martedì 29 agosto 2023

La limaccia guardona


Tutti hanno le proprie idiosincrasie, ovvero le proprie fobie. Mia figlia è terrorizzata dai ragni, la mia morosa dai molluschi senza casa. E quale animaletto è venuto a strisciare sulla finestra del nostro albergo in Carnia, per darci il buongiorno? Una limaccia, ovviamente! Una decina di centimetri lunga, quando è completamente sviluppata, scendeva dall’alto del vetro e si dirigeva verso il basso. Ho fatto il giro della casa e mi sono messo a filmarla con il telefonino. Lei (ma potrebbe essere anche un lui visto che sono ermafrodite) si è come accorta di una presenza estranea e ha smesso di strisciare. La mia morosa ha una vera ossessione per quelli che chiama “Nerch”, con la C dolce, ma noi in Friuli li chiamiamo “cais”, comprendendo nel termine anche le cugine dotate di nicchio, le chiocciole. Non siamo riusciti a capire se vengono chiamate “Nerch” anche in Lombardia, oltre che nel Canton Ticino. Poiché ora ci troviamo in vacanza a Paluzza, ad un’altitudine di 605 metri, ora so fin dove si spingono, ma non posso escludere che siano presenti anche più in alto. Le limacce rosse le trovo numerosissime in pianura, vicino casa e pure dentro il giardino, e spesso le ho sia filmate che fotografate. Eppure, non smettono di piacermi, della serie: guardare ma non toccare. Prenderle in mano non è consigliabile: il viscidume non ve lo levate più! In quanto ortolano, sono mie mortali nemiche, ma come naturalista le trovo belle e intriganti, degne di rispetto, se non altro perché eredi di un passato preistorico. 


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