacia tramite la presentazione di una prescrizione medica. Questo non solo complica di moltissimo la vita di migliaia di persone che ogni giorno trovano giovamento da questa leggera sostanza, ma provoca anche un enorme danno culturale etichettando come “droga” (al pari di altre sostanze decisamente dannose e mortali) quello che di fatto è un rimedio naturale ricco di benefici. Ancora una volta il proibizionismo di questo Governo va contro la salute delle cittadine e dei cittadini, bandendo ciò che fa bene e incentivando al tempo stesso l’utilizzo di ciò che fa male, come ad esempio l’alcool. Pagliacci criminali.

Come nascono i ribelli


Selina: Avete una teoria sul perché solo alcune persone si siano realmente risvegliate? Gruppo sanguigno? Anno di nascita? Segno zodiacale? Boh. Mai uniformata da quando sono nata sempre stata così...voi?

Ioete Teeio: In base alle proprie esperienze nella vita ed alle lezioni che si è riusciti a trarne, ci si può risvegliare o meno. Io, nonostante da piccola avessi un carattere molto chiuso e timido, non avendo mai sopportato le ingiustizie ed i soprusi sono diventata ben presto una ribelle.

John Doe: Idem, ho sempre detestato il conformismo, piegare la testa e seguire la massa. Dipende, secondo me, dal grado di consapevolezza che si accompagna allo sviluppo della coscienza.

Ettore Mezzalira: Io ringrazio chi mi ha educato, in primis la famiglia, genitori ed anche nonni, che mi han insegnato il gusto dell'approfondimento e lo spirito critico. Poi è venuta la scuola, anche se i miei compagni di liceo han avuto approccio opposto agli accadimenti degli ultimi 3 anni.

JKR://rld: La stupidità è conformismo, il ragionare con la propria testa è intelligenza, ergo siamo in piena emergenza stupidità.

Riconente Inefettibile: Vita dura per un motivo o per un altro. Impari a sopravvivere e ad usare la testa. Se hai sempre la pappa pronta impigrisci il cervello e ti va bene tutto ciò che ti passano sotto il naso.

Rita Stefanelli1: Pezzi unici sfuggiti alla catena di montaggio. Un po' per "difetto" di nascita, un po' in virtù di un miracolo, credo. Personalmente credo si tratti di entrambe le cose, in quale misura non saprei.

Enrico Masala: Temo che sia genetico! Chi non crede alle balle è molto intelligente, come sente puzza di bruciato... L'apertura mentale, che porta a cercare altre soluzioni, ad ascoltare un pò tutto... genetico.

Anna: Il 10/15% della popolazione non si uniforma, questo dicevano le teorie sul comportamento delle masse degli anni 40. Quelle riprese da Goebbels per impostare la propaganda nazista.

Axe: Esiste una teoria sulle “anime antiche”, tra le altre.

sabato 23 settembre 2023

Io la trovo bella e basta!


L’areale di questa farfalla notturna va dal Mediterraneo orientale fino in Australia, passando per India, Sri Lanka e Giava. Io l’ho fotografata sul muro di una palazzina di Codroipo e così sono venuto a sapere, grazie a una farfalla addormentata chiamata Grammodes geometrica, che il Friuli rientra nel Mediterraneo orientale. Io in verità mi sarei fermato al Libano, a Israele o a Cipro. Vengo anche a sapere che l’adulto, e non vi è dubbio che quella in foto lo sia, perfora la buccia della frutta e quindi immagino che sia considerata dannosa dai contadini. Personalmente, la trovo bella e basta, la bella addormentata, e della frutta che mangia non mi curo, dato che anche lei deve pur mangiare qualcosa. Appartiene alla famiglia degli Erebidi e, se non fosse così sonnacchiosa, me la sarei portata a casa, introducendola nella mia bella d’erbe famiglia e d’animali, ma poi si sa come vanno a finire queste cose: alla fine lei muore, senza un grido, senza un lamento, lasciandomi in balia dei sensi di colpa. Scusate se vi ho spoilerato il finale, ma è meglio che vada a morire da un’altra parte. Lontano dagli occhi, lontano dal cuore. Se è il freddo dell’inverno che farà morire milioni di insetti, io non ho colpa. Non l’ho inventata io questa giostra. Non sono responsabile di questa danza macabra. Rivolgetevi a chi di dovere! Io intanto assaporo la sua bellezza.

