domenica 28 maggio 2023

Il natale delle mantidi


Una delle tre ooteche che ho raccolto l’inverno scorso, stamattina si è schiusa. Francamente, pensavo che non ci fosse vita al loro interno, non conoscendo, lo ammetto, la biologia delle mantidi religiose, e le tenevo in laboratorio senza aspettarmi che ne uscissero i mantidini. E invece, oggi 28 maggio, ho notato del movimento a un’estremità dell’ooteca. Se tanto mi dà tanto, nelle prossime ore dovrebbero aprirsi anche le altre due e almeno una cosa ho imparato: le mantidi religiose passano l’inverno sotto forma di ooteca. Magari l’avrò anche letto in qualche enciclopedia, ma di sicuro non l’avevo recepito. Siccome non me la sento di allevare mantidi, non tanto per la seccatura di andare nei prati a catturare cavallette, da dar loro come cibo, cosa che mi attirerebbe l’ira degli animalisti, quanto per il fatto che non sono in grado di fornire, a mantidi neonate, il giusto cibo, ovvero microartropodi. Perciò, dopo averle fotografate, con molta delicatezza le ho trasportate in giardino, che per altro è sempre stato ben fornito di mantidi. Probabilmente, il fatto di non aver trovato fili d’erba su cui arrampicarsi, deve averle interdette dall’allontanarsi dalla capsula, cosa che, se la mia vista non mi ha ingannato, ha già provocato una piccola vittima, caduta e non più risalita. Depositate in mezzo all’erba, e trovando così fuscelli su cui arrampicarsi, hanno riacquistato la totale libertà, dando inizio alla loro personale avventura vitale. Molte soccomberanno, mangiate da insetti, uccelli e rettili, ma delle 150/200 piccole mantidi che stanno in una ooteca, sicuramente alcune potranno crescere e diventare le famigerate “tigri degli insetti” ammazza-mariti. In Natura, è tutto un...magna magna. Come del resto nella nostra società!


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