sabato 8 giugno 2024

Chiaro, semplice e ragionevole!


Testo di Paolo Becchi

Votare o non votare? Si discute molto sul problema dell’astensione. C’è il timore che cresca troppo e quindi l’invito pressante da parte di tutti è quello di andare a votare. Un po‘ come per i vaccini, anche se in quel caso ci si spinse oltre. Qui chi vuole può ancora astenersi. Insomma, c’è ancora libertà di scelta tra il voto e il non voto. Ma per cosa si vota? Per eleggere i nostri rappresentanti nel parlamento europeo. Diciamola tutta. I parlamenti nazionali già oggi servono a poco, ma quello europeo serve in gran parte a ratificare decisioni già prese dalla Commissione europea, che di fatto non può neppure sfiduciare. Ma allora a cosa serve? Principalmente serve a far credere che esista un popolo europeo, ma questa è solo una illusione; al momento esistono italiani, francesi, tedeschi ecc. e tra pochi decenni il problema è che italiani, francesi, tedeschi ecc. saranno in Europa una minoranza. Ma questo alla Ue non interessa. Anzi è favorevole a questo processo. Ha fatto il parlamento europeo qualcosa per bloccare l’immigrazione clandestina? Ha fatto qualcosa per bloccare la guerra in Ucraina? Ha fatto qualcosa per bloccare la folle gestione della pandemia? No, è dall’altra parte non ha nessun potere per farlo. Ma allora che senso hanno queste elezioni europee? In Italia servono a legittimare le forze politiche che governano o che stanno all’ opposizione. Del resto non voti partiti europei ma solo i partiti delle tua nazione. Chi spera che entreranno nel parlamento anche forze cosiddette “antisistema” si illude. Ma anche queste illusioni vanno rispettate. A livello europeo le elezioni saranno utili perché con Draghi al posto di von der Leyen, con un accordo tra popolari e destra sarà più facile giustificare la guerra alla Russia, ovviamente a scopo “difensivo”. Insomma, chi vuol giocare giochi e chi preferisce stare in panchina resti in panchina.

4 commenti:

  1. Paolo Becchi , ex ideologo del movimento 5 stelle .
    Mi è corso subito un parallelo con Guanfranco Miglio , ideologo della Lega prima maniera , quella nata fra la fine degli anni 80 e inizio 90.

    Strano destino quello degli ideologi , usati , o meglio " sedotti e abbandonati "
    Miglio si rifaceva alle idee di Carlo Cattaneo , politico di metà 800 che idealizzava un Italia federale , e allo stesso modo egli portava avanti le stesse idee .

    Infatti la prima Lega era secessionista , c' era la Lega Lombarda , la Liga Veneta ecc.
    Col tempo poi apparve chiaro il doppio gioco , o meglio l' infiltrazione , o meglio ancora il finanziamento e l' impossessamento da parte di potenze straniere ( eufemismo , in realtà erano e sono i padroni ) per strumentalizzare il pensiero a favore di una demolizione della prima repubblica , costituita da politici che ancora conservavano nell' intimo un residuo di indipendenza.

    Insomma , la Lega divenne una succursale della CIA ( per sintetizzare ) usata per destabilizzare il panorama politico.
    Poi venne mani pulite , il 92 ( annus horribilis ) , il Britannia , la trasformazione dei partiti tradizionali , il Berlusconismo ( col senno di poi il meno peggio ).

    A metà del primo decennio 2000 si affaccia un movimenti nuovo , anti euro , anti politica di vertice , movimento dal basso , ognuno vale uno , il comico nelle piazze ... e sullo sfondo , defilato ma sempre presente quando c' e da chiamare in causa l' autorevolezza di un pensiero illuminato , l' ideologo , Becchi appunto.

    E la storia si ripete , sempre uguale a se stessa .
    Votate , votate ... per il cambiamento.
    Ieri ho visto molti giovani con la tessera elettorale in mano recarsi ai seggi.
    Una grande tristezza ...

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    1. Bella analisi, veramente!
      Sintesi perfetta.

      Commento che va pubblicato.

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  2. Ricordo i tempi di mani pulite, un boom di iscritti a Legge, se gli chiedevi perché rispondevano che ci voleva pulizia, tutti a voler diventare i novelli "detersivi" per lavare via lo sporco.
    La Facoltà di Legge era strapiena;
    in sede di esame di maturità, se in commissione manifestavano l'idea di diventare magistrati, sull'onda di popolarità di alcuni di loro, il voto finale lievitava di conseguenza, da 36 diventava 60, ne ho conosciuti anche io di tali "eroi", e ora fanno tutt'altro .....chi lavora nell'azienda di famiglia, chi organizza le sagre paesane del raviolo o della frittella, per carità, nulla di male, ma le belle vette a cui aspiravano, erano solo un momentaneo miraggio, e passato l'entusiasmo.....la vetta è diventata una pianura.
    Zenzero

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