La fiducia nella scienza ha avuto un crollo verticale


Testo di Bobo

Questo schema andrebbe bene nel caso di un mondo scientifico libero e indipendente, ma visto che così non è aggiungerei un terzo schema :

- l'industria crea un problema per i più svariati motivi, lucro, controllo, potere. In qualsiasi campo, sanitario, alimentare, climatico, tecnologico (un virus, un cambiamento climatico, un inquinamento);

- finanzia istituti di ricerca e tutto il mondo scientifico per portare dati che confermano (anche in minima parte, e a volte nemmeno quello) il punto di partenza e, indirettamente, quello di arrivo della ricerca;

- porta l'argomento in tutti i canali informativi che controlla, martella l'opinione pubblica sulla tesi utile al fine da perseguire, taccia e deride gli sparuti ricercatori o scienziati che la pensano diversamente e non a libro paga;

- arrivata alla conclusione già programmata emette il dogma: lo dice la scienza, non vorrete mettere in dubbio la scienza?

E’ finito il mondo in cui si poteva emettere qualsiasi sentenza dall'alto di un autorità autoconferita, ormai la gente preferisce brancolare nel buio piuttosto che dare ascolto alle vostre assurdità.

Un esempio di pensiero magico


Quando vado a sostituire la carta di memoria alla fototrappola, mi porto dietro Pablo, il quale, da bravo bulldog francese testardo e determinato, allunga la strada quando mi fermo e si prende dei supplementi di sentiero, di modo che, a quel punto, non mi restano che due cose: aspettare che torni indietro o andare a recuperarlo, facendo una deviazione. Siccome spesso tarda a tornare, gli vado dietro, a piedi, non senza mandargli qualche benevola maledizione perché mi fa perdere tempo, oltre a mettermi ansia. Così, l’altro giorno mi è capitato di doverlo seguire in una delle sue ennesime “fughe” e di pensare che se sono chiamato a fare quel percorso, che non era previsto, significa che l’universo, o gli angeli, o qualche altra potenza sovrumana, mi stanno mandando in quella direzione per una qualche ragione a me sconosciuta. E infatti, immancabilmente, faccio delle scoperte che se avessi seguito il ruolino di marcia non avrei fatto. Non ho trovato un tesoro, né un forziere pieno di diamanti, ma un povero topo selvatico schiacciato, divenuto successivamente il pasto di una limaccia. Questo, io lo chiamo pensiero magico, irrazionale e misterioso, ovvero credere che le nostre vite siano tracciate da un preciso destino, come la musica nei solchi di un disco in vinile. Ma com’è possibile che un topo venga schiacciato su un sentiero dove non passano macchine? Gli unici che vi passano, per andare da Flambruzzo ad Ariis, passando sulla riva sinistra dello Stella, sono pedoni e cicloescursionisti. Che sono gli unici che corrono a una velocità tale da riuscire ad investire un topo. I pedoni, come probabilità, neanche in un milione d’anni riuscirebbero a calpestare un topo nel pieno possesso delle sue forze. E allora, la conclusione obbligata di questa storia macabra è che gli amanti delle mountain-bike non hanno alcun rispetto per la natura (non tutti ovviamente, poiché non si può generalizzare) ma molti pensano di essere in un circuito privato messo a loro esclusiva disposizione. Solo quando incontrano pedoni e famigliole con relativi bambini, allora rallentano e si fanno prudenti e rispettosi. Con le limacce non lo fanno, non le evitano e sospetto che non se ne accorgano neanche, di schiacciarle. A loro basta correre!


venerdì 22 settembre 2023

Quando qualcuno ti mette un dito in un occhio

 

