Testo di Ivan Ceci
Il direttore della
CIA, John O. Brennan, è intervenuto alcuni giorni fa ad una riunione
del Council for Foreign Affairs, un'associazione apartitica americana
che si occupa dello studio e dell'analisi dei problemi globali che
giocano un ruolo chiave nella definizione della politica estera degli
USA. Nella sua relazione (che è possibile leggere integralmente sul sito della CIA), egli fa esplicito riferimento a specifiche
tecnologie di geoingegneria (già tecnicamente possibili) volte al
controllo delle temperature e del clima del Pianeta. In particolare,
Brennan fa riferimento al progetto S.A.I. (stratospheric aerosol
injection) il quale, attraverso la dispersione in quota di particelle
permetterebbe di riflettere i raggi del sole riducendo così gli
effetti dell'aumento delle temperature e del riscaldamento globale.
Le dichiarazioni di Brennan confermano, anche se indirettamente, che la dispersione in quota di sostanze non meglio identificate volte al controllo climatico del pianeta non solo non è una fantasia dei cosiddetti complottisti ma che, al contrario, è una realtà già pienamente operativa e pianificata da parte degli USA e sulle cui reali finalità non esiste alcuna informazione certa. Non rassicurano poi certo le parole di Brennan quando, in un punto della sua relazione, esprime forte preoccupazione per le conseguenze dell'aumento dell'aspettativa di vita delle popolazioni nelle aree più ricche del pianeta, fatto che, secondo lui, metterebbe a serio rischio la tenuta economica e sociale delle nazioni stesse.
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