giovedì 13 giugno 2024

Viaggiando per il mondo non si corre il rischio di diventare razzisti!



Testo di Gio Evan

Viaggiate,

che sennò poi

diventate razzisti

e finite per credere

che la vostra pelle è l'unica

ad avere ragione,

che la vostra lingua

è la più romantica

e che siete stati i primi

ad essere i primi;

viaggiate,

che se non viaggiate poi

non vi si fortificano i pensieri

non vi riempite di idee

vi nascono sogni con le gambe fragili

e poi finite per credere alle televisioni

e a quelli che inventano nemici

che calzano a pennello con i vostri incubi

per farvi vivere di terrore

senza più saluti

né grazie

né prego

né si figuri;

viaggiate,

che viaggiare insegna

a dare il buongiorno a tutti

a prescindere

da quale sole proveniamo;

viaggiate,

che viaggiare insegna

a dare la buonanotte a tutti

a prescindere

dalle tenebre che ci portiamo dentro;

viaggiate,

che viaggiare insegna a resistere

a non dipendere

ad accettare gli altri non solo per quello che sono

ma anche per quello che non potranno mai essere,

a conoscere di cosa siamo capaci

a sentirsi parte di una famiglia

oltre frontiere, oltre confini,

oltre tradizioni e cultura,

viaggiare insegna a essere oltre;

viaggiate,

che sennò poi finite per credere

che siete fatti solo per un panorama

e invece dentro voi

esistono paesaggi meravigliosi

ancora da visitare.



Me: Può anche capitare che, dopo aver viaggiato, si abbia conferma che la razza bianca sia superiore alle altre...ops! Oppure, che la civiltà occidentale, in termini di legalità, giurisprudenza, libertà di pensiero, ecc. sia migliore delle altre civiltà, (ops!) se si esclude quella minoranza di sinistroidi buonisti che sono sempre pronti a lanciare, a vanvera, accuse di razzismo. E questi sembra che si diano convegno, spesso e volentieri, sui social.

6 commenti:

  1. Fra gli anni 80 e 90 ho viaggiato molto.
    Allora il razzismo era interno , nord contro sud , ma io in Sicilia , Calabria e Puglia ho trovato un calore umano che nel nord accogliente di facciata te lo scordi.

    A Parigi mi sentivo Parigino , immerso nella magia di quella città già allora multietnica.
    Alloggiavo al quartiere latino , si respirava un aria libera , giravo tranquillo per strada anche dopo mezzanotte con moglie e figlio.

    E poi il mio " grande amore " , la Spagna , quella sud , l' Andalusia , con ritmi di vita lenti , con gente che non guarda mai l' orologio per la fretta , così come Tenerife , anche se lì il discorso è diverso essendo prevalentemente turistica.

    Ma anche non tanto lontano , in Abruzzo , ad esempio , sconosciuti che ti danno subito del tu e ti raccontano le loro cose.

    Cosa è cambiato negli ultimi 20 - 25 anni?
    È cambiato il modo di fare comunicazione , tv e social evidenziano solo gli aspetti negativi , la delinquenza , i disservizi , i costi esorbitanti , la corruzione , e l' integrazione è imposta come forzatura e questo crea le fazioni , ma anche il nero che chiede l' euro del carrello , se ti ci metti a parlarci e ragionare ti accorgi che non è di un altro pianeta come i professionisti della divisione spingono a far pensare.

    Per concludere , credo che abbiamo perso una grande occssione , con i mezzi di spostamento a disposizione , per integrarci sul serio , perché la gente comune è uguale da tutte le parti.

    RispondiElimina
  2. Pistolotto una via di
    mezzo fra Rodari e Terzani , entrambi indigesti come
    la polenta taragna....

    Io non mi sento né superiore né inferiore a nessuno. Mi trovo a mio agio a Castiglioncello, Fiascherino, le foreste casentinesi eccetera. Evitare paesi dove manca il bidè. È già un brutto segno, si comincia male.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Avendo frequentato per 12 anni il Madagascar, al di là della gente del popolo che mostra aspetti di umiltà e simpatia, il livello di civiltà è piuttosto basso. E non solo per come vengono trattati gli animali.

      Faccio un esempio.
      Una donna anziana ebbe una prima cataratta in un occhio, poi ne ebbe una seconda nell'altro.

      Povera com'era la sua famiglia, dovette diventare cieca perché in tutto il Madagascar non c'era l'attrezzatura medica, di tipo laser, per risolvere il problema.

      In Italia, intervenire sulla cataratta è un gioco da ragazzi. Grazie ai mezzi a disposizione.

      Non è colpa dei malgasci, se hanno governi corrotti che si intascano le ingenti somme che l'Occidente gli manda.

      Io questo intendo per "superiorità" della razza bianca.

      Elimina
  3. Con pistolotto indigesto mi riferivo al testo di Gio Evan.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì, l'avevo capito, ma siccome parlavamo di superiorità o inferiorità delle razze e dei loro stili di vita, mi sono permesso di azzardare qualche confronto.

      Di solito, quando lo faccio sui social, vengo massacrato.

      Elimina