Mi chiedo come abbiano potuto, animali così goffi, impacciati e lenti nei movimenti, ad attraversare i millenni, per non dire i milioni d’anni, e giungere fino a noi, in un numero piuttosto grande di specie. L’unica spiegazione è che, nel loro caso, l’evoluzione abbia puntato sulla difesa passiva piuttosto che sulla fuga, quando ci si trova in presenza di un predatore. A questa categoria appartengono anche mammiferi come l’armadillo, il pangolino, il riccio, e l’istrice, segno che la formula della difesa anziché della fuga è vincente. Prima ancora dei rettili come le tartarughe, fra gli invertebrati la stessa tecnica difensiva è stata adottata dai molluschi, sia bivalvi che gasteropodi, e qui le specie sono davvero tantissime. Poiché la vita è nata nel mare, la difesa passiva di fronte ai predatori è risultata vantaggiosa, in quanto si otteneva (e si ottiene ancora) il massimo risultato con il minimo sforzo e, in natura, risparmiare energie è importante perché offre un vantaggio in più ai fini della sopravvivenza. Poi, dipende da quale tipo di predatore ci si trova ad aver a che fare, poiché ve ne sono anche di quelli che hanno una potenza di mandibole più forte di qualsiasi carapace o nicchio o altro genere di protezione. E allora, fine dei giochi!


Multate anche me, allora!


Fonte: Il Dolomiti

TRENTO. E' stata identificata e multata la persona che si è resa protagonista di una serie di abbandoni di rifiuti organici nei boschi sul Monte Bondone. Gli scarti di cibo erano stati trovati almeno tre volte, sempre nello stesso punto, in poco più di due settimane. Una segnalazione arrivata anche a Il Dolomiti da alcuni residenti, preoccupati per le ripercussioni a livello ambientale ma anche per il rischio di attirare i grandi carnivori che orbitano sull'Alpe di Trento. "Sono atti incivili e penalmente perseguibili ma sono anche molto gravi perché si rischia di attirare la fauna selvatica. Gli episodi sono stati segnalati alle forze dell'ordine", aveva spiegato Giulia Degasperipresidente della circoscrizione di Sardagna (Qui articolo). Da agosto sono scattate le indagini che hanno permesso di identificare l'autore dell'abbandono di rifiuti organici per adescare e nutrire la fauna selvatica a Candriai. Con la collaborazione di alcuni residenti e del vigile di quartiere, gli agenti del Nucleo ambientale della polizia locale hanno effettuato vari sopralluoghi e acquisito documentazione digitale riproducente le azioni di abbandono di esche che avveniva in due punti appena fuori dal sobborgo, con il pericolo di attirare gli animali anche tra le case.

 

Gli accademici ci offendono senza rendersene conto


Me: Scusi signor Panzieri, ma questo è uno dei post più sciocchi che io abbia letto finora. Si tratta di una provocazione e le provocazioni non vanno raccolte. Se invece intende aprire un dibattito serio, io mi dichiaro a disposizione, ma non con questi offensivi presupposti.

Leandro Panzieri: Signor Duria, leggo sempre con attenzione i suoi post e confesso che mi capita di non essere d'accordo con le osservazioni e i principi esposti, mentre altri li condivido appieno. Non ho capito in che cosa trovi offensivo il post che ho riportato e neanche su che cosa dovremmo aprire un dibattito. I due modelli, sinteticamente messi a confronto, sono reali e si differenziano per un punto fondamentale: la presenza o l'assenza del dubbio: l'uno fatica anni per arrivare a comprendere un fenomeno, contestato e criticato anche aspramente dai suoi pari (mi viene in mente Einstein, la cui teoria fu rifiutata per anni, fino a quando durante una eclisse osservata in Africa, un fisico inglese fece delle misurazioni che confermarono). L'altro, invece non ha dubbi, perché si affida allo sciame delle informazioni e di dati incontrollati che rimbalzano all'interno della rete. Mentre i primi conoscono gli argomenti, si confrontano su scala planetaria e non fanno post su FB, i secondi pubblicano post nei social trattando argomenti spaventosamente complessi senza saperne nulla: ne ho letti sulla meccanica quantistica e credo che Schroedinger si rivoltasse nella tomba.


Un utente mi scrive


Buongiorno Roberto, ma tu li vedi questi volatili? Io no, manco l’ombra. Sono uccelli notturni, ma sembra che la civetta sia avvistabile anche di giorno, comunque non l’ho mai vista. Il mio gatto mi portò una volta una civetta capogrosso che ho fatto impagliare, mi osserva sempre dall’armadio. Ho però avuto la fortuna di vedere un gufo reale a pochi metri una quarantina d’anni fa. E allo zoo - luogo triste e deprimente - vidi finalmente la civetta nana, erano due. In natura non la vedrò naturalmente mai. Di uccelli ce ne sono sempre meno, peccato. Hai mai visto il pendolino, il basettino e l’averla capirossa? Io mai, mi piacerebbe vederli. L’occhiocotto ti dice qualcosa? Lo vedevo a Capri.
Saluti. Sergio

