martedì 21 maggio 2024

La Natura non fa le cose per bene!


Testo di Zenzero

Comunque, scienza e fede sono due facce della stessa medaglia, non me ne vogliano i credenti o gli scienziati, ma sono accomunati dallo stesso denominatore comune, solo che una ha deciso di occuparsi dell'astratto, l'altra del concreto, punto. La scienza e la fede spiegano quello che gli fa comodo, ma ognuna delle due si trova inevitabilmente ad inciampare nei sanpietrini che ha usato per lastricare le sue spiegazioni. Un esempio lampante: la scienza sostiene che nel corso dell'evoluzione sia dell'uomo che della flora o della fauna, si tende a mantenere ciò che va bene e gettare ciò che va male. Interverrebbe in sostanza una forza intrinseca che setaccia quello che funziona meglio o butta quello che funziona peggio.


Non toccate gli stafilinidi!


Sono molti gl’invertebrati che possono essere pericolosi per l’uomo, non solo api e vespe, ma anche insetti che normalmente non vivono dentro o vicino alle case, come gli imenotteri citati, ma anche per esempio i Ditischi e gli Stafilinidi. Entrambi i gruppi, appartenenti all’ordine dei coleotteri, possono tagliare le dita di chi si azzarda a prenderli in mano, con le loro poderose mandibole. Il ditisco vive nelle acque dolci stagnanti e sono poche le persone che ci mettono le mani, mentre gli Stafilinidi, che non hanno l’aspetto tipico dei coleotteri, perché sono di forma allungata, vivono fra l’erba dei prati e hanno più possibilità di fare incontri con gli esseri umani. Perciò è importante saperli riconoscere. Quando si sentono minacciati, alzano l’addome in modo caratteristico, e molti, a causa di ciò, potrebbero scambiarli per scorpioni. Questo comportamento è utile, per noi, per ricordarsi di tenerli a distanza, benché non abbiano veleno, ma due ghiandole, all’estremità dell’addome, che secernono una sostanza nauseante. Perciò, il nome specifico di questo esemplare è Ocypus olens. Olezzante. Essendo dotato di forti mandibole, si classifica come un coleottero predatore, senza che disdegni le lumache morte, fungendo così da spazzino. Le sue prede abituali sono vermi, ragni e altri coleotteri. L’ho trovato al ritorno da una passeggiata con i cani e si può dire, quindi, che fossi...”fuori servizio” In realtà, ho sempre con me, addosso, qualche scatolina per simili evenienze. In tal caso, è stata provvidenziale una scatola di fiammiferi vuota che tengo in un taschino del gilè. Dopo aver girato questo breve video, nel quale si vede la sua corsa frenetica alla ricerca di una via di fuga, l’ho liberato in giardino, dove gli insetti non mancano.


Ma che kakiu sta dicendo?


Fonte: Fede e scienza a confronto

I grandi scienziati e Dio: Michio Kaku. "Il caso non esiste: c’è una forza intelligente che governa il tutto".

Fisico e teorico americano molto rispettato, Michio Kaku, famoso per la formulazione della teoria rivoluzionaria delle stringhe (modello di fisica fondamentale che presuppone che le particelle materiali apparentemente specifiche sono in realtà “stati vibrazionali”) , ha recentemente causato una piccola scossa nella comunità scientifica sostenendo di aver trovato le prove dell’esistenza di una forza sconosciuta e intelligente che governa la natura. Più semplicemente, secondo il noto fisico, qualcuno simile al concetto che molti hanno di Dio come creatore e organizzatore dell’universo. Per arrivare a questa conclusione Michio Kaku ha utilizzato una nuova tecnologia creata nel 2005 e che gli ha permesso di analizzare il comportamento della materia su scala subatomica, basandosi su un “primitivo tachioni semi-radio”. Tachioni, incidentalmente, sono tutte quelle ipotetiche particelle in grado di muoversi a velocità superluminali, cioè sono particelle teoriche, prive di qualsiasi contatto con l’universo. Quindi questa materia è pura, totalmente libera dalle influenze dell’universo che la circonda.


lunedì 20 maggio 2024

Buona notte e sogni d'oro!


Quando stamattina la mia cliente è uscita dal distretto sanitario dopo aver fatto la vaccinazione contro l’Herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio), mi ha raccontato di aver sentito strillare di paura e dolore bimbi di tre e sei mesi, mentre, in braccio alle loro mamme, venivano vaccinati contro qualcosa. Ebbene, non mi è proprio venuto da dire nemmeno un: “Poveri bambini!”. Non mi viene più in mente di avvisare gli adulti, che chiedono i miei servigi di autista, della pericolosità dei vaccini in genere, e di quello anti-Covid in particolare. Non è stanchezza, e nemmeno rassegnazione. Proprio non m’interessa del loro destino. Dormono? Sono ipnotizzati? Pazienza! Ognuno deve fare il suo percorso. Io ho già dato! Ho parlato abbastanza. Sia ciò che Dio vuole! “Vuolsi così colà dove si puote ciò che si vuole”.

Il Diluvio della Bibbia è una copia


Fonte: Il pianeta dei falsi Dei 

Tavola cuneiforme che riporta il Poema di Atraḫasis (il Noè che conosciamo) la versione babilonese in lingua accadica del diluvio universale. Questa tavola è stata rinvenuta a Sippar ed è oggi conservata presso il British Museum di Londra. Durante un’assemblea della comunità archeologica tenutasi a Londra nel 1972, venne annunciato che tra migliaia di tavolette rinvenute in Mesopotamia era stata scoperta una versione del diluvio precedente a quella della Bibbia. Da quel giorno altre versioni sono state recuperate e mostrate al mondo. A seconda delle culture di appartenenza cambiavano i protagonisti, ma i contenuti della narrazione rimanevano pressoché invariati.

