Fonte: Blog Il Giornale
Obbligati
ad essere insofferenti, inospitali, perfino razzisti. Per difendere
la nostra intelligenza. La Verità. La Cultura e l’Identità
Nazionale.
Per salvarci dal collasso sociale che, manco a dirlo, sta ormai
disintegrando anche il finto sogno americano; il suo ipocrita e
inefficace federalismo, la sua multietnicità forzata, falsa,
inesistente direi. Negli Stati Uniti d’America, un negro resta
negro e un irlandese resta irlandese. Anche dopo tre secoli. Gli
aitalians restano “mafia e mandulino”. I Cherokee non ci sono più
e i Sioux rimangono sui disegni a matita di qualche museo sperduto
nella valli desertiche, ideali per qualche scena colossale di
film autocelebrativo o, all’occasione, autoflagellante e buono solo
per un Oscar hollywoodiano. I “latini” occupano, assieme a topi e
scarafaggi, tutti i bronx lerci e malati, sogno di santità per
qualche monaca o qualche prete malati di masochismo religioso. Mentre
NewYork allatta comunistelli di casa (o Cosa) nostra col culo pieno
di soldi, fottuti in Europa e spesi sulla Fifth Avenue.
Dalle
nostre parti, a tre secoli di distanza, gli incappucciati delle
banche e del potere occulto d’oltremanica e d’oltreoceano
ripetono l’operazione.
Per assicurare ai propri discendenti altri trecento anni di grassa e
mefistofelica ricchezza a danno nostro.
Questi
milioni di poveracci che vengono caricati sui gommoni e prelevati a
sei centimetri dall’imbarco, per esempio, servono a meticciare un
intero continente che stava per alzare troppo la testa.
La nostra moneta unica, peraltro sbagliata fin dal battesimo, non è
piaciuta ai panciuti potenti della Terra. Qualcuno, al di qua
dell’oceano che conta, stava per seppellire, anzitempo, il
dollarone, signore di ogni bordello morale, di ogni ignobile catena,
della più piccola e periferica esistenza sul pianeta. E, così,
quella massoneria, nera ombra d’inferno, ha, prima, comprato la
nostra politica, Stato dopo Stato. Poi, le istituzioni. Tenta,
infine, di comprare noi. E, così, all’alba del terzo millennio
cristiano, Cristo non conterebbe più. Né i Suoi insegnamenti. La
Libertà da Lui predicata, consigliata, pagata con la croce. La
correttezza, La lealtà. L’onestà.
I
signori della menzogna pretendono ben altro. Grano avvelenato di una
messe infernale, il loro grano. Mortifero.
La
Civiltà Occidentale, secondo il loro disegno demoniaco, non
può e non deve più avere il nobile passato che nacque ad Atene,
crebbe a Roma e studiò a Parigi, Londra, Tubinga, Bonn.
Si deliziò dell’Arte di Leonardo, Rubens, Renoir… Si cibò della
Poesia di Dante, Baudelaire, Rilke.
Si difese e vinse con la strategia di Alessandro, Bonaparte,
Nelson. Deve, anzi, demitizzare, dimenticare, cancellare. Sostituire
Cesare e Michelangelo, Pirandello e Wilde, con qualche nome più
speziato, più esotico. Magari, pezzente e oscuro, ma “forestiero”.
Estraneo al nostro Mondo Millenario e Nobile.
E
accade così che, mentre il Potere mente per cercare di
sbianchettarci le coscienze, noi, inevitabilmente, reagiamo. Il
Palazzo comanda le menzogne sui media e per le strade, governa le
bugie nelle caserme e negli uffici, premia la manipolazione
nell’istruzione e sul lavoro. Noi ci ribelliamo. Ci incatenano. Noi
urliamo la nostra rabbia. Ci demoralizzano. Noi combattiamo. Ci
affamano, ci levano il lavoro, la dignità, il sogno. Noi lottiamo.
Non
ce la faranno, questi signori maledetti, padroni della negazione, a
vincere la guerra contro la Verità e il vero Amore. Perché, lo
sappiamo, il male non vince mai sul Bene.
E,
se per resistere al dominio della bugia, oggi dobbiamo subire
l’offesa più sporca, quella di essere razzisti, non ci tireremo
indietro. Il futuro, come già fece il passato, ci darà ragione.
Chi
dovrà essere integrato, se dovrà esserlo, lo sarà.
Chi
tenterà l’invasione sarà ricacciato. Come sempre.
A dispetto di tutta la finta bontà dei pastori perversi. Di tutta la
falsa accoglienza dei fangosi faccendieri. A dispetto di tutte le
leggi sporche di sangue patrio versato dagli Eroi e del loro valoroso
coraggio dimenticato.
Nessun commento:
Posta un commento