Al momento, sto trascurando il bird watching, e anche con il capanno fotografico è da un po' che non esco. Mi occupo di fototrappolaggio, che mi sta dando delle soddisfazioni. In quanto alle civette, ultimamente le sento cantare tutte le notti, tenendo la finestra della camera aperta. A volte sono due e si rispondono.

giovedì 21 settembre 2023

Tutto è tornato come prima

Temevo che la fototrappola si fosse guastata, perché non aveva più l’opzione notturna, cioè non filmava più durante la notte. Ma poi, documentandomi in Rete sui malfunzionamenti più comuni, ho imparato che a volte dipende dal fatto che le batterie sono scariche e l’apparecchio non ha energia sufficiente per far funzionare la fotocellula. Così, ho messo le batterie nuove, ricaricabili, e la fototrappola ha ripreso a funzionare come una volta. Anche i soggetti ripresi sono tornati ad essere quelli di sempre: scoiattoli, topi, ratti, ricci e faine. Tutti soggetti che ho filmato perecchie volte. Avevo anche abbandonato l’idea di filmare il tasso, proprio perché di abitudini notturne, ma ora che la fototrappola è nel pieno delle sue potenzialità, potrei posizionarla nella zona dove mi è stato detto che ce ne sia almeno uno, ovvero tra Iutizzo e Gorizzo. Tutte le volte che l’avevo posizionata da quelle parti, l’esito era stato infruttuoso. Le riprese presentate qui sono state fatte vicino casa, sulle rive del fiume Stella, quindi ci arrivo in bicicletta. Volendo prendere due piccioni con una fava, quando vado a cambiare la scheda e a portare altro cibo come esca, mi faccio accompagnare da Pablo, il bulldog francese che è ben contento di farsi una bella sgroppata. Lui ha bisogno di correre, come io ho bisogno di osservare, fotografare e filmare gli animali selvatici, la mia passione.


I giapponesi hanno molto da insegnarci!


Testo di Woody

Gli alberi in Giappone non vengono abbattuti per far spazio a nuovi cantieri, ma vengono trapiantati e spostati in altri luoghi. Questo perché la cultura giapponese pone una notevole enfasi sull’importanza della natura e sull’equilibrio fra uomo e ambiente. Per l’albero in foto, ad esempio, sono state impiegate tutte le risorse, gli sforzi e le attenzioni necessarie per garantirne la sopravvivenza. Lo scrittore francese Sthendal diceva che “gli italiani non amano gli alberi”, ma la gestione inefficace del verde urbano è frutto di cause notevolmente più complesse. Cosa sarebbe successo in Italia nella stessa identica situazione?

Il re dei mistificatori


Testo di Davide Faraone

Tre anni e camminare da solo nel deserto, non aveva nulla, era in compagnia di se stesso questo bambino. I suoi piedini affondavano nella sabbia. E’ stato intercettato da un altro bambino di 10 anni, anche lui solo, gli ha preso la mano, insieme nell’incertezza della vita hanno fatto la traversata in mare, fino a Lampedusa. Sono entrambi qui, il più piccolo è stato subito soccorso dalla Croce Rossa, per lui si sono aperte le case delle famiglie di Lampedusa, in molti ne hanno chiesto l’affidamento. Una gara di solidarietà bella, perché belli sono gli occhi di chi non muore di stenti, bella è quella parola che non racconta la morte ma la fugge. Non sappiamo il nome, né la nazionalità, non sappiamo se ha dei genitori in vita, non sappiamo nulla, non ci sono documenti. L’età è stata indicata dai medici. In tutta questa disumanità, che siamo costretti a leggere, questa è una di quelle notizie piena di dolore e solitudine ma che rilancia la speranza di una umanità diversa. Questo bambino non è più solo, questo è già un traguardo.