Lo si vedeva raramente


Fonte: Antica Via del Sale da Varzi a Sori/Camogli cammino Patranico

Alicone: Il Lupo Bianco del Monte Bogleglio. Nel cuore dell’Appennino Ligure, dove le vette abbracciano il cielo e i boschi nascondono storie antiche, si narra di Alicone, il Lupo del Monte Bogleglio. Un gigante buono, alto 4 metri, con un manto bianco come la neve immacolata che copre le nostre montagne in inverno. Alicone non era un lupo qualunque; era un simbolo di forza e gentilezza, un guardiano silenzioso che vegliava sui paesini appenninici del nord Italia. La sua figura maestosa era vista raramente, ma la sua presenza era sempre sentita. Era amico dei pastori, protettore dei viandanti e compagno di giochi dei bambini che osavano avventurarsi nei suoi domini. La leggenda racconta che Alicone fosse nato da una nevicata particolarmente magica, quando i fiocchi danzavano al ritmo del vento creando forme viventi. Da quel manto di neve emerse lui, grande e maestoso, con occhi che riflettevano la luce delle stelle. Con il passare degli anni, la storia di Alicone è diventata parte del folklore locale, un racconto tramandato di generazione in generazione. Oggi, quando la neve cade silenziosa sul Monte Bogleglio, alcuni giurano di vedere la sua sagoma muoversi leggera tra gli alberi, un promemoria che la natura nasconde meraviglie che vanno oltre la nostra comprensione.

Spero che questo post possa far rivivere la magia di Alicone e ispirare tutti noi a guardare la natura con occhi pieni di meraviglia e rispetto.

domenica 19 maggio 2024

Una domenica qualunque di un naturalista misantropo


Se è vero che un’immagine vale più di mille parole e se volessi attirare con essa l’attenzione degli utenti dei social (e anche quella degli utenti del blog), quale delle quattro seguenti foto dovrei usare per prima? Una talpa morta? Un campo di papaveri? Mucche che ruminano placide? Un’altana di cacciatori? 



La talpa morta rinnoverebbe l’accusa nei miei confronti di essere un tantino necrofilo, perché pubblico spesso animali morti, e a nulla varrebbe che io facessi notare che le talpe, forse per non contaminare il loro ambiente di vita sotterraneo, vengono a morire in superficie, così da lasciare ai loro discendenti conspecifici il terreno incontaminato dai batteri della decomposizione. E aggiungerei, come scivolo mentale, che a ucciderla siano stati i pesticidi usati dai contadini, sulla base dei sensi di colpa che, a partire dagli anni sessanta, ci avviluppano quando parliamo di natura e agricoltura.


Indovinate per cosa ho votato!


Autore del sondaggio: Gufone Pesantone 

Chi credi che abbia creato l'uomo?

L'evoluzione 10%

Dio 52,7%

gli alieni 23,1%

il caso 14,2 %

(260 voti, finora)

L'esistenza è orribilmente meravigliosa


Testo di Wegan

In questo frullatore, in questa centrifuga, che viene spacciata per "esistenza", non viene più consentito di fermarsi a riflettere e ad osservare i mille volti della Vita, a cercare di comprenderne il significato.
E soprattutto non è concesso di provare rispetto per ogni forma di essere vivente, che alberga su questo pianeta.

Ciò che ci affratella – piante, animali ed umani - è l'essere tragici attori, inconsapevoli pedine, di un macabro gioco, in cui ciascuno sopravvive solo a spese di un altro.
E' il concetto che coniai diversi anni or sono: mangiare ed essere mangiato, secondo la filosofia del Demiurgo assassino.

In un'eterna giostra, legati l'un l'altro da un'inossidabile catena, che viene astutamente gabellata per equilibrio, per ecologia, ma i cui anelli – noi tutti esseri viventi – sono obbligati a rimanere eternamente legati nella condizione vicendevole di vittime e di carnefici, a turno, continuamente e senza tregua, consumiamo e veniamo consumati, divoriamo e veniamo divorati, in un infinito divenire ciclico. 

Questa è la vera, orribile normalità, che pochi hanno la capacità e la forza, in cuor loro, di smascherare e di non accettare, almeno idealmente, perché spaventosamente agghiacciante nella sua assurdità ed ingiustizia.

Il coraggio di vivere

Silver Nervuti è rimasto impressionato da questo breve video e ha voluto imitarne i contenuti. Il video fa riflettere, ma è anche leggermente molesto. C’invita all’umiltà, ma allo stesso tempo ad avere coraggio. Il coraggio di vivere.




Hollywood de noantri


Testo di Pier Luigi Pinna

Questo è un bellissimo scatto in bianco e nero, dove si vedono assieme, nella cucina della famosa Trattoria della Sora Lella, a Roma, Alberto Sordi, Aldo Fabrizi, la Sora Lella (sorella di Aldo Fabrizi) e Anna Magnani. Tutti fantastici!

sabato 18 maggio 2024

Pastori e pecore, animali e animalisti


I campi erano tutti allagati e le capezzagne erano piene di pozzanghere, ma oggi ho voluto andare ugualmente in cerca di serpenti. L’ora era giusta, verso metà mattina, quando escono dai nascondigli per mettersi al sole, ma non ho avuto fortuna. Ho scelto un percorso diverso. Ho prima sentito il verso e poi, alzando gli occhi al cielo, le ho anche viste: erano quattro poiane in volo ascensionale. Due coppie, probabilmente. Stanno salendo al nord, forse in Germania o in Russia, per nidificare. A un certo punto, facendo slalom tra le pozze d’acqua, sono arrivato al “campo base” dei pastori. C’è la transumanza. Anche loro migrano come le poiane e vanno al nord, fermandosi però in provincia di Belluno, provenienti dalle pinete di Lignano e Bibione. Non c’era nessun umano, ma solo un cane maremmano, una pecora adulta e il suo agnello, in un piccolo, temporaneo recinto. Una piccola roulotte, con bombole di gas e bottiglie d’acqua all’esterno. Gli ultimi cento metri prima di arrivare a quel punto, erano cosparsi di escrementi ovini, impronte di unghie fesse e molte pozze di orina, dal tipico odore di urea. Il cane è rimasto zitto e fermo, disteso sotto le frasche. Io l’ho guardato e lui mi ha guardato. Né io mi sono avvicinato a lui, né lui si è avvicinato a me. Non ho osato fare un passo verso il recinto della pecora e del suo agnello, per non suscitare nel cane l’istinto di protezione del gregge. In silenzio, dopo un paio di minuti, ho ripreso la strada dalla quale ero venuto. Nessuno, a parte i tre animali citati, si è accorto di me. Avevo i piedi bagnati e provavo un certo disagio. Volevo tornare a casa per cambiarmi i calzini. I vecchi scarponi lasciano entrare l’acqua. Forse è ora di buttarli.


