martedì 7 febbraio 2012

Le arance del saluto



Solange Manfredi, collaboratrice di Paolo Franceschetti, intervistata da David Gramiccioli di Radio Ies, ha recentemente illustrato il contenuto del suo libro di prossima pubblicazione, intitolato “La guerra psicologica in Italia”. Tra le altre cose ha affermato che gli angloamericani, ancora negli anni Trenta, avevano assoldato una spia di nome Giuseppe Cambareri, per farla diventare consigliere segreto di Mussolini. Piano che non riuscì.
I datori di lavoro del Cambareri già all’epoca parlavano di “gioco democratico”, intendendo con questa espressione che se l’Italia non avesse più avuto una dittatura, si sarebbe dovuto passare a un regime democratico, che avrebbe illuso i cittadini elettori di poter contare qualcosa nella vita della società. Illusione che si è protratta fino al giorno d’oggi e che ha consentito ai cosiddetti complottisti di riferirsi ad essa con le famose pillole del film Matrix, una rossa e una blu.


Per capirci facendo un esempio, gli italiani inconsapevolmente inghiottono la pillola azzurra nel momento in cui vanno a votare al referendum su acqua e nucleare, convinti che la loro volontà sarà rispettata, mentre la pillola rossa viene inghiottita da pochi individui attenti ai retroscena della poliedrica e ingannatrice realtà, nel momento in cui il governo tecnico degli Illuminati realizza sia la privatizzazione dell’acqua, sia il programma delle centrali nucleari. Tutti gli altri cittadini, anche di fronte a tali colpi di mano, continuano ad inghiottire la pillola azzurra, nella convinzione che il ministro Corrado Clini, e compagnia massonica danzante, agisca in ogni caso per il bene della popolazione.
Se quanto fin qui affermato corrisponde al vero e la nostra società sedicente democratica è in realtà una dittatura soft, ne consegue che le nostre scelte, nelle urne o in ogni altro momento della giornata, sono una pia illusione, perché senza accorgerci siamo condizionati ad entusiasmarci, ad indignarci e ad appoggiare iniziative a comando, grazie ai potenti e misconosciuti strumenti di condizionamento che gli Illuminati hanno a disposizione. Siamo in piena dittatura fascista e non ce ne rendiamo neanche conto!