I buzzurri finiscono tutti nella Lega


Testo di Gianantonio Da Re

A Strasburgo – UE è cominciata la discussione sullo “status di protezione dei grandi predatori". Finalmente si comincia a ragionare per tutelare i nostri allevatori, in particolare per quelli delle zone di montagna.

mercoledì 20 settembre 2023

Una notizia che mi ha fatto veramente male


Testo di Stregamora (Katia Ruggiero)

Sono entrati con la forza nel Rifugio Cuori Liberi per uccidere gli animali da compagnia di privati cittadini! Per tutelare l'industria della carne e i mattatoi hanno manganellato e picchiato chi difendeva la vita! Succede in Italia! 20/9/23

Gli alberi sono la nostra memoria storica


Testo di Woody

È sopravvissuto a tutto, tranne che all'uomo! Nella foto una sezione trasversale della sequoia “Mark Twain Tree” con l’indicazione di vari eventi storici di grande portata avvenuti durante la vita dell’albero, dal 550 al 1891, anno in cui fu abbattuto. "Mark Twain Tree" era una sequoia situata nel General Grant National Park (ora Kings Canyon), alta 100 metri e con una circonferenza alla base di 27 metri che dopo tredici settimane di duro lavoro venne abbattuta dai lumberjack Bill Mills e S. D. Phips, nell’autunno del 1891. Questo periodo in America, come in tante altre regioni del mondo, viene ricordato come la "logging era", un periodo dove la corsa al guadagno portò ad un abbattimento incontrollato di alberi alcuni centenari, o millenari come in questo caso. Due sezioni trasversali del tronco, dal diametro di quasi 5 metri, vennero smontate in dodici pezzi e spedite a New York e Londra, dove sono attualmente esposte all’American Museum of Natural History e al British Museum. Questo albero ha resistito a migliaia di tempeste, freddo, fulmini, parassiti. Con la più totale indifferenza ha continuato a crescere indisturbato mentre l'impero romano stava vedendo il suo tramonto, mentre Carlo Magno veniva incoronato, era lì quando Colombo scoprì l' America. È sopravvissuto a tutto, tranne che all'uomo!

Mica stupidi gli inglesi!


Dr. Barbara Balanzoni: Il governo inglese rinuncia a vietare le caldaie a gas dal 2035. Rinviato il divieto a vendere auto a benzina e diesel. In UK arriva la realtà.

Elisabetta B: E poi dicono che sia stato un male per loro uscire dalla Ue! 

Ma le Brigate Verdi sono i buoni o i cattivi?


Fonte: Nicola Porro

La città alsaziana di Colmar, poco distante dal confine con la Germania, comincia a vedere… i pesci verdi. Sabato scorso gli eco-teppisti di Extinction Rebellion hanno rovesciato nei canali del fiume Lauch un colorante in segno di protesta, provocando la moria di numerosi pesci. La tintura impiegata dai facinorosi è a base di fluorescina, un colorante organico dall’elevata fluorescenza che assume il caratteristico cromatismo verde una volta a contatto con l’acqua. Adesso la “piccola Venezia” francese, com’è chiamata dai suoi abitanti, non ha più nulla da invidiare al capoluogo veneto: l’episodio ricorda quanto avvenuto il 28 maggio nella Serenissima. A differenza di Colmar, dove il gruppo Extinction Rebellion di Strasburgo ha rivendicato l’iniziativa, i responsabili di Venezia non sono mai stati identificati. L’Alsazia è stata bersaglio dei collettivi pseudo-ecologisti per tutto il fine settimana. Si sono registrate azioni dimostrative nelle principali località della regione: “In diversi luoghi del centro di Strasburgo, in altre città dell’Alsazia e perfino al di là del Reno”, come ha scritto impunemente Extinction Rebellion Strasburgo sul suo profilo Facebook. Non è la prima volta che i fanatici ambientalisti adoperano la fluorescina nelle loro contestazioni: nel 2016 è stata impiegata in altre contestazioni ad Annecy, Rennes o Alèsin, mentre lo scorso marzo è stata scaricata nelle acque del Var per protestare contro la riforma delle pensioni varata da Macron.


martedì 19 settembre 2023

Ecco perché ha comprato Twitter!


NEF: Elonio, è stato un piacere! Consideratevi tutti già salutati.

Antonella Dal Buono: Se succede i social saranno solo per i benestanti.

Ettore 57: Ci scambieremo i numeri di telefono! Preferisco una piacevole telefonata ad un messaggio.

Inom: Non gli darò un centesimo.

Cristina: No tengo dinero. Sopratutto per quell'avido di Elonio.

Martino Tato: Ci si vede sul muretto.

Si può abbattere un caccia con un fucile?