Imparare e disimparare


Fonte: Cultura Libera, ApertaMente 

Abbiamo capito che la terra è rotonda (due millenni fa); abbiamo capito che si muove (mezzo millennio fa). A prima vista sono idee assurde. La terra appare piatta e immobile. Per digerire simili idee, la difficoltà non è stata l'idea nuova: è stata liberarsi da una vecchia credenza che sembrava ovvia; metterla in dubbio sembrava inconcepibile. Siamo sempre convinti che le nostre intuizioni naturali siano giuste: è questo che ci impedisce di imparare. La difficoltà quindi non è imparare, è disimparare.

Carlo Rovelli, Buchi bianchi, 2023

Il triangolo e l'occhio mi ricordano qualcosa!


Testo di Lucy Medeiros

Tutti coloro che non sono sulla tua stessa frequenza evolutiva e spirituale si allontaneranno da te man mano che scoprirai sempre di più chi sei veramente! E coloro che sono sulla tua stessa frequenza energetica si sentiranno attratti da te e tu da loro. Comprenderai quanto sia meraviglioso e incredibile che le persone giuste appaiano in un modo così spontaneo e divino, proprio nei momenti in cui sentirai il bisogno di averle vicine. Scoprirai che tutto è energia magnetica.

Sarebbe interessante!

Fonte: Giugno Ravarinese 


Anteprima giugno ravarinese

Bufale scientifiche


Luca Perri e Serena Giacomin

31 Maggio 2024 ore 21

Piazza Martiri della Libertà

Ore 21 - Serena Giacomin ‘Bufale Climatiche’

Ore 22 - Luca Perri ‘Astrobufale’


Serena Giacomin, climatologa e divulgatrice scientifica, presidente dell'Italian Climate Network. Conduce le rubriche meteo e di approfondimento ambientale sulle reti Mediaset, La7 e le principali radio nazionali. Autrice con Luca Perri di Pinguini all'equatore.


Luca Perri, astrofisico e divulgatore presente su Instagram e YouTube e attualmente volto di Noos di Rai1 e del Kilimangiaro su Rai3. Ha scritto un libro "Pinguini all'equatore" ha partecipato al documentario Infodemic, sull'infodemia insieme a Barbascura.

venerdì 17 maggio 2024

Il seminatore volante


Fonte: Cose fighe

Un paracadutista si lancia con più di 100 milioni di semi in Amazzonia. Il paracadutista Luigi Cani ha trasportato 100 milioni di semi in una remota area deforestata dell'Amazzonia. Sono stati trasportati in una scatola di legno biodegradabile di oltre 1 m³ per 300 kg. Luigi si è tuffato a 300 km/h. Ha anche detenuto il record mondiale per il paracadute più piccolo del mondo nel 2020. I semi raccolti per il progetto hanno un tasso di germinazione superiore al 95% e non necessitano di alcun intervento umano per germinare.

Incontri ravvicinati con intelligenze superiori


Fonte: Giustizia Animalista

“Quando l'ho catturato era giustamente terrorizzato, lottava offrendomi uno o due tentacoli, sperando fossi una murena (amico mio, io e i miei consimili siamo assai peggio di qualsiasi murena). Col pensiero gli dicevo "tranquillo, non voglio farti male ma solo spostarti da qui, ci passa troppa gente", che pensiero stupido. Si è calmato, allora ho mollato la presa. Si è spostato dietro il mio braccio e mi guardava. Istintivamente sapeva che il pericolo viene dai miei occhi, e se ne teneva distante, ma non riusciva a non guardare. Poi ha aderito totalmente alla mia pelle, leggerissimo, senza presa, ma ben ancorato con le ventose centrali. I tentacoli mi toccavano appena ed ho capito che mi stava studiando, cercava di capire. La sua colorazione, inizialmente bianca di terrore, poi rossa di lotta adesso era moderatamente mimetica, tranquilla. Solo i due tentacoli frontali, più scuri, fiammeggiavano di coraggio e di curiosità. Il patagio tra i tentacoli si era allargato ad avvolgermi. Cosa voleva prendere da me? Un pensiero mi ha attraversato la mente, come se non fosse mio, come se venisse da fuori entrato dalla mia pelle. Il calore! Gli piaceva? Gli interessava? Lo voleva "capire"?


Un diamante è per sempre


Testo di Sergio Pastore

Avvengono tante cose che non sappiamo, non possiamo spiegare. Se l’evento ci rallegra o fa felici vorremmo ringraziare qualcuno (un Dio o un fato dalle sembianze umane), ci piace immaginare che quello sconosciuto qualcuno ci pensi e favorisca. Ma molto probabilmente, gli eventi semplicemente accadono, non c’è nessun fato o destino dietro di loro, nessun essere che ci somigli e ci pensi. Devo però ammettere che a volte trovo in un certo senso logica e appagante «l’eternità del tutto» (di ogni ente o fenomeno, dal più umile al più grandioso) del filosofo Emanuele Severino che ho letto - anche se con estrema fatica - per decenni. Dice Severino: tutto (ma veramente tutto, anche un moscerino) è da sempre e per sempre. Niente muore davvero, come siamo tutti portati a pensare. I fenomeni e enti che “apparentemente” muoiono e scompaiono, non sono distrutti per sempre, in verità “si eclissano” e … torneranno, riappariranno un giorno. Insomma, l’eterno ritorno (ma non so se l’eternità di Severino sia uguale all’eterno ritorno di Nietzsche).



