domenica 14 luglio 2013

Altro che global warming!




Secondo le statistiche, il 2013 doveva essere l'anno del massimo solare nel suo ciclo undecennale, cioè il picco di comparsa delle macchie solari sulla superficie della nostra stella. Ma, tra delusione e sconcerto, gli scienziati hanno preso atto che l'atteso picco non si è presentato.
Secondo quanto previsto dalla Nasa già nel 2011, i dati combinati indicano che il Sole starebbe entrando in una fase di 'letargo', un periodo insolitamente basso di attività. A confermarlo sono tre studi indipendenti sull'interno del Sole, la sua superficie e l'atmosfera terrestre.
“Abbiamo alcuni spunti interessanti che associano l'attività solare al clima terrestre, ma non ne capiamo la correlazione”, ha ammesso nell'articolo del National Geographic Dean Pesnell, scienziato del progetto Solar Dynamics Observatory della Nasa. Secondo Pesnell, se una correlazione esiste, c'è il rischio che un grande minimo solare possa scatenare un'ondata di freddo senza precedenti.

Come riporta il Los Angeles Times, per comprendere cosa stia succedendo, l'American Astronomical Society ha chiesto a tre scienziati solari di fornire un aggiornamento sull'attività solare in una conferenza tenutasi giovedì scorso a Boulder, Colorado.
I tre esperti, della Nasa, dell'High Altitude Observatory e del National Solar Observatory hanno sottolineato che la formazione delle macchie solari è in costante calo dalla metà degli anni '40.

Nonostante si sia assistito ad una manciata di spettacolari eruzioni solari e qualche CME, gli scienziati dicono che l'attuale massimo solare è il più debole degli ultimi 100 anni. E non escludono che il prossimo possa essere ancora più fiacco.

“Il sole si sta comportando in modo bizzaro”, spiega il dottor Craig DeForest, dell'American Astronomical Society. “L'attuale periodo di massima attività è cominciato molto tardi ed è molto debole. Molti credono che il ciclo delle macchie solari possa essere in fase di arresto, entrando in una fase di letargo”.

“E' il più piccolo massimo solare visto in 100 anni”, dice perplesso il dottor David Hathaway della Nasa. “Attualmente siamo nel ciclo numero 24, che è intenso circa la metà rispetto al ciclo 23. E' probabile che il ciclo 25 sia ancora più debole, a causa di variazioni nel flusso magnetico sulla superficie del Sole”.

Ma la domanda che tutti si pongono è se la bassa attività solare possa in qualche modo influire sul clima terrestre. Il 'letargo' del sole è stato confrontato con l'ultimo grande minimo solare mai registrato, avvenuto tra il 1645 e il 1715.

Scienziati russi: siamo alle soglie di una Nuova Era Glaciale.

Il Sole perde colpi: gli scienziati temono l'avvento di un'Era Glaciale.

Ricercatore giapponese: dal 2015 l'emisfero nord comincerà a raffreddarsi.

Conosciuto come 'Minimo di Maunder', il periodo di circa 70 anni è coinciso con quella che climaticamente fu definita come 'Piccola Era Glaciale', tanto fredda da congelare i grandi fiumi europei e coprire le Alpi di ghiaccio.

Come riporta The Irish Times, è proprio questo lo scenario che teme lo scienziato irlandese Ian Elliott, ex ricercatore del Dublin Institute for Advanced Studies.

“La ricerca del professor Mike Lockwood dell'Università di Reading ha mostrato come la bassa attività solare potrebbe modificare la posizione della 'corrente a getto' sul nord Atlantico, causando grande freddo durante i mesi invernali”, spiega Elliott. “Questa è stata probabilmente la causa degli inverni rigidi e nevosi registrati tra il 2009 e il 2012”.

Secondo gli scienziati, quindi, il calo delle temperature sarebbe già cominciato, anche se non si è avvertito in maniera evidente a causa del riscaldamento dell'atmosfera favorito dai gas serra. “Non ci accorgiamo di quello che sta succedendo perchè abbiamo immesso una grande quantità di gas serra nell'atmosfera”, spiega Dean Pesnell. “Se il sole fosse entrato in un altro minimo di Maunder, non ci accorgeremmo immediatamente degli effetti”.

Secondo i dati diffusi dal sito Die Kalte Sonne, le rilevazioni su base mensile mostrano che nel mese giugno c'è stata una diminuzione dell'attività solare pari al 78,7 percento rispetto al mese precedente:

“Tutto indica che forse siamo alle soglie di una nuova 'Piccola Era Glaciale'”, ha detto Elliott. “Sembra probabile che stiamo per entrate in un periodo di bassa attività solare e potrebbe significare dover affrontare inverni molto freddi”.

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