Testo di Anonimo

Non ho molto tempo qui, quindi sarò breve. Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti se la sta facendo sotto perché l’F-35 è stato effettivamente abbattuto da quello che apparentemente era il fuoco di armi leggere. Anche se non conosco i dettagli, sappiamo che è stato un grosso calibro (.50 BMG o simile) a ingaggiarlo mentre eseguiva manovre in bilico. Il pilota ha sentito diversi "ping" (parole del pilota, non mie) prima di vedere apparire le luci di avvertimento. Lui o lei (non conosco questo dettaglio) è stato espulso poco dopo. L'aereo stava eseguendo manovre a bassa velocità a circa 2500 piedi sopra un'area scarsamente popolata nota alle forze dell'ordine locali per l'attività della milizia, quindi quei gruppi sono i principali sospettati in questo momento. Hanno già recuperato parti della cellula e questa notizia è arrivata circa 2 ore fa. Il POTUS è già stato informato e i LEO federali stanno iniziando a indagare insieme alla polizia militare. La storia che stanno diffondendo secondo cui l'hanno perso è per coprire il fatto che i ribelli americani hanno appena abbattuto la cellula più potente dell'arsenale dell'USMC con armi leggere disponibili in commercio. Il Dipartimento della Difesa sta adottando l’approccio di apparire stupido quando in realtà è incredibilmente debole. Non mi aspetterei che rendessero pubblico che una milizia sperduta ha abbattuto questo aereo, poiché ciò danneggerebbe gravemente la credibilità già messa a dura prova delle forze armate. Anche se ho preso parte al briefing, i dettagli che mi sono stati forniti sono scarsi a causa della natura imbarazzante di tutto ciò.

Un galantuomo, un vero raffinato signore!


Fonte: Il Fatto Quotidiano

“Le forze dell’ordine devono applicare il decreto (è una circolare, ndr) ministeriale, che a Lac, Lav o Wwf non piaccia non me ne frega un cazzo. Gli ambientalisti non hanno vinto un cazzo”. Il linguaggio colorito è dell’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Pietro Fiocchi, cacciatore, a lungo alla guida di uno dei rami dell’omonima azienda di famiglia che produce munizioni. Fiocchi era ospite di una diretta di Caccia e Dintorni ed era invitato a parlare della questione relativa all’utilizzo del piombo nelle zone umide (fiumi, torbiere, laghetti) in vista dell’apertura della stagione venatoria. L’uso è stato vietato da un regolamento dell’Unione europea, entrato in vigore dallo scorso febbraio. I ministeri di Ambiente e Agricoltura, con una circolare del 9 febbraio (e non un decreto, come ha ripetuto più volte Fiocchi), hanno cercato di aggirare il regolamento, ma lo scorso 5 settembre il Tar del Lazio ha bocciato il documento del governo (su ricorso di Lac e Lav) poiché “inidoneo a incidere sulle puntuali previsioni del Regolamento sovranazionale”. Tuttavia, nella diretta, Fiocchi invita più volte i cacciatori a fare quello che hanno sempre fatto (e dunque ricorrere al piombo nelle zone vietate) perché “il decreto (la circolare) è valido, è validissimo. Non è stato bocciato”. Tanto che, nello scenario in cui un cacciatore venisse fermato dalla forestale, Fiocchi recita la formula da dire: “Noi siamo in possesso del decreto ministeriale che mi dice che io sto facendo un’azione legale”. La verità – al di là del fatto che la circolare del governo non ha alcun valore – è che un cacciatore rischierebbe un’ammenda (sanzione penale) per la violazione della legge sulla caccia (articolo 30, 157/1992).

Una voce autorevole su un problema scottante


Testo di Arcivescovo Carlo Maria Viganò

L’invasione di immigrati clandestini è voluta dall’élite globalista con due scopi: il primo è la sostituzione etnica nelle nazioni al fine di cancellarne l’identità, le tradizioni e la fede. Il secondo è alimentare il racket dei negrieri e delle organizzazioni pseudoassistenziali che lucrano sul fenomeno migratorio (tanto laiche quanto ecclesiastiche). La prova della strumentalità di questa invasione sta nel fatto che la maggioranza dei clandestini è di religione islamica o indù, e che provengono da regioni in cui non ci sono conflitti. Viceversa, non vi è praticamente nessun corridoio umanitario per accogliere i profughi di stati in cui vi è la guerra civile e in cui i Cristiani sono perseguitati. Se infatti l’Europa accogliesse rifugiati Cristiani, rafforzerebbe la loro presenza e non creerebbe alcun conflitto sociale, mentre vuole ottenere lo scopo diametralmente opposto. Non stupiamoci quindi che Bergoglio si presti alle operazioni di ingegneria sociale del globalismo in materia di immigrazione, dopo aver fatto il testimonial per i sieri genici sperimentali ottenuti con feti abortivi.