L’asteroide può aspettare


Passata è la tempesta, odo le ranocchie far festa, e la civetta, tornata in su la via, che ripete il suo verso. Tutte le notti sono sveglio all’ora del Diavolo e il cervello mi lavora a mille, sfornando pensieri in quantità, a raffica, luccicanti e originali, ma non sempre ho voglia di metterli per iscritto. Quando mi succede, accendo il computer e li registro sul silicio, perché è così che noi moderni prendiamo nota e mettiamo per iscritto le nostre idee. Così, dopo aver ascoltato con piacere le mie rane innamorate, la civetta che era da tanto che non si faceva sentire e il commento di un’utente di facebook riguardo al cantante svizzero dal sesso indefinito che dicono abbia vinto una gara canora da qualche parte nel mondo, ma non troppo lontano da noi, mi sono venuti in menti alcuni pensieri, forse provenienti proprio dal Diavolo, vista l’ora, chissà!


giovedì 16 maggio 2024

Un animalista che difende Darwin


Giovanni Posa: Premesso che sono un etologo vegano e attivista animalista e che in tempi non sospetti mi son opposto al provveditore agli studi di Padova per la sua "trovata" pedagogica di invitare tutti i bambini delle scuole elementari ad andare al circo, dimentico che gli insegnanti godono del "privilegio costituzionale" di essere liberi nell'insegnamento...e ce mancherebbe che ce vene un provveditore a dirci quello che è giusto insegnare. Scarpati, provveditore agli studi all'epoca, di Padova e provincia, se lo sogna ancora la notte de esse finito sul giornale pe sta bella trovata! Ma scusa, hai mai letto qualcosa su Charles Darwin e la sua avventura sul "Beagle", il brigantino dove si imbarcò come naturalista? Fatto il peso con i tempi, è troppo facile giudicarlo adesso con tutti i guai che si è procurato per il suo "L’origine delle specie", nella sua comunità bigotta, lo trovo un vero insulto per un grandissimo della scienza naturale e soprattutto un insensato moralismo a ritroso. No, perché allora non condannare anche tutti i popoli raccoglitori e cacciatori del Paleolitico, come i Cro magnon? Per non parlare dei Neanderthal! Come diceva il principe De Curtis, in arte Totò, “ma mi faccia il piacere!”.

Me: Alle medie avevo una vera venerazione per Darwin. Ho finito da poco di leggere "Viaggio di un naturalista intorno al mondo" e quand'ero maestro elementare ho avuto anch'io i miei grattacapi con i genitori dei bambini. Una volta il Provveditore agli studi di Udine mi mandò a chiamare e mi pose la fatidica domanda: "E' vero che lei insegna solo educazione ambientale?". All'epoca ero supplente. La cosa peggiore, dell'abitudine dei naturalisti ottocenteschi (e anche novecenteschi) di ammazzare gli animali, è che hanno fatto scuola e ancora oggi ci sono naturalisti che, se potessero, uscirebbero con il fucile piuttosto che con la macchina fotografica. Io ci litigo continuamente sui social. Ce n'è tantissimi!


Desideravo un serpente e qualcuno mi ha accontentato

Due cose Esculapio ed ENKI hanno in comune: l’amore per l’umanità e il serpente. Mentre ENLIL, il militare, aveva per simbolo l’aquila, il suo fratellastro ENKI, lo scienziato, aveva per simbolo il serpente. E mentre ENKI, sotto forma di serpente, cercò di sottratte Adamo ed Eva alle grinfie di ENLIL, nel laboratorio militare dove venivano sottoposti ad esperimenti genetici, Esculapio cercava di alleviare i malanni degli uomini, essendo quindi tenuto da tutti in grande considerazione. In ogni tempio dedicato ad Esculapio, i sacerdoti tenevano un serpente e chi ne avesse ucciso uno nel tempio, avrebbe commesso un grande sacrilegio. Esculapio era un Dio minore, cioè un ibrido tra un Anunna e un terrestre. Non si sa chi siano stati i suoi genitori, perché questa informazione si è persa nei meandri del mito. Chi dice una cosa, chi dice un’altra. E anche della sua progenie non si sa niente di sicuro. Si sa solo che due suoi figli, Macaone e Podalirio, seguirono le sue orme, diventando entrambi medici. Il naturalista novecentesco Giuseppe Scortecci ha definito il Colubro di Esculapio come “serpente tipico”, ovvero con le caratteristiche anatomiche che ci si aspetterebbe da un serpente. Volgarmente è conosciuto con il nome di Saettone, data l’agilità con cui fa perdere le sue tracce. Se domenica 12 maggio sono riuscito a prenderne uno per la coda è perché non si era ben termoregolato, cioè non era ancora...”cotto” a puntino, ma ancora un po’ intontito per il freddo della notte. Sempre secondo Giuseppe Scortecci, il nome latino di questa specie di ofido è Elaphe longissima, ma poi, in tempi successivi, qualche tassonomista lo ha chiamato Zamenis lungissimus, nome che detiene tuttora. Se di tanto in tanto vengono fatti questi cambiamenti di nome è perché vengono scoperte nuove specie, oppure, meglio, perché si fanno spostamenti di specie da un genere ad un altro. Insomma, si mette ordine. Il “mio” colubro mi ha dedicato, obtorto collo, due giorni della sua vita, chiuso nel terrario, dove ha trascorso il tempo praticamente dormendo. Quando, dopo circa 50 ore l’ho liberato, nello stesso luogo della cattura, mi è sembrato del tutto a suo agio e tranquillo. Ma, benché trattato con il massimo rispetto e le massime cure nel manipolarlo, sono sicuro che le critiche di quelle anime belle degli animalisti, non mancheranno. Spero che per tale mio sopruso nei confronti di un saettone, il Grande Serpente, che è chiamato diavolo e Satana, non mi abbia riservato un posto nel luogo caldo dove risiede e dove magari mi sta già aspettando.


Una buona notizia


Testo di Gabriella Dimastrodonato 

L’orsa JJ4 (Gaia) lascerà il Casteller e sarà trasferita in Germania. Per l'animale che il 5 aprile dell'anno scorso uccise Andrea Papi a Caldes si fa concreta l'ipotesi di trasferimento al parco orsi e lupi nella foresta Nera in Germania, dove da aprile 2021 vive la sorella Dj3 e dove nel 2010 era stata trasferita anche la madre Jurka. A darne notizia è il Corriere del Trentino, notizia confermata dalla Provincia che l'aveva catturata per abbatterla.