In questo modo, facendo abbondante uso di termini da neolingua orwelliana, anche i soldi che l’undici febbraio prossimo saranno raccolti in ottanta piazze italiane da circa 2.000 volontari dell’AIRC (Associazione Italiana Ricerca sul Cancro) verranno estorti a gente ingannata che penserà di fare una cosa buona e giusta. Nello stesso modo in cui in un prevedibile futuro prossimo saranno le persone a chiedere l’instaurazione del nuovo ordine mondiale, così anche coloro che si fermeranno al banchetto dell’AIRC compreranno il sacchetto di “arance della salute” con gioia e partecipazione. Si allontaneranno soddisfatti avendo la sensazione di essere stati utili a una causa nobile, con una coscienza pulita e riciclata come succede tutte le volte che si esce da messa. In quel fine settimana, i devoti cattolici potranno fare un’overdose di autocompiacimento, passando dal banchetto delle arance prima o dopo essere stati a qualche funzione religiosa.
Alle loro spalle ci sarà chi gioirà per motivi più materiali, contando le banconote incamerate come la Chiesa ha fatto per secoli e come l’AIRC fa solo da qualche anno. Ovviamente, gli addetti al conteggio sorvoleranno sul fatto che la gente viene ingannata, che il cancro non verrà mai debellato e, nel caso dei cattolici, non c’è nessun paradiso ad attendere i devoti contribuenti. E’ chiaro che in questo contesto, chiunque si permetta di far notare la truffa della ricerca e l’inesistenza di una vita dopo la morte, viene visto come fumo negli occhi e scattano i meccanismi di difesa del posto di lavoro. Non solo nei 2.000 cosiddetti volontari, ma anche nei funzionari dell’associazione, nei ricercatori che usufruiscono dei finanziamenti e in tutti coloro che, sfruttando gli animali, si sentono dei padreterni, mentre sono solo dei truffatori legalizzati. Idem con Martin Lutero e tutti i suoi discendenti liberi pensatori, per i quali la Chiesa ha fissato un posto sicuro all’inferno, oltre ai roghi e all’ostracismo messo in opera per secoli.
La cosa curiosa è che mentre il 90 percento delle entrate serve per tenere in piedi la struttura, gl’insegnamenti teorici dell’AIRC non fanno altro che copiare quanto i vegetariani dicono da sempre. Infatti, affermano che “un numero crescente di studi sta dimostrando l’importanza di una sana alimentazione nella prevenzione del cancro”.
Al che mi viene da replicare: “Dimmi qualcosa che non so!”. Vabbé che hai a che fare con gente ignorante e che un discorso semplice
fa più presa, ma le banalità lasciano il tempo che trovano. Si sa che il cancro è il risultato di una contaminazione dell’ambiente tramite le sostanze tossiche con cui veniamo in contatto, ovvero attraverso l’aria che si respira, l’acqua che si beve, lo stress e i ritmi frenetici di vita e soprattutto il cibo che si mangia.
Diteci qualcosa che non sappiamo! Questi scoprono l’acqua calda e mirano ad imbonire la popolazione, con tecniche che ricordano la PNL e che assomigliano allo slogan di Zio Sam, quel vecchietto arcigno con il cilindro in testa e l’indice puntato in direzione di chi guarda. Una frase come questa “ Scopri cosa fa la ricerca e cosa puoi fare tu ogni giorno” starebbe meglio detta da John Kennedy, oppure in un ufficio di reclutamento per l’esercito. Evidentemente, si sono accorti che il coinvolgimento emotivo ad personam è la chiave per far aprire il cordone della borsa. E dovendo sfruttare ogni residuo di emotività, quale miglior occasione che quella di eventi topici della vita delle persone come cresime, battesimi, matrimoni e lauree? Ecco che magicamente appaiono sulla scena le bomboniere per ogni occasione, sfacciatamente chiamate “solidali”, acquistabili on line. Di solito siamo abituati ad associare l’aggettivo solidale ad equo e in molte città ci sono negozi equosolidali i cui ricavi vanno a finire nelle cooperative di lavoro del Terzo Mondo, ma se ciò ha un senso perché si tratta di famiglie africane e sudamericane che riescono così a sottrarsi alle grinfie delle multinazionali, come si fa a parlare di solidarietà comprando bomboniere e finanziando una massa di sfruttatori? Di animali e di credulità popolare.