Un quesito per Giovanni Ranella: i numeri “sacri”


Ci sono numeri che condizionano le nostre vite, almeno in Occidente, e che vengono dal lontano passato. Si può dire che siano la prova del fatto che siamo stati creati dagli extraterrestri che “dal cielo caddero”, ossia gli Anunnaki?

Vediamo quali sono.

Numero 7: giorni della settimana;

Numero 12: i mesi dell’anno; i 12 apostoli; le 12 tribù di Israele; i pianeti del sistema solare; i segni dello Zodiaco;

Numero 40: i giorni in cui Mosè rimase sul monte Sinai e Gesù nel deserto; gli anni in cui gli ebrei vagarono alla ricerca della Terra Promessa; il distintivo di ENKI;

Numero 50: il Giubileo, detto “Anno dell’ariete”, simbolo di Marduk; il distintivo di ENLIL;

Numero 52: l’anno sacro degli aztechi, dettato da Queztalcoatl/Thoth/Ninghiszidda;

Numero 72: gli angeli custodi di ciascuno di noi; il ritardo precessionale di un grado, in anni;

Numero 3600: l’orbita di Nibiru, che si ottiene moltiplicando il calendario giubilare (50) con il ritardo precessionale (72). 

lunedì 18 settembre 2023

La Chiesa scopre l'ecologismo


Papa Francesco: Pentiamoci dei nostri “peccati ecologici”, come avverte il mio fratello, il Patriarca Ecumenico Bartolomeo. Con l’aiuto della grazia di Dio, adottiamo stili di vita con meno sprechi e meno consumi inutili. 

Medardo di Terralba: Don Francesco in pratica ci raccomanda di lavarci meno, viaggiare meno, passarci i vestiti, leggere meno (la cartaaa!), spegni ‘a lampadina… L’Ecopope ci mancava, la confessione green… Qui stiamo scivolando nel grottesco, uno si chiede se non sia un account parodia…(non lo è).

Con la negatività delle notizie, vogliono metterci di cattivo umore


Testo di Bobo

Nonostante tutto, credo che questi siano tempi eccezionali per l'umanità. Cresce esponenzialmente il numero di persone che non crede più all' impianto di potere che ha dominato negli ultimi secoli, fatto di blocchi contrapposti, di buoni e cattivi, di dittature e democrazie. Ora in tanti stanno capendo che è tutto solo un teatro con unica regia e con attori intercambiabili, ma la trama è sempre quella: mantenere il potere. La naturale conseguenza di questa consapevolezza, a cui alcuni sono già arrivati, è di mettersi in un altro piano rispetto a loro. Piano comportamentale, piano vibrazionale, piano di coscienza, chiamiamolo come vogliamo, ma li si ignora. Sono entità che vivono succhiando le nostre energie, fisiche, mentali e spirituali, sia che ci sottomettiamo, che tentiamo di combatterli o anche solo che ne denunciamo gli intenti. A loro interessa stare sulla scena e avere l'attenzione del teatro. Se usciamo tutti, questi se la cantano e se la suonano fra loro. Aggiungo che un altro loro scopo è quello di farci credere che siamo sbagliati, frutto del caso, peccatori, inquinatori, feccia. Nella loro narrativa, sui loro media, passa il concetto che il rozzo proletario picchia e sevizia moglie e figli, che i misteri irrisolti di omicidi inspiegabili sono fatti da poveri analfabeti o da madri psicolabili o improvvisati mostri di bassa estrazione sociale. Fino a insinuarci il senso di colpa che se il pianeta è sull'orlo del collasso (barzelletta colossale) è causa nostra, del nostro stile di vita, della nostra incontrollata proliferazione.

"La terra è stata progettata per 3 miliardi di persone" cit. Cingolani

Sipario.