Boleti giganti


Testo di Pino Maggiolo

In questa fotografia è ritratto mio padre, buonanima. Nell'autunno del 1969 aveva trovato nei monti di Santadi due funghi (classificati Boletus lepidus) dal peso rispettivo di 45 e 37 chilogrammi. (pesati senza gambo!). Il più piccolo fu consegnato alla facoltà di biologia dell'Università di Cagliari, mentre il secondo, quello di 45 kg e ormai in parziale disfacimento, è quello riprodotto in questa fotografia. Posso dirvi che il fungo aveva un diametro di 60 cm. circa ed uno spessore in altezza di circa 30 cm.

mercoledì 15 maggio 2024

Noi siamo i padroni del Creato!


E’ un’emorragia continua. Io non so cosa fare, se non lanciare il mio personale appello ad andare più piano, ma soprattutto a stare attenti sulle strade extraurbane, dove, specie in questo periodo, ci sono molti animali selvatici in movimento, alla ricerca del partner, o del cibo per nutrire la covata. Quest’ultima ipotesi non vale per le lepri perché, come tutti sanno, ha prole precoce, a differenza del cugino coniglio che ha prole inetta. I leprotti sono subito indipendenti. Tuttavia, le lepri sono famose per i combattimenti fra maschi e quando è il periodo degli amori non capiscono più niente, si muovono tantissimo e perdono il senso del pericolo. Ma un po’ così capita per tutti gli animali. Domenica scorsa, per esempio, me ne tornavo a casa in bicicletta e un ramarro se ne stava dall’altra parte della carreggiata a prendere il sole per termoregolarsi, proprio nelle zona dove passano le macchine, a circa trenta centimetri dal bordo dell’asfalto. Ho dovuto tornare indietro per mandarlo via da lì. Questa lepre non aveva certo bisogno di scaldarsi al sole, anche perché oggi la giornata è nuvolosa, per cui presumo che si sia trattato di una collisione imprevista per l’automobilista. Cioè, è saltata fuori all’improvviso, non come con i serpenti che, girando in pieno giorno, si vedono da lontano sui rettilinei, ma il guidatore non ci pensa proprio a rallentare, non ci bada, perché pensa che la strada sia sua, e in ogni caso, l’uomo è padrone del Creato. Maledetto antropocentrismo! Padroni del Creato? Padroni di un bel niente!


La colpa è sempre dei ratti!


Marco Maut: In Spagna sono stati scoperti dozzine di pazienti affetti da una malattia misteriosa. L'epatite E dei ratti. Il virus fu scoperto in Germania nel 2010. Ma si pensò che non si potesse trasmettere agli esseri umani. Dopo 8 anni si trovò un'altro caso a Hong Kong, ma finora sono stati registrati solo sporadicamente. Secondo il quotidiano Pais i primi tre casi d'epatite furono registrati a Cordoba, Pamplona e Siviglia, ma il numero dei casi è aumentato fino a 40 e continua a crescere. Gli esperti hanno esaminato più di mille ratti e hanno osservato che circa il 30% d'essi sono portatori del virus. Non è stato ancora determinato il modo in cui l'agente patogeno si diffonde dai ratti alle persone. Quindi, oltre l'epatite ABC e D ora ce n'è un altro. Bisognerebbe riflettere, ma tanto sarebbe inutile.

Me: E' notorio che i ratti di fogna siano portatori di agenti patogeni, ma non è sempre così semplice. Si pensava che fossero portatori della peste, ma in realtà erano portatori delle pulci che lo erano. E se fossero le fogne dell'uomo ad essere il vero pericolo?

Marco Maut: Senza dubbio. Sono virus che non nascono dal nulla. E i ratti sono animali che vivono in un habitat pieno delle schifezze umane, tant'è che possiedono un sistema immunitario eccezionale. E le fogne specialmente non vengono mai pulite dai tempi della cloaca massima.

Usano un'immagine di morte per farsi pubblicità


Fonte: Bproteq Italia 

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martedì 14 maggio 2024

Un coleottero attaccato alla vita con i denti

Nella mia collezione di reperti naturalistici, fino ad oggi avevo solo la testa di un cervo volante, forse trovata da me anche se non ricordo né dove, né quando. Oggi si aggiunge un coleottero lucanide, maschio, tutto intero, ad eccezione dell’addome. La mia ipotesi è che sia stato schiacciato da qualche macchina di pescatori (le uniche che si inoltrano in quella capezzagna), o da qualche trattore, ma solo parzialmente, senza schiacciarlo del tutto. Poi, da brave spazzine, sono arrivate le formiche rosse. Ma la domanda su come sia stato ferito non è la sola; l’altra domanda, che ha più un carattere filosofico, è: gli insetti possono soffrire? Considerato che sono dotati di gangli nervosi, benché molto differenti dai nostri nervi, potrebbero provare una sorta di dolore, come lo conosciamo noi. Bisognerebbe sentire il parere di un esperto in fisiologia animale. Se dovessimo essere certi che anche gli insetti soffrono, la Natura si rivelerebbe essere un inferno per milioni di loro, come per esempio per tutti quelli che vengono mangiati dalle mantidi, pezzo dopo pezzo. Comunque, gli insetti menomati non sono i soli a dimostrare grande resistenza di fronte alla morte. Sono stati accertati casi di rospi e tartarughe, ma anche pesci gatto, sopravvissuti alle peggiori amputazioni. Io stesso, molti anni fa, sulla riva di un laghetto, vidi dei rospi completamente svuotati dall’intestino, ma ancora vivi. Sul momento non seppi spiegarmi cosa stavo vedendo, ma poi capii che i responsabili di quella che a tutti gli effetti era una predazione, erano i ratti. Ratti contro rospi. I secondi destinati a una fine terribile, con i primi che se n’erano andati belli pasciuti dopo essersi rimpinzati delle parti migliori, le più tenere. Tornando al cervo volante, quale sarebbe la cosa migliore per lui? Qual è la mia responsabilità nei suoi confronti? Immagino la risposta, ma io lascio le cose al caso. E aspetto che giunga la sua ora, come e quando Natura vuole.


