Prima ci fanno vedere il ragazzo condannato a morte che piange
sulla spalla del boia, poi ci fanno vedere la scimmia spedita in orbita nello spazio. Sembra esistere una regia occulta che voglia manipolare le nostre
emozioni - di noi utenti di notizie - e che ci indichi il nemico da odiare. Se
ci mettevano davanti ad uno schermo per i “due minuti d’odio” ottenevano
lo stesso effetto.
Quando scoppierà la terza guerra mondiale andremo volentieri a
dare una lezione a quei figli di puttana d’iraniani e anch’io sarei tentato di
parteciparvi. In definitiva, la prossima distruzione atomica sarà una guerra
tra figli di puttana, stessa razza di vipere e stessa barbarie, solo con
qualche sfumatura diversa. Quel tanto che basta a renderci tribù belligeranti.
La pena di morte gli iraniani la fanno vedere in piazza, mentre
gli americani permettono l’accesso allo spettacolo solo ai parenti delle
vittime del giustiziato. Barbari sì, ma un po’ più riservati.
La meglio gioventù iraniana è stata mandata a studiare nelle
meglio università occidentali, in America e in Inghilterra e, una volta
rientrati in patria, ai loro rampolli neolaureati è stato chiesto: “E allora,
come si fa ad essere un paese moderno?”.
Da bravi manipolati mentali, i neolaureati iraniani hanno
risposto: “Si fa così. Si prende una scimmia e la si immobilizza in uno stretto
abitacolo all’interno di un razzo e la si manda nello spazio per vedere di
nascosto l’effetto che fa, come cantava un loro famoso cantante, Enzo
Abdul Jannazan. Ma se il costo è eccessivo, si possono spedire cani, che sono
più facili da trovare delle scimmie”.
“Cani? Per carità, Allah non vuole!”, gli fu risposto
recisamente.
I tecnici spaziali tutti contenti hanno scelto la prima opzione,
la più costosa, come fecero gli americani negli anni Cinquanta e hanno scartato
la più economica con i cagnetti astronauti usa e getta, come fecero quei
pidocchiosi dei russi.
E, detto per inciso, anche la notizia della cagnetta Laika
mandata a morire nello spazio nel 1957 era una notizia bellica, ma fattaci
pervenire in piena guerra fredda per scopi elettorali, dato che la seconda
guerra mondiale era già finita.
Chi mangia bambini può anche mandare un cane nell’alta atmosfera
per vedere di nascosto l’effetto che fa, come cantava un loro famoso cantante,
Enzo Igor Jannakowski.
Di modo che, dopo cinquant’anni, gli iraniani non vogliono
essere da meno e inseguono il mito della modernità facendo le stesse cose che
hanno già fatto prima di loro russi e americani. La modernità è quindi una
corsa a chi fa meglio il bastardo più tecnologico. Riempire gli arsenali di
armi, con il denaro rubato alla povera gente, ma rimanendo solo un pelino al di
sotto del loro utilizzo. Ringhiare minacce internazionali, contare qualcosa tra
la gente che conta e sedersi tronfi sugli scanni dell’ONU. Sperperare fondi per
la maggior gloria di Allah. O di qualche altro Dio inventato. Ché in fatto di mitopoiesi
siamo una squadra fortissimi.
Ora mi aspetto che anche i cinesi mandino qualche scimmietta a
morire nello spazio, visto che non possono essere da meno delle altre potenze
mondiali. O forse l’hanno già fatto. L’ideale sarebbe che mandassero qualche
panda. Tanto, per quello che gliene importa! In certi circhi cinesi insegnano
ai panda ad andare in bicicletta. Nel circo più sofisticato dei viaggi spaziali
possono ben insegnargli a guidare un’astronave!
Da noi i meccanismi assassini sono gli stessi: si ruba denaro
alla gente che lavora e lo si usa per far volare aerei per divertimento (qui da
me lo fanno ogni giorno, quasi). Non siamo una potenza mondiale e ci limitiamo
a costruire qualche ingranaggio dei missili e a portare le pizze agli
astronauti.
Ci divertiamo con poco: trecentomila persone, ogni anno, col
naso all’insù a vedere le acrobazie della P.A.N.
Sempre le stesse, sperando forse nel botto come a Ramstein.
Noi le scimmie le usiamo a Correzzana ma, invece di mostrarle sulla
pubblica piazza, con gli elettrodi in testa come fanno gli iraniani con le
impiccagioni, lo facciamo alla maniera americana. Barbari sì, ma con
discrezione.
