domenica 9 giugno 2024

Ogni partito che nasce necessita di un ideologo


Testo di Bobo

Paolo Becchi, ex ideologo del movimento 5 stelle. Mi è corso subito un parallelo con Gianfranco Miglio, ideologo della Lega prima maniera, quella nata fra la fine degli anni 80 e inizio 90. Strano destino quello degli ideologi, usati, o meglio "sedotti e abbandonati". Miglio si rifaceva alle idee di Carlo Cattaneo, politico di metà 800 che idealizzava un’Italia federale e allo stesso modo egli portava avanti le stesse idee. Infatti, la prima Lega era secessionista, c'era la Lega Lombarda, la Liga Veneta, ecc. Col tempo poi apparve chiaro il doppio gioco, o meglio l'infiltrazione, o meglio ancora il finanziamento e l'impossessamento da parte di potenze straniere (eufemismo, in realtà erano e sono i padroni) per strumentalizzare il pensiero a favore di una demolizione della prima repubblica, costituita da politici che ancora conservavano nell'intimo un residuo di indipendenza. Insomma, la Lega divenne una succursale della CIA (per sintetizzare) usata per destabilizzare il panorama politico. Poi venne “mani pulite”, il 92 (annus horribilis), il Britannia, la trasformazione dei partiti tradizionali, il Berlusconismo (col senno di poi il meno peggio). A metà del primo decennio 2000 si affaccia un movimenti nuovo, anti euro, anti politica di vertice, movimento dal basso, ognuno vale uno, il comico nelle piazze e, sullo sfondo, defilato ma sempre presente quando c'è da chiamare in causa l'autorevolezza di un pensiero illuminato, l'ideologo, Becchi appunto. E la storia si ripete, sempre uguale a se stessa.
Votate , votate ... per il cambiamento.
Ieri ho visto molti giovani con la tessera elettorale in mano recarsi ai seggi.
Una grande tristezza...

10 commenti:

  1. Analisi impietosa di un paese pietoso, concordo ma solo una cosa vorrei dire a Bobo..i giovani sono indotti a cominciare dalle aule scolastiche, sicuro, mi ricordo anche io le raccomandazioni sul diritto/dovere del voto ai miei tempi....i giovani secondo me vanno a votare non certo per ascoltare i "maestri", ma perché appena maggiorenni o giù di lì, si sentono importanti nel mettere piede nel seggio..come se ciò gli conferisse chissà che aureola, come se ciò gli desse la possibilità di stare nella stanza dei bottoni...vanno compatiti, non sono ancora al punto di capire che i bottoni non li premiamo noi al seggio, ma sempre gli altri..i giovani sono nonostante tutto, molto malleabili, anche se si credono dei duri.
    Zenzero

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    1. Quando compii 18 anni, votai per il Partito Radicale, perché mi piaceva quell'istrione di Marco Pannella.

      Quella fu la prima e l'unica volta che votai per un partito ufficiale.

      Poi, per qualche anno mi feci distrarre da altre cose, mentre frequentavo ambienti di estrema sinistra, finché nel 1983 si fece avanti Renato Vivian, reduce anche lui dal Partito Radicale, che fondò la lista "Movimento Verde - Unione liste civiche".

      Da quella volta fui candidato ogni anno con i Verdi, finché non mi espulsero nel 1989.

      E' dal 1989 che non entro in una cabina elettorale.

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  2. Devo ammettere che anche io, la prima volta al seggio, votai per Pannella.
    Zenzero

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    1. Una volta, andai anche a sentirlo dal vero in piazza San Giacomo, a Udine.
      Non ricordo il contenuto del suo comizio, ma notai che non parlava pacatamente, bensì urlava.

      Forse, tutti i comizianti lo facevano, all'epoca.

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  3. La prima volta, a 20 anni, votai Democrazia Proletaria. Poi, negli anni a seguire, votai Verdi e Radicali. Poi un leggerissimo dubbio mi colse ed abbandonai la cabina elettorale per una ventina d'anni. Il tempo di farmi fregare dai 5S per una tornata elettorale, e sono tornato allergico al seggio elettorale.

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    1. I politici sono come le sirene di Ulisse: per non farsi incantare bisogna mettere la cera negli orecchi.

      Oppure, avere una grande forza d'animo!

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    2. Politica,nella parola:poli=moltitudine ;tix= zecche.
      Moltitudine di zecche che succhiano il sangue.
      Molto appropriato.

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  4. Concordo con Zenzero sui giovani , ci siamo passati tutti e tutti , o quasi , ci siamo caduti ; diciamo che la differenza la fa poi l' esperienza col passare degli anni.

    Per completare il discorso 5 stelle c' è da dire che Becchi più che ideologo era il " filosofo ".
    L' ideologo era Gian Roberto Casaleggio , presidente della Casaleggio Associati , società di consulenze e strategie di rete fondata nel 2004.

    Fra i soci fondatori anche Enrico Sassoon , imparentato con la famiglia Rothschild , ma questo è un dettaglio da complottista , certo che se fossimo stati più attenti forse ci saremmo potuti risparmiare un ulteriore mattanza.

    Video introduttivi della Casaleggio Assiciati erano Prometeus e Gaia 2054.
    Prometeus , video vaneggiante che definiva l' uomo " Dio " , ma in un contesto di interconnessione con intelligenze informatiche dove si decantava la potenza della rete nel mondo moderno.

    Gaia 2054 , video apocalittico - predittivo dove veniva spiegato passo dopo passo l' evoluzione del pianeta fino al 2054 , dai cambiamenti climatici alle guerre catastrofiche , fino ad arrivare al 2054 dove l' occidente avrebbe prevalso sul resto del mondo e il miliardo di esseri sopravvissuti avrebbe trovato l' armonia in un " sistema " governato da una mente artificiale che raccoglieva informazioni dalle singole menti collettive. ( AI )

    Il bello è che questi video e la relativa " filosofia " erano divulgati nel blog e nelle uscite di un comico che fino a qualche anno prima , nei suoi spettacoli dal vivo , spaccava un computer sul palco.

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    1. All'epoca, qualche complottista faceva timidamente notare che Sassoon era ebreo, con tutte le conseguenze del caso.

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