Le lumache non si limitano a "deturpare" l'insalata


Fonte: Progetto Riccio Europeo

Vorrei essere in grado di capire. Ci sono persone che coltivano un orto perché "Così so cosa mangio", "Il mio orto è biologico”. Poi, lo riempiono di veleni perché le lumache deturpano le loro belle insalatine. Basterebbe informarsi per conoscere gli innumerevoli metodi per tenere lontane le lumache. Invece che uccidere. Cosa dire.....buon appetito! Nella foto, un giovane, sano, bel riccio. Morto per l'uso del vostro lumachicida. Pensate a cosa mangiate. Cari biologici solo in teoria.



Me: Non è che le lumache "deturpano" le insalate. Le mangiano proprio, completamente. Per tre primavere ho usato metodi non violenti per risolvere il problema. Tutte le mattine alle cinque le raccoglievo in una vaschetta e le deportavo lontano: era come svuotare l'oceano con un cucchiaino. Ora sto provando con la birra. L'ho messa in alcune vaschette dove - ahimé - vi cascano e annegano. E le mie insalate restano integre. Mi sono forse dannato l'anima di animalista per questo? E allora, quando uccido pulci e zecche dei miei cani, non sono invertebrati nocivi anche quelli?

lunedì 13 maggio 2024

Satana al salone del libro


I fratelli Kagakazov: C’è del buono in questo mondo…

Liliana: Ho deciso di espatriare. Non posso più leggere 'ste cazzate!

nero solari: A proposito, ma che fine ha fatto Turetta?

Il senziente: Non saprei, anche la Punto nera è sparita.

Non ho mai capito questa storia della quinta dimensione!


Testo di Rodolfo Palermo

Se dovete accedere alla V dimensione senza passare per la IV, vi consiglio di scegliere un bel rettilineo e di tirare bene la III fino al fuori giri. Messaggio dedicato solo a chi si sente già asceso in V dimensione ma gli altri sono tutti bifolchi e terricoli ancora in III dimensione, se non in II... e quindi litiga con tutti perché lo ostacolano. Questi esseri involuti delle dimensioni inferiori devono scomparire perché lui è in piena "speciazione" (come un bruco che diviene farfalla) ed è superiore a tutti i terricoli.

Libretti di istruzioni per batteri


Tratto dal libro: “Oltre l’orizzonte del tempo”

Immaginiamo per un attimo di essere uno scienziato del XXII secolo, capace di ricombinare il DNA di un essere vivente per creare una nuova forma di vita elementare intelligente, ad esempio un batterio intelligente. Ora immaginate che voi e il vostro piccolo batterio intelligente appena creato vi guardiate fisso negli occhi per qualche istante. Cosa vi aspettereste che facesse il batterio intelligente appena “inventato”? Vi aspettereste di vederlo correre a cercare un altro batterio simile a lui e che ve lo sacrifichi su un altare per chiedere la vostra benevolenza? O vi aspettereste che bruci incenso invocando il vostro nome per attirare la vostra attenzione? Oppure vi aspettereste che prenda quattro fiammiferi per creare un tempio in vostro onore? O che canti inni e melodie inneggianti a voi per mostrarvi quanto vi ama? Oppure che vada in giro tutto incappucciato per non offendervi mostrando le sue parti intime? Vi fa sorridere tutto questo? Eppure, tutti questi sono atteggiamenti che gli umani hanno avuto e continuano ad avere quando pensano che la loro esistenza sia dovuta a “qualcuno”, e non a “qualcosa”. L’idea che possa esistere un “Creatore” condiziona fortemente la psiche e la morale di tanta gente. Quando si pensa ad un Creatore, in tanti sentono un istinto primordiale di adorarlo come Dio.


Riesumano cadaveri!


Testo di Matteo Gazzini

La Pace è un valore da riscoprire. Non c'è via per la Pace, la Pace è la via! L'8 e il 9 giugno, votiamo per la Pace, votiamo per Forza Italia.

Nostalgia di quand'eravamo cavernicoli


Testo di Viola

Tutto bellissimo ma metti che, quello che dorme dal lato destro del letto si sveglia nel cuore della notte per andare in bagno, dimentica che ai piedi del letto c’è la vasca, cade dentro e muore…

domenica 12 maggio 2024

Dai, che entro l'anno finisce la guerra!


Testo di Adriano Valente

La disfatta. Una guerra che sarebbe finita prima di cominciare, se non fosse che gli ordini degli schiavisti erano quelli di sfiancare la Russia, e indebolire l'occidente, hanno ottenuto la devastazione dell'Ucraina,..con una Russia sempre più forte.

Se mi votate avrete un pollo in ogni pentola!


Testo di CesareSacchetti

I propagandisti della Lega su X si stanno adoperando per far passare il consunto messaggio che "se non voti vince il PD". Forse ancora non hanno capito che questa canzoncina non attacca più. Le persone semplicemente hanno capito, e hanno visto, che il centrodestra e la Lega sono soltanto un PD con un altro nome. Il popolo vuole uscire dal falso binario. Il popolo vuole una vera classe dirigente al servizio del Paese.

Ogni scusa è buona per promuovere il meticciamento


Fonte: Mamafrica Onlus

Ci sono luoghi in cui le donne per partorire rischiano la vita, in cui le mamme per proteggere i propri figli fanno l'impossibile per crescerli, hanno il cuore distrutto e non hanno più lacrime davanti alla loro morte. Il nostro pensiero va a loro.

Lo scontro tra evoluzionisti e creazionisti non finisce mai!


Lucani nel Mondo: Il reperto rinvenuto a Venosa è un femore di Homo erectus di circa 350.000 anni fa, confermando la presenza di questa specie nel sud dell'Italia nel Pleistocene medio. Il femore mostra segni di ferite, suggerendo un'interazione con predatori o incidenti durante la caccia. Il sito di Notarchirico offre una panoramica sulle condizioni ambientali e sulla vita dell'epoca, con prove di attività umane come caccia e raccolta, e la presenza di animali preistorici nella dieta umana, come elefanti antichi. In particolare, resti di elefanti indicano che gli umani potrebbero averli utilizzati per il cibo, suggerendo interazioni avanzate con l'ambiente circostante.