Senza dimenticare l’indispensabile propaganda bellica, in cui
però, a far le veci del nemico, sono quei piccoli bastardi che si lasciano
vedere solo al microscopio, microbi, batteri, virus.
La gente non li vede ma ne ha paura. E i vivisettori intanto
torturano scimmie e altre cavie. Stiamo lavorando per voi. Dateci contributi e
compratevi le arance.
Anche gli iraniani, come i virus, non si vedono, ma per
instillarci la paura vanno bene lo stesso, grandi e grossi e musulmani come
sono. Come ci vengono descritti. Con virus maligni e iraniani col culo per aria
cinque volte al giorno (gli inglesi sono più civili con le loro tazzine di
porcellana), è meglio non scherzare. E’ meglio spendere quello che serve e
tenerci preparati in caso d’attacco pernicioso di pandemie aggressive.
Mandateci i soldi delle tasse, ché dobbiamo essere sempre pronti
in caso di pericolo. Non vorrete mica che i virus vi vengano in casa e vi
stuprino le vostre donne? O che gli iraniani vi vengano in casa e vi attacchino
il raffreddore?
E’ così che funziona la propaganda bellica: mostrare un pericolo
e suggerire i rimedi per affrontarlo. Oppure, in tempi di “pace”, commettere
nefandezze sempre uguali, con vittime sacrificali, per fare sfoggio della
propria imbecillità e a maggior gloria di Dio.
RispondiElimina... e gli animalisti stanno a guardare! Manifestazioni coi lumini, cene vegane, banchetti. Tutto in stile Don Abbondio. E gli animali prigionieri stanno ad aspettare!
Oggi è uno di quei giorni in cui, il senso d'impotenza schiacciante mi immobilizza dentro il dolore cocente, empatico, prodotto da questa notizia. E' un giorno in cui il pensiero di ciò che prova una scimmia inviata nello spazio e il bruciante senso dell'ingiustizia per la quale non c'è riparazione, nè alcuna possibilità di cancellazione del suo terrore, mi spingono al melo di Alex Langer. serena sartini
RispondiEliminaCit.“E tempo che il mondo industrializzato cominci a vivere a proprie spese, smettendola di consumare crediti usurpati presso la biosfera e presso i poveri” Alexander Langer
Eliminas.s.
@ Elisa
RispondiEliminaPerdona se mi permetto... se gli Animalisti si fossero limitati a guardare OGGI non ci sarebbero sempre più vegetariani/vegani "felici" di esserlo diventati (esperienza personale nel mio piccolo, ma sono certa che ogni animalista ha avuto esperienze analoghe). So che, ai nostri occhi, sono passi che sembrano insignificanti, perchè per chi conosce il dietro le quinte dell'olocausto quotidiano nei confronti dei nostri amici "Terrestri" , da un senso di impotenza... - io l'ho provato spesso in passato- ecco perchè dobbiamo continuare l'amplificazione di questo genere di consapevolezza... se sei "amante dei TERRESTRI DIVERSAMENTE MANIFESTATI" NON MOLLARE! Ne vale la pena... da qui a 40 anni il 60% della popolazione dichiarata "pensante" trasferirà le abitudini alimentari dai cadaveri putrefatti ai cibi sani.... "perchè sarà di moda" loro penseranno... il marketing invece , nei loro conti perversi, DIROTTERA' le "credenze" fra cibo sano e non sano perchè i conti gli torneranno, rispetto alle speculazioni odierne, che non saranno più "sostenibili"... e alcuni di noi, probabilmente passati a miglior vita, godranno da un'altra dimensione il successo!
Un sorriso e buona continuazione
Cat
@Serena Sartini
RispondiEliminacondivido completamente i tuoi sentimenti...ma il melo dell'amato Alex può attendere, forse ci aspetta qualcos'altro, forse una grossa sorpresa, in caso contrario c'è sempre tempo per il melo, non avere fretta....
con affetto..
sandra
visto che i lumini danno fastidio, fate stare tutti a casa. è utilissimo..................
RispondiEliminaI lumini non danno fastidio, anzi, creano una piacevole atmosfera natalizia. Rilassante.
EliminaQualuunque sia la verità, che una scimmia sia stata lanciata o meno nello spazio dagli iraniani, una cosa è certa: tutti, occidentali e musulmani, vanno avanti a forza di mistificazioni della realtà:
RispondiEliminahttp://www.corriere.it/esteri/13_febbraio_02/scimmia-spazio-falso-iran_57964d12-6d2f-11e2-8cda-116f437864e3.shtml