Fonte: Il Secolo d'Italia
A mali estremi,
estremi rimedi: la presenza di moltissimi clandestini che delinquono
in Italia
sta portando all’adozione di misure pesanti per resistere alle
sempre più numerose aggressioni contro le forze dell’ordine
colpevoli di fare il loro lavoro di controllo. Quattro diverse
aggressioni a pattuglie miste carabinieri-soldati e ai finanzieri
avvenute a Genova hanno infatti portato alla progressiva
blindatura dei mezzi del Reparto mobile della polizia
e del Battaglione Liguria dei carabinieri
nella zona tra darsena e vicoli. E’ la prima risposta visibile
alle aggressioni subite nei giorni scorsi dalle forze
dell’ordine: finanzieri
che sequestravano merce contraffatta presi a pugni (due militari
hanno riportato la frattura del naso) e l’assedio a due carabinieri
che notificavano un atto amministrativo a un senegalese con
precedenti per spaccio.
Emilio Fiora, comandante dei primo Gruppo
della guardia di finanza di cui fanno parte i Baschi
Verdi per spiegare quei
fatti aveva ventilato la possibilità di “una regia”. Il giorno
dopo la frase viene spiegata da fonti investigative vicine alle
fiamme gialle: “La reazione ai controlli potrebbe mirare a
dissuadere le verifiche, una strategia per evitarle”. Ma potrebbe
esserci anche il cosiddetto “effetto banlieue”. Gli immigrati
reagiscono “per alzare la testa, per dire basta ai continui
controlli, proprio come succede da anni nelle periferie parigine”.
Proprio due giorni fa il governatore della regione Liguria
Giovanni Toti
con un tweet aveva sostenuto la necessità di un maggior impegno in
materia di sicurezza. E molti abitanti di Genova hanno denunciato il
fatto che le forze dell’ordine non sono abbastanza presenti nei
quartieri “difficili”.
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