Innocenti Paco: Come hanno fatto gli ''scienziati evoluzionisti'' a stabilire che si tratta di un femore di Homo erectus, dato che 350.000 anni fa non erano lì presenti quando fu ucciso durante la caccia dai predatori? Questi ''Sommi sacerdoti del sapere'', non hanno mai visto un Homo erectus, non sanno nemmeno come fosse fatto, visto che questi ominidi non sono mai esistiti. Tutta questa storia in generale, degli ominidi, Neanderthal, macachi, bertucce e babbuini, fa parte solamente della loro fantasia costruita in 165 anni, da quando Charles Darwin ha scritto il libro ''L'Origine delle specie'' presentato nel 1859. Di certo, credere nella ''teoria dell'evoluzione'', richiede una dose di credulità che ha dell'inverosimile!

Dassetto Paolo: Innocenti Paco, invece quale sarebbe la tua teoria di illuminato?

Innocenti Paco: Guardi che con me non funziona il ''sarcasmo''. Non ho bisogno di teorie per capire. Basta il buon senso.

Dassetto Paolo: Il mio non era sarcasmo, ci tenevo realmente ad avere un suo parere. Mi spiace averle dato un’ impressione diversa.


sabato 11 maggio 2024

Il coleottero essenziale


Circa un mese fa, ho pubblicato un video, su You Tube, con uno scarabeo stercorario che avevo trovato nei dintorni. Oggi ne ho trovato un altro. Stava annegando in pochi centimetri d’acqua e non potevo lasciarlo lì. L’ho quindi portato a casa in una scatoletta di fiammiferi vuota e filmato con il cellulare ma, non volendo ripetermi, non l’ho pubblicato su You Tube. Io lo trovo bellissimo, il prototipo del coleottero, una personcina seria e a modo, grave nei movimenti, pulito e di bell'aspetto, anche se ha pessime abitudini alimentari. La cosa curiosa è che io continuo a trovarne nelle vicinanze di casa, benché il primo cavallo e le prime mucche si trovino a più di un chilometro di distanza. Evidentemente, si sposta, vola parecchio, magari per cercare la femmina. Non vado mai là dove ci sono i recinti del bestiame, perché attorno ci sono molte proprietà private e qualcuno che si aggira fra le case potrebbe destare dei sospetti. Quindi, rimarrò con la curiosità di sapere se effettivamente tutti questi Geotrupes che trovo vadano fin laggiù ad approvvigionarsi dello sterco bovino ed equino per deporre le uova. Quando abitavo in città, lontano da queste zone rurali con recinti di bestiame al pascolo, di stercorari non ne trovavo mai. Sono troppo belli!


Dio è morto e il Karma sta dormendo profondamente


Immaginiamo che le autorità preposte alla segnaletica stradale mettano dei cartelli triangolari di pericolo, con il vertice in alto e una striscia rossa sul bordo, per avvisare gli automobilisti di fare attenzione a quel particolare evento possibile. E immaginiamo che al posto di un capriolo, una mucca o un triceratopo, ci sia la silhouette di un serpente. Come reagirebbero gli utenti della strada? Rallenterebbero? Siccome, quando ero ancora insegnante elementare, si parlava di “educazione permanente”, che non ha niente a che fare con le parrucchiere, ma significa solo che ”non si finisce mai d’imparare”, un adulto che trovasse sul ciglio della strada l’immagine istituzionalizzata di un serpente, imparerebbe che deve prestare attenzione alle cose lunghe e striscianti, spesso nere, che potrebbero trovarsi sulla carreggiata. Tanto più che i serpenti si spostano di giorno e sono quindi visibili da lontano. Se costruissi io un cartello di tal genere, a mie spese, e lo mettessi, abusivamente, lungo quella maledetta strada che va da Sivigliano al bivio per Sterpo e Romans, quanto tempo pensate che durerebbe? Ho una vaga sensazione di impotenza. La gente corre, se ne frega degli animali, sulla base del preconcetto che siamo padroni del mondo, con tutte le sue strade, regionali, statali e comunali, e quindi, se non ci sono vigili in giro, corriamo! Se a questi incoscienti e frettolosi guidatori mando qualche maledizione, sono troppo cattivo? Devo aspettare che intervenga il Karma, magari con una bella uscita di strada, un platano che gli va addosso, la spalletta di un ponte, il muro di una casa? Già m’immagino il Karma che sbuffa, spazientito, dicendo: “Ma devo fare tutto io?!”. Intanto, grazie ai frettolosi Niki Lauda nostrani, un altro serpente non potrà più riprodursi. Avanti così, Homo sapiens, allegramente!


venerdì 10 maggio 2024

Mi piace guardare gli altri che mangiano!

Mantide e insetto stecco fanno la stessa cosa, come fanno tutti: mangiano! Ma che sensazioni provate mentre osservate una mantide che mangia una cavalletta viva? E che sensazioni provate mentre osservate un insetto stecco che mangia una foglia di rovo? Ora, chiedetevi il perché. Potrebbe essere un test per sapere se siete dotati di empatia, cioè della capacità di mettervi nei panni degli altri. Non credo che molta gente sia in grado di mettersi nei panni di una cavalletta, e meno che mai in quelli di una foglia di rovo. Ma c’è forse qualcosa di sbagliato? E’ normale, secondo me, provare solidarietà per un essere vivente, dotato di simmetria bilaterale, piuttosto che per una pianta, che non si capisce dove abbia la testa e dove abbia le gambe. E’ una questione istintiva, forse inconscia. Una cavalletta ha una testa (come noi); ha occhi e bocca (come noi) e forse anche orecchie e naso...ma su questo siamo disposti a sorvolare, perché nessuno è perfetto. Senza naso, le cavallette si risparmiano i fazzoletti...c’è sempre qualcosa di positivo, anche nell’assenza del naso! L’insetto stecco mangia di notte, ma se gli accendo la luce a tutte le ore, lui continua a mangiare. Forse non si accorge neanche che ho acceso la luce. In origine ce n’erano cinque, ma uno è sparito e dev’essere caduto a terra morto mescolandosi con i fuscelli a cui somigliava. Gli altri quattro crescono bene e si allungano a vista d’occhio. La tecnica di manducazione è simile a quella dei bruchi: si mettono di taglio rispetto alla foglia e la divorano da sopra in giù, non da sotto in su, forse perché così vedono ciò che mangiano. In teoria dovrebbero mangiare anche le foglie di nocciolo, ma per ora gli sto dando solo quelle di rovo, visto che vicino casa ne ho grande abbondanza. Con il progredire della stagione, quando verranno meno le foglie dei rovi, vedremo cosa potrò mettere al loro posto. Ma può anche darsi che per quell’epoca saranno già adulti, avranno deposto le uova e il loro ciclo vitale sarà giunto al termine. Spero che almeno un paio giungano a tale risultato, perché vedo che due sono belli lunghi, mentre gli altri due sono un po’ più piccoli. E non li ho mai visti mangiare.


