sabato 22 giugno 2024

L'Antropocentrismo avvelena le menti e ci rende spietati


Testo di Marco Crepaldi

I cinghiali sono troppi abbattiamoli, 

i piccioni sono troppi abbattiamoli,

le nutrie sono troppe abbattiamole,

gli stambecchi sono troppi abbattiamoli,

gli orsi sono troppi abbattiamoli e via così,

senza pensare che quelli troppi siamo noi "umani”.

17 commenti:

  1. E non c'è neppure bisogno di abbatterli, gli umani.
    Basta una semplice fertilità moderata, facilissima da raggiungere anche solo per via culturale (religioni permettendo).

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    1. La percezione di essere...troppi è relativa. Secondo me è determinata dallo spazio attorno a ciascuno di noi. Se abiti in città soffri per la troppa vicinanza della gente. Ma se abiti in campagna, non provi lo stesso genere di stress. E puoi avere una vita rilassata e tranquilla.


      I negri vengono deportati in quel territorio che una volta era abitato da caucasici, cioè noi nativi europei.

      Eppure, in Africa hanno tanto di quello spazio!

      Non è quindi un discorso di osmosi, di vasi comunicanti, di travaso di popoli, perché i migranti stanno venendo ad intrupparsi in territori già densamente popolati.

      La gente, questo, lo capisce per istinto, e da qui nasce l'insofferenza verso gli africani.

      Gli esseri umani non sono troppi: sono solo incasinati, di proposito, da qualcuno che non gli vuole bene.

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    2. Caro Free, non è una semplice percezione.
      E' la conseguenza del rapporto tra popolazione e risorse rinnovabili della Terra.
      Esistono dei calcoli in materia, chiamati 'impronta ecologica', secondo cui stiamo usando attualmente l'equivalente di 'un pianeta e mezzo".
      Non può durare.

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    3. Ci sono due concetti chiave da considerare:
      Uno è che il peso della popolazione deve essere moltiplicato per il tenore di vita (che nessuno è disposto a ridurre);
      L'altro è che c'è una differenza fondamentale tra le risorse disponibili (a breve) e le risorse rinnovabili.

      P.S. - Non voglio fare il propagandista, perchè il problema supera qualsiasi iniziativa personale, ma mi sembra un buon argomento di discussione.

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    4. Certo che è un buon argomento di discussione!

      So anch'io che..."non può durare". L'Homo sapiens si comporta da predatore, ma i predatori, in natura, sono pochi, e invece noi siamo in tanti. Non può durare.

      Le specie selvatiche regolano il loro numero sulla base delle risorse di cibo. Da qui nasce il problema degli insetti nocivi all'agricoltura: sono le monocolture che li attirano e li fanno prosperare.

      L'uomo è adattabile, ma è anch'esso soggetto alle stesse leggi naturali degli altri animali.
      Così come vanno le cose, in riferimento al consumo di risorse, non può durare, no!

      Come ecologisti in politica, già 50 anni fa avevamo delle buone idee, ma siamo stati stoppati da chi ha altri interessi, ovvero quelli che si traggono dallo sfruttamento della natura.

      Siamo stati bloccati, ci hanno gambizzato, grazie a falsi ecologisti e ad altri meccanismi politici atti a far andare aventi i cretini e a fermare i sapienti. Vedi Lollobrigida: c'è mai stato un ministro dell'agricoltura più ignorante di quello?

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  2. Se siamo 8 miliardi sul serio, siamo troppi, perfino fossimo in 4 di meno.
    Vero che le risorse non sono eterne, ma il fatto è che l'uomo, fossimo pure la metà, rovinerebbe tutto lo stesso, più lentamente, ma comunque.
    Zenzero

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    1. Sia io che te abitiamo in piccoli centri di provincia: tu li senti gli 8 miliardi di persone?

      Io non li sento, né li vedo. Vedo trattori che vanno su è giù, ma senza esagerare.

      Vedo macchine, con il loro contenuto di esseri umani, che il fine settimana affollano il ristorante la cui entrata è quasi davanti a casa mia. Se c'è qualcosa che può darmi fastidio, è l'odore dolciastro di carne alla griglia, nell'aria, ma per il resto, è un traffico d'auto pienamente sostenibile.

      Poi ci sono i matrimoni: vanno un po' più in su, in un altro ristorante, e passano davanti a casa mia. Fanno musica fino alle ore piccole. Ma ce ne sono pochi. Chi si sposa più al giorno d'oggi?

      Ripeto le domanda.
      Dove sono questi famosi otto miliardi?

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  3. Tu ti basi su quanti ne senti nella tua realtà, io su quanti ne sento al di fuori della mia, che ci sono, eccome, magari non otto, ma qualche miliardata lo siamo sicuro, e siamo in esubero.
    Zenzero

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    1. Non è un problema che mi tange (sono un anarchico individualista). Al supermercato trovo ciò che mi serve.

      Stamattina, ho comprato un paio di scarponi nuovi, ma non al supermercato.

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  4. E se non ti tange, perché ti stai a fare le domande se siamo o no 8 miliardi?
    A me tange, invece, e al posto di anarchia, spesso, si dovrebbe scrivere "menefreghismo".
    Zenzero

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    1. Veramente ti sembro un menefreghista? Se non mi tange la questione degli otto o degli 80 miliardi di esseri umani su questo pianeta è perché sono pragmatico e mi piace molto l'esperienza empirica, piuttosto che le elucubrazioni di cui tu sei un'esperta.
      Freeanimals

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  5. Scusi, Roberto, ma uno non dovrebbe basarsi sulla realtà dove vive, il solitario che erge una tenda sulla vetta di un monte sarà solo e non sentirà altro che se stesso.
    A New York sentiranno il peso dei 7 milioni che sono. Gigi

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    1. Sia l'Eremita, che l'abitante di una metropoli, possono, se si mettono di impegno, essere felici e questo è tutto ciò che serve.
      Freeanimals

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  6. Platone e la caverna dovrebbero essere di esempio: cosa vedeva l'uomo, nella caverna?
    Solo la realtà che era lì, ed era per lui tutto il mondo!
    Ma al di fuori c'era altro...
    Zenzero

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    1. Se permetti, vivo felice senza prendermi pensiero dell'altro. L'unica cosa che mi rattrista è
      la cattiveria che i prepotenti esercitano sui deboli, tutti i deboli, e questo è un pensiero che obiettivamente mi tormenta.
      Freeanimals

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  7. Che io sia una che elucubra questo è sicuro, fatti non fummo, per viver come bruti.......
    cercare la felicità è un diritto sacrosanto, io ho risposto in modo logico alla tua osservazione e domanda sul fatto se di dove siano gli 8 miliardi, che tu non vedi a Flambruzzo, ma il mondo non è Flambruzzo...poi, ripeto: saremo magari meno di 8, ma sempre troppi.

    Zenzero

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    1. "Fatti non foste per rompere le scatole al prossimo". Undicesimo comandamento.


      Scusa se ti contraddico, ma Flambruzzo e, aggiungerei, Codroipo, sono il mio mondo. Non ne conosco altri!

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