Arruolano un esercito di ricercatori (poiché mostrare sempre Silvio Garattini alla lunga annoia) per decantare il valore protettivo dei vegetali e “la capacità di sbarramento contro la malattia di alimenti come spinaci, bietole, lattuga o cicoria”
Che strano! Sento sempre obiettare che l’alimentazione vegetariana porta scompensi e mangiare solo insalata stufa come vedere sempre in tivù Garattini. Come mai questi luminari della scienza non si fanno sentire quando si tratta di difendere la dieta cruelty free e invece li ritroviamo su tutti i giornali quando devono difendere il business del cancro?
Se tutte le 400.000 reticelle di arance rosse di Sicilia dovessero essere vendute a 9 euro a reticella, con il resto mancia, l’AIRC incasserebbe 3.600.000 euro. Quanti cani beagles da laboratorio si potrebbero comprare? Un’apparecchiatura per la risonanza magnetica va dai tre ai quattro milioni. Una per la PET costa circa due milioni e una per la TAC un milione e mezzo.
Tranquilli! Per quelle ci sono già i contributi statali, ma data l’insaziabilità delle industrie farmaceutiche, i soldi non bastano mai e c’è stato bisogno di arruolare privati cittadini, ben omologati e inquadrati, così da raschiare il fondo del barile. Crisi o non crisi, la solidarietà della popolazione, indotta artificialmente con precisi condizionamenti o nata spontaneamente nel cuore degli uomini di buona volontà, è ancora una risorsa da sfruttare e i meccanismi con cui la gente donerà generosamente saranno più o meno gli stessi che spingevano i fedeli nel Medioevo a donare le decime alla Chiesa e a comprare le indulgenze plenarie. Sia mai che così mi guadagno il Paradiso!
Non hanno lasciato nulla d’intentato. Quando si tratta di battere cassa, mettono in campo i pezzi da novanta. Quel viscido Veronesi, ex ministro della salute, vegetariano per motivi salutistici, non poteva mancare. Il suo faccione sorridente lo troviamo anche negli uffici postali, sui libri esposti presso gli sportelli, e anche su Repubblica ha voluto dire la sua, inventando perfino un neologismo: “nutraceutica, che consiste appunto nell'impiego dell'alimentazione come cura”.
Ma va! Anche tu, Veronesi, dicci qualcosa che non sappiamo, per favore! Lo dicevano già gli antichi cinesi: il cibo sia la tua medicina e la tua medicina sia il cibo. Invece di godersi un meritato riposo, il vegliardo continua ad imperversare con i suoi scontati consigli per gli acquisti, facendosi pubblicitario: “gli antociani presenti appunto nelle arance rosse di Sicilia. La dieta mediterranea, che dal punto di vista scientifico è un autentico patrimonio (come l'ha definita l'Unesco), perché è ricca di vegetali, di cereali e legumi e povera di proteine animali”.
Grazie Umberto! Se non eri tu a dircelo non ci sarebbe venuto in mente. Che sagoma quell’uomo! Vegetariano convinto e divulgatore, ma favorevole alla vivisezione. Una vera polpetta avvelenata.
Qualcosa, lo avrete capito, non quadra. Sembra che i tumori siano in aumento. Tanto che anche su Giornalettismo si afferma che “entro il 2030 e’ previsto un aumento del numero di casi che arriverebbero a quota 21,4 milioni”.
Un bel contrasto con frasi trionfalistiche tipo questa: “Il cancro è sempre più curabile”.
Se è sempre più curabile e se la ricerca con uso di animali continua a ricevere cifre astronomiche di finanziamento, come mai al
cancro non è stata trovata ancora una cura? Risponderò anch’io con una frase semplice e banale. Perché non la si vuole trovare!
E quando qualche ricercatore serio, che magari non fa esperimenti su animali, si avvicina a qualcosa che potrebbe assomigliare ad una cura efficace, ecco che Big Pharma si coalizza, come le tribù dei pellirossa che si unirono per combattere i bianchi. Uniscono le loro forze per screditare i ricercatori indipendenti, secondo modalità che conosciamo bene. E il sospetto, alla fine, è che il vero nemico da sconfiggere non sia tanto il cancro, ma i vari Di Bella, Gerson e Simoncini.
Altrimenti, come si può spiegare ciò che è successo al dottor Clarbruno Vedruccio che, avendo inventato un apparecchio diagnostico per i tumori, non è stato preso sul serio da nessuno e la sua invenzione è ancora sottoutilizzata. E’ un po’ la stessa cosa che è successa al signor Leonardo Grieco, su un altro versante. Le multinazionali nicchiano, latitano, fanno orecchie da mercante e, se l’interessato non capisce l’antifona, possono anche assoldare qualche killer professionista. Quando ci sono in ballo miliardi non si guarda in faccia a nessuno.
Intanto, tra una falsa speranza e l’altra, le multinazionali del business oncologico le provano tutte per tranquillizzarci e farci morire contenti e felici. Come la ministra Elsa Fornero ci confida che il lavoro fisso ce lo possiamo dimenticare, così anche Big Pharma ci suggerisce che con il cancro dobbiamo imparare a convivere. Sarebbe grottesco se non fosse tragico. E vai con i quadretti familiari di madre coraggio!
Prendete esempio da quella donna inglese, voi tutti che state sempre lì a lamentarvi della vostra malattia! Andate a testa alta di fronte alla morte e confidate nella ricerca scientifica. Anche se oggi schiattate, l’internazionale futura umanità sarà libera dal cancro. Abbiate fede. Orsù, fate vedere a nostra Signora della Falce come muore un vero patriota. Dio, patria e medicine. Non fate come Schettino, ma andate fieramente incontro al patibolo e rassegatevi ai cicli chemioterapici. Intanto mandate soldi, cuccatevi le arance e fidatevi di noi. “Magna e tasi”, dicono in Veneto. “Urbi et orbi, mandate tanti sordi”, dicono a Roma, che di queste cose hanno esperienza bimillenaria. E soprattutto non dimenticate di comprare le arance del saluto fascista. Abbiate fede!

2 commenti:

  1. I fiancheggiatori della vivisezione sono una macchina formidabile e potentissima.
    Associazioni come AIRC sono state messe in piedi dalle industrie farmaceutiche per sfruttare ogni brandello di solidarietà del pubblico.
    Quasi ogni malattia ha la sua associazione che dice di combatterla, anche se non tutte con i soldi ricavati comprano cavie per i laboratori.
    Grazie per il tuo appassionato intervento.
    Ciao

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