giovedì 9 maggio 2024

L'infarto all'età di vent'anni è sempre esistito


Testo di ilCicloCinico

Avete notato come i media stiano dando risalto a infarti, morti improvvise e turbotumori? Voi direte: così facendo finiscono per fare il gioco dei NoVax e invece no, quello è secondario. Ciò che a loro preme è sedimentare nella mente dei fessi che questi eventi siano la normalità.

Gli animali, ce l'hanno o non ce l'hanno la coscienza?


Testo di Anonimo

"È un topolino minuscolo, impaurito e molto affamato quello che vive in una piccola gabbia nel laboratorio per esperimenti del dottor Russel Church, ricercatore della Brown University. La piccola cavia, X, ha veramente bisogno di mangiare, è da parecchio tempo che digiuna. Lui lo sa come procurarsi il cibo, lo sa che basta premere una leva per far scendere l’agognato premio che servirebbe a riempirgli la pancia. In fondo è stato concepito e addestrato per questo. È molto intelligente, come tutti quelli della sua specie, e ci ha messo poco a capire il meccanismo della gratificazione: l’unico modo per ottenere da mangiare è tirare la stramaledetta leva. Eppure non lo fa, da diversi giorni non mette niente in bocca. Il congegno non è cambiato ma lui quella leva non la vuole proprio tirare. Il fatto è che, in una gabbia adiacente alla sua, hanno piazzato uno come lui, Y, un topolino piccolo e spaventato, le cui zampette esili poggiano su una griglia elettrizzata. Ed ogni volta che X tira la leva una violenta scossa elettrica attraversa il reticolato posto ai piedi del suo vicino di cella e lo fa ballare sui carboni ardenti. X ci ha messo poco a fare la connessione, a dedurre che la leva per lui è salvezza mentre per Y è morte. E ha deciso di non tirarla più, che è meglio crepare di fame piuttosto che vedere e sentire il suo compagno di prigionia contorcersi dal dolore, piuttosto che è essere l’esecutore materiale di quella sofferenza.


Treccine di 3.000 anni fa


Fonte: The Museum of Canadian Artifacts 

Mummia di una giovane donna di circa vent'anni, risalente al Nuovo Regno (ca. 1550-1069 a.C.). Sulla base della posa di sepoltura, è probabile che non fosse di status reale, ma benestante, il ragionamento aggiuntivo è la qualità della mummificazione; organi come il fegato e la milza, e la materia cerebrale, risiedono ancora nel corpo. La scansione recente ha mostrato che ha una leggera curvatura della colonna vertebrale (scoliosi). La donna senza nome, attualmente è esposta al Museum of Treasures, Wichita, Kansas, Stati Uniti. Questa fotografia, che mostra i suoi bellissimi capelli intrecciati, è stata scattata da Eric Peacock su Flickr. 

I popoli nordici, ossessionati dalle balene


Fonte: Storiachepassione.it 

Petroglifo raffigurante balene, Qaqortoq, Groenlandia.

I nostri guai cominciarono 74 anni fa!

Fonte: Council of the European Union

Il 9 maggio è la festa dell'Europa!

Sai cosa si festeggia in questa occasione?

Scopri cos'è la Giornata dell'Europa.


mercoledì 8 maggio 2024

Cavoli amari!

L’anno scorso ho voluto provare a coltivare i cavolini di Bruxelles. Vi aleggiavano intorno le Cavolaie e siccome non ho fatto niente per impedirglielo non ho avuto neanche un cavolino da mettere in tavola. Alla fine, le parti verdi le ho date ai conigli del vicino. Quest’anno ho rinunciato ai cavolini, ma spontaneamente, non avendo tagliato l’erba per scelta, sono nate un paio di Brassica rapa, una sola delle quali è stata attaccata dalle cavolaie, e non capisco perché. Si tratta della cavolaia maggiore, la più comune in Italia e in tutto il bacino del Mediterraneo. Attacca principalmente le brassicacee, in primavera quelle spontanee, in estate quelle coltivate. Ha infatti due generazioni all’anno, la prima dovuta ad adulti che hanno passato l’inverno sotto forma di pupa, la seconda dovuta ai nuovi nati della prima generazione. Se non si hanno scopi agrari, avere il giardino-orto frequentato dalle farfalle è effettivamente un piacere estetico, ma se c’è almeno un libro che spiega come attirare gli uccelli vicino casa, che s’intitola “La gabbia senza sbarre", c’è una grande quantità di articoli che spiegano quali sono le piante da coltivare in giardino se si desidera che sia frequentato dalle farfalle. Non so se ci sono anche libri che parlino di ciò. Al momento, i bruchi sono lunghi circa tre centimetri e fanno quello che fanno tutti i bruchi che si rispettino: mangiano! Sono curioso di vedere dove andranno ad appendersi per la metamorfosi. Hanno bisogno di una parete verticale, per attaccarvi la crisalide, e possibilmente riparata. Sotto il portico credo che troveranno